Per chi ha iniziato a seguire il basket USA negli Eighties, questo sembrava un torneo anni ’80 fin da prima degli esiti delle Sweet16, ed ora che abbiamo le 4 damigelle delle Final4 questa impressione non cambia.
North Carolina-Villanova-Syracuse-Oklahoma. Ecco chi sono. Eccetto North Carolina sono passate le squadre che il numero di ruolo del tabellone dava sfavorite, e in particolare Villanova e Syracuse hanno sconvolto il mio bracket, così come quello di molti altri, per esempio il Presidente Obama che aveva detto Kansas.
SOUTH REGION. No.1 KANSAS 59 – No.2 VILLANOVA 64
Prima grandissima sorpresa, ma, a parte rari momenti, Kansas ha sempre inseguito. I Jayhawks pagano, come era temuto da molti, la assoluta inesistenza della panchina. Oltre a non poter dar riposo al quintetto titolare, il pino di KU, cosa più grave, non aveva la qualità per poter sopperire alla serataccia eventuale di uno dei partenti; cosa puntualmente avvenuta nella controprestazione di Perry Ellis (4-5-1), che, dopo esser stato il migliore nella gara di Sweet16, ha segnato il primo canestro a metà del secondo tempo. Panchina di Kansas: 18 minuti, 0-0-1; panchina di Villanova 50 minuti, 8-7-1 con 6rec…. ‘Nova ha avuto tantissimo da Hart (13pti) e Arcidiacono (13pti con 6 tiri), compresa la palla spizzata e poi recuperata che ha tolto a Kansas l’ultimo tiro per pareggiare, ma probabilmente l’ago della bilancia è stata la prestazione di Ochefu (10-8-2 con 1rec, 1 stoppata, nessuna persa, e tanta difesa su Ellis). Ora i Wildcats, che non apparivano alle Final4 dal 2009 e hanno vinto il Titolo nel 1985 (Era di coach Rollie Massimino e in campo di Ed Pinckney), troveranno, arrivando fino in fondo, in Finale North Carolina, che li eliminò nella Semifinale Nazionale del 2009.
WEST REGION. No1 OREGON 68 – No.2 OKLAHOMA 80
Molto relativa la sorpresa rappresentata da Oklahoma. Quando hai la miglior guardia pura della Nazione, e probabilmente la migliore ad entrare nel Draft da qualche anno, può diventare semplice dominare la gara che ti porta alle Final4. Buddy Hield (37+4 con 8/13 da 3) è 6-7 cm più piccolo di Joe Johnson, eppure ne ricalca la compostezza e compattezza dei movimenti. Non guarda la riga dei 3 punti, per la ragione che non ha problemi a tirare da 8 metri, e ha un fisico che gli permette, nonostante sia al massimo 1.95, di farsi valere anche in penetrazione e a rimbalzo. Lo aspetto con ansia nella NBA. Oregon ha cercato di tenersi aggrappata per qualche tempo coi rimbalzi offensivi (Boucher 6 sui 10 totali, per esempio) ma è stata tradita da Dillon Brooks (solo 6 punti, solo 7 tiri, solo 29 minuti: schiacciato dalla personalità di Hield), e a poco son serviti i 24pti (con 4ass+3rec) di Cook. I Miami Hurricanes erano stati pronosticati da molti (per esempio Jordan Schultz di Bleacher Report) come l’Ateneo “footbal-oriented” destinato ad entrare nelle Final4, invece saranno i Sooners: incontreranno Villanova, e i 59 lasciati a Kansas dai Wildcats fanno paura all’attacco di Oklahoma, ma quando hai Buddy Hield…
MIDWEST REGION. No.1 VIRGINIA 62 – No. 10 SYRACUSE 68
Benedetto Jim Boeheim. Il suo attacco, notoriamente un po’ stitico, mette in opera il secondo tempo della vita. Virginia, invece, non riesce a far correre la propria intensissima difesa full-court, e trova una gara col braccino da parte dell’attesissimo Brogdon, che termina con 2/14, schiantandosi contro la zonaccia di Jim. Era stata pronosticata per essere la sfida tra Gbinije e Brogdon, invece i due hanno tirato complessivamente 6/27. Però i ritmi della gara son stati quelli favorevoli agli Arancioni, e quindi continua la maledizione per Virginia, la cui ultima apparizione alle Final4 risale al 1984 (Ralph Sampson Era). La “tragedia” per i Cavaliers si è consumata come detto nel secondo tempo, dopo aver condotto anche in abbondante doppia cifra (+17 come massimo e +14 all’intervallo). La seconda frazione (27-47) è stata un calvario offensivo per i Cavaliers, mentre gli Arancioni non infilavano 47pti in 20 minuti forse dai tempi di Melo.
EAST REGION. No 1 NORTH CAROLINA 88 – No. 6 NOPTRE DAME 74
E’ vero che il bello dal basket collegiale è l’incertezza, la lotta e la sorpresa sempre dietro l’angolo, però a volte è bello anche vedere una squadra vincere lean and clean, offrendo basket come sui sacri testi è scritto. Questa è stata la W dei Tar Heels sui Fighting Irish, che hanno provato molto seriamente a contrastare Brice Johnson (25+12, 10/15 al tiro) e compagni, ritrovandosi, alla fine, semplicemente più deboli. Demetrius Jackson ha lasciato ND da vero capitano, con 39’ in campo e 26-2-4, e ora lo attendiamo, con numero progressivo anche prestigioso, al Draft. Ma Brice Johnson è davvero inarrestabile in questo Marzo, e forse la sola cosa negativa di aver vinto sinora ogni partita con sufficiente tranquillità potrebbe essere, per UNC, ritrovarsi sorpresa contro la melassa corrosiva che Boeheim sta preparando.
FINAL 4
VILLANOVA WILDCATS – OKLAHOMA SOONERS
NORTH CAROLINA TAR HEEL – SYRACUSE ORANGE(MEN)
Pronostico: Oklahoma – North Carolina, per gustare Hield vs Johnson, fuori vs dentro.