Agosto e la prima metà di Settembre sono per antonomasia i periodi più morti per la NBA.Ciononostante, qualche notizia interessante emerge sempre, o si trascina sotto forma di saga dal luglio infuocato del mercato, della Free Agency e dei rinnovi portati a termine o mancati. Ecco le news più interessanti, categoria per categoria.
Mercato e contratti. La vera saga, ancora in corso, è quella del finora-non-rinnovo di Tristan Thompson ai Cavs. Il giocatore vuole un max contract, i Cavs non paiono dell’intenzione. La franchigia sembra leggermente sfavorita in questa disputa, per tre ottime ragioni. Il valore del giocatore, alto in assoluto; il valore del giocatore raddoppia in questa epoca votata allo smallball, stile di gioco in cui è essenziale avere uno come TT, un lungo rapido, buon difensore, in grado di mangiare rimbalzi in testa a uomini ben più grossi, probabilmente il miglior rimbalzista offensivo della Associazione, che può cambiare su qualunque uomo da 1 a 5; infine, LeBron ha detto che TT deve esserci…DEVE, altrimenti LBJ potrebbe dare un inatteso secondo dispiacere ai fans dell’Ohio e involarsi verso mete più attrattive (Boston? NY? New Orleans?) facendo valere le opzioni a suo vantaggio per uscire dal contratto coi Cavs. A margine di questa vicenda, segnaliamo che JR Smith ha rinunciato alla sua player option coi Cavs e poi ha rifirmato con loro un biennale per 11 milioni di cui quasi 9 garantiti; infine, pare che il vissuto russo di Blatt stia facendo muovere l’interesse della franchigia anche verso Sacha Kaun, che ha vissuto una carriera pro europea, ma è stato liceale in Florida e al college ha giocato per Kansas, venendo scelto col 56. Procedendo verso altre città della NBA facciamo un salto a Philadelphia, dove è stato firmato con un biennale il play Kendall Marshall, uno dei (secondo chi scrive) geni più incompresi della Associazione, un vero playmaker classico ma col fisico di una combo-guard, vessato però anche da numerosi infortuni. Ad Est campeggia un’altra grana tra un giocatore che vuole un max contract e una franchigia che non pare troppo intenzionata ad offirglielo: Washington e Bradley Beal, con la franchigia favorita in questo caso. Una parola meritano anche un paio di dichiarazioni di KD in merito alla lunghezza della propria carriera. Richiesto di un pronostico sulla durata della sua parabola in NBA, se riuscisse a vedersi ancora attivo da veterano a 36 anni, Durant non ha risposto immediatamente di sì, ma ha tracheggiato, puntando l’attenzione sul fatto che già a questo punto “man..I played a lot of games”…molti hanno terminato la frase con ” and won NOTHING”. Sono le stesse persone e commentatori che danno molto risalto all’attività di recruiting che Melo sta facendo per portare KD a NY. Ricordiamo che Durant sarà in scadenza a fine 2016, e un quintetto con Melo da 3 e KD da 4 riempirebbe le aspettative di entrambi, con Anthony più felice di giocare small forward e Durant più incline a spostrasi in power f.; immaginate che Porzingis esploda come sembra poter fare ed avreste una discreta front line di casa al MSG. Per finire col mercato, due protagonisti delle Summer League hanno trovato (momentanea?) casa: Eric “elicottero” Moreland inizierà la stagione a Sacramento, mentre Greg Whittington ha ricevuto un biennale parzialmente garantito dai Miami Heat; il prodotto degli Hoyas ha avuto queste medie a Las Vegas: 9-6-2 con 1,4 stoppate + 1,3 recuperi, aggiungendo il 39% da tre punti.
It’s a Global Game. Alcune notizie figlie della NBA globalizzata. L’Associazione sta prestando particolare attenzione agli Europei in corso: non solo per scoprire o monitorare talenti, ma perchè sono tantissimi i giocatori NBA impegnati nella manifestazione e l’interesse verte principalmente sugli infortuni, come quello che per ora tiene fuori Bogdanovic, il Croato dei Nets. Non felicissimi, i proprietari, delle partecipazioni dei loro giocatori alle manifestazioni per Nazionali. Jordan Clarkson, che ha messo insieme in qualche modo una nazionalità filippina, potrà difendere le isole del Pacifico agli Asian Games, ma solo fino alla fine dei gironi eliminatori che terminano il 25: dal 28 inizia (alle Hawaii…) il training camp dei Lakers, i quali paiono intenzionati a richiamare JC dal primo giorno. Il magnate russo Prokhorov, principale proprietario dei Brooklyn Nets, pareva intenzionato a mollare, invece ha rilanciato, acquisendo le quote che non erano sue sia della squadra che del Barclays Center, la bellissima arena dei Broccolini. Il musulmano praticante Enes Kanter, dei Thunder, ha ottenuto dalla franchigia l’allestimento di una sala di preghiera solo per lui alla Chesapeake Energy Arena. Mario Elie, ex guardia anellata di Houston e ora nel coaching staff dei Magic, pare intenzionato ad animare e trovare finanziatori per un progetto che vorrebbe portare una franchigia NBA in europa. “Perchè Mario?”…risposta “Non sono abituato a fare una cosa soltanto, e poi…it’s a global game!”.
Infortuni. Il 3 settembre Dante Exum, secondo anno dei Jazz, si è operato ai crociati del ginocchio destro. Quello che ha destato stupore è stato il fatto che l’operazione sia stata eseguita 30 giorni dopo l’infortunio, occorso il 4 agosto. Un giocatore importante per i New Orleans Pelicans non sarà presente alla partenza della stagione: si tratta della sf Pondexter, uno degli sgobboni destinati ad equilibrare il gioco di NO; si preannuncia molto spazio iniziale per Alonzo Gee. Marcus Smart ancora non ha tolto la stecca dal dito infortunato alla SL di Las Vegas, ma per il resto è completamente pronto a giocare, e affronterà dall’inizio, anche se con qualche cautela, il traing camp dei Celtics.
Problemi con la giustizia. Dopo l’arresto e la rehab, ..(specifichiamo: ben 3 giorni dopo la fine della rehab…) Ty Lawson è tornato sulla scena dei clubs di Hollywood, ma lo ha fatto da sobrio e…con autista, saggio ragazzo. Chi invece si trascina problemi e vicende legate ad accuse di violenza sulle donne sono D-Rose (recentemente) e Michael Beasley, che è stato di fatto scagionato da una vertenza, ma ha ancora problemi da un’altra vicenda dello stesso tenore.
Un po’ di cifre. Due giocatori che non hanno avuto una gran stagione, in particolare al tiro, sono stati MaRio Chalmers e Nicholas Batum. -Rio ha tirato il 30% da 3, e un misero 44% nei tiri tra i 3 e i 6 metri dal canestro. La nuova guardia-ala di Charlotte, invece, ha lasciato Portland dopo aver “regalato” ai Blazers una stagione con il 15% nei long-two (tra i 6 metri e l’arco da 3 pti) e il 32% totale. Mirino nuovo, ragazzi.