Iniziamo col dire che ho fatto 6/8 nel bracket delle Sweet16 e nessuna N.1 è uscita prima delle Regional Finals.
Proseguiamo costatando che in due parti del tabellone del Torneo NCAA assisteremo allo scontro tra la N.1 e la N.2: si tratta di Villanova-Kansas nel South Regional e di Oregon-Oklahoma nel West. Cominciamo a stupire un pochino per la presenza di Notre Dame nella Finale dell’Est insieme alla favorita North Carolina, e apriamo la bocca, stupefatti ma non troppo, in fondo, per l’arrivo a un solo passo dalla Final4 di Jim Boeheim e la sua Syracuse. Non troppo, dicevamo, perché, una volta superato il primo turno, eravamo abbastanza sicuri che il vecchio coach Boeheim avrebbe venduto cara la pelle. Contro Virginia, però, sarà davvero dura per gli Arancioni.
Le gare più interessanti sono state Gonzaga-Syracuse e Notre Dame-Wisconsin, mentre nelle altre partite si sono registrati domini più o meno intensi di tutte le favorite dal tabellone. Ha suscitato parecchio scalpore, negli USA, l’uscita di Miami, che a noi pareva davvero debole rispetto al lotto delle partecipanti, ma laggiù era data da molti sicura alle Final4, addirittura. Nella gara più intrisa di Storia, si è interrotto con un bel tonfo (86-101) il sogno di Indiana, mai una speranza vs i Tar Heels. Durante la partita, segnando il punto 25 della squadra nel primo tempo, Paige (21pti, 9ass) ha sorpassato un certo Jordan nella classifica ogni tempo dei realizzatori di North Carolina; ricordiamo che Paige è un senior, e ha avuto più anni di MJ al college. Insieme a lui, Brice Johnson ha scritto un rotondo 20+10: anche lui senior, tacciato a più riprese di pigrizia, ci sembra che si sia svegliato al momento giusto, come minimo. Dando uno sguardo in proiezione Draft, e tenendo conto anche del giocatore che nomineremo nel prossimo paragrafo, possiamo dire che molti dei posti pregiati potrebbero essere occupati, in controtendenza rispetto al recente passato, da giocatori “anzianotti”, di almeno 22 anni. Per Indiana ha giocato infatti la solita grande partita Yogi Ferrell, altro senior, con 25-3-4. Oltre oceano e anche da noi, proseguendo, era da molti data per favorita Gonzaga vs quelli che continuo a chiamare gli Orangemen, anche per l’appeal dei due BigMen figli d’arte, Wiltjier e Sabonis, che hanno rispettato le attese (combinando per 42-22-5, con 1rec e 7 stoppate), fino a 142 secs dal termine. In quel momento Gonzaga era avanti di 3, 59-56. Essendo la gara terminata 63-60 a sfavore dei Bulldogs, capirete che si è trattato di un lampante esempio di braccino corto, alimentato dalla classica rocciosa (per quanto apparentemente, SOLO apparentemente passiva) zonaccia di Boeheim. Tenete anche in considerazione il fatto che, in una gara a punteggio basso e serrato, Syracuse ha avuto 6 tiri in più e pareggio nel conto perse/rubate, obbligando nella statistica Gonzaga a un letale -13. Notre Dame, invece, tenendo fede al proprio nome, Fighting Irish, ha ribaltato un risultato che la vedeva sotto di 3 a 26 secondi dal termine. Una rubata per sorpassare e una per impedire la tripla del potenziale pareggio sono i fiori all’occhiello della prova di Demetrius Jackson, guardia lanciata verso la NBA, che ha tirato malissimo (6/18), ma fatto sempre sentire la sua leadership. Wisconsin ha avuto un paio di vantaggi anche in doppia cifra, ma si è sciolta sul più bello. Infine, vorremmo parlarvi della sconfitta di Duke, che saluta la compagnia. La possibile Prima Scelta Assoluta, Brandon Ingram, scrive da campione 24-5-3 con 2rec e una stoppata; il resto del quintetto stecca la rpova, compreso Grayson Allen, 15pti ma 4/13: entrambi i due leader dei Blue Devils, comunque, hanno salutato stagione e Ateneo (anche se Allen forse ha qualche pensiero sul poter restare) con 40’ filati in campo. Il tabellone dava favoriti i Ducks, ma Oregon affrontava pur sempre una delle Signore della Nobiltà NCAA, e avrebbe potuto farsi travolgere dall’importanza della gara. Invece no. La profondità di Oregon ha surclassato la rotazione miserella di Duke (solo 4pti dal pino, 15 per Oregon), senza dimenticare il 22-5-6 di Dillon Brooks, un altro in viaggio per il Draft 2016.
Gli altri risultati:
VIRGINIA 83 – IOWA STATE 71, Gill (Virginia) 23+8 – Niang (ISU) 30-8-4
KANSAS 79 – MARYLAND 63, Perry Ellis (Kansas) 27+5
VILLANOVA 92 – MIAMI 69, Arcidiacono e Jenkins (Nova) entrambi a 21
OKLAHOMA 77 – TEXAS A&M 63, Hield (Oklahoma) 17-10-3
Il tabellone delle Elite Eight:
SOUTH: No.1 Kansas – No.2 Villanova
WEST: No.1 Oregon – No. 2 Oklahoma
EAST: No.1 North Carolina – No.6 Notre Dame
MIDWEST: No.1 Virginia – No.10 Syracuse
Pronostico: Kansas-Oklahoma-North Carolina-Virginia.