Si gioca in un PalaRadi gremito da almeno 3.200 spettatori, nonostante nel settore destinato agli ospiti si contino soltanto 11 (undici) tifosi milanesi. L’atmosfera è festosa: la Vanoli gioca senza l’affanno del risultato contro la prima della classe, che ritrova nell’occasione Alessandro Gentile. Sulla panchina dell’Olimpia siede Massimo Cancellieri, data l’indisposizione fisica di Banchi. Applauditissimo l’ex di turno, Keith Langford. Pancotto deve fare ancora a meno del play Woodside e anche del capitano Ndoia, in panchina per onor di firma. Ritrova Zavackas, che però risente ancora del guaio muscolare patito la scorsa settimana. I quintetti: Cremona schiera in regia – a sorpresa – Marchetti, con Jackson, Rich, Spralja e Kelly. Milano risponde con Hackett, Gentile, Langford, Melli e Samuels.
Il primo quarto evidenzia il ritmo blando imposto da Milano che – grazie alla eccellente qualità di circolazione della palla – dà subito l’impressione di controllare l’incontro. In questa fase, il gap fisico tra le due formazioni è ancor più evidente di quello tecnico, se è vero che Pancotto manda sul parquet contemporaneamente i due lunghi Spralja e Kelly. Cremona osa di più al tiro da 2 (6/14), ma Milano è mortifera dall’arco (3/5), specie con Langford che piazza due bombe. Rich segna 6 punti, ma con un poco incisivo 3/8. Milano termina i primi 10′ avanti 19-13.
Nella seconda frazione i due tecnici effettuano le prime rotazioni: Zavackas da una parte, Lawal dall’altra. E’ però ancora Langford a segnare altri 4 punti in avvio. Jackson e Zavackas fanno la loro parte, ma Lawal inizia a dettar legge nel verniciato e piazza 6 punti. Milano sovrasta atleticamente Cremona, catturando 9 rimbalzi contro 4 e togliendo lucidità agli attacchi della Vanoli, che non riesce a far meglio di un 4/14 al tiro. Si va così alla pausa lunga sul 24-36.
Il terzo quarto vede Cremona partire col piede giusto, grazie ai canestri di Jackson e Spralja, ma Melli e Gentile ripristinano le distanze (29-41). Due bombe di Spralja danno l’impressione di poter riaprire la partita, ma Milano non si scompone mai: Samuels è un totem d’area, Hackett e Langford sono a tratti immarcabili, fino al 39-55. Un calo di intensità dell’Olimpia consente a Cremona di imporre un mini-break di 9-0 sul finale di quarto, grazie alle triple di Rich, Johnson e Jackson. Si va così all’ultima pausa sul 48-55.
L’ultimo quarto trova in Lawal l’indiscusso protagonista: nella frazione piazzerà ben 13 punti, risultando determinante sul punteggio finale. E’ Moss a smuovere per primo il tabellone al rientro sul parquet, con una tripla. I lunghi biancoblu soffrono terribilmente la fisicità dei diretti avversari. Milano ha rotazioni infinite e di qualità; Cremona le ha ridotte all’osso, in particolare in questo incontro. Ciò toglie lucidità al quintetto cremonese, che va incontro a un gran dispendio di energie per trovare la via del canestro, anche se Jarrius Jackson metterà a referto 9 punti negli ultimi 10 minuti (25 in tutto). Nonostante il fallo tecnico fischiato a Lawal a meno di 5′ dal termine, e Rich – che quando non segna al tiro, piazza i liberi – Milano è in controllo fino alla sirena, che sancisce il 68-81 finale. L’Olimpia ha fatto il suo dovere e consolidato il primato in classifica; la Vanoli ha fatto ciò che ha potuto, col pensiero all’incontro di domenica al PalaRadi che la vedrà opposta a Montegranaro: c’è da giurare che sarà un’altra partita.
Vanoli Cremona – EA7 Milano 68-81 (13-19; 24-36; 48-55)
Cremona: Chase 2, Zavackas 4, Marchetti, Jackson 25, Ariazzi ne, Spralja 14, Johnson 4, Fiorentini ne, Rossi ne, Kelly 2, Rich 17, Ndoja ne. Allenatore Cesare Pancotto
Milano: Gentile 9, Cerella, Melli 6, Hackett 6, Kangur 10, Athinaiou 2, Langford 16, Samuels 8, Touré ne, Lawal 19, Moss 5, Jerrels. Alenatore Massimo Cancellieri