L’inizio della stagione NBA 2024-2025 è carico di promesse e prospettive finalmente convincenti per i New York Knicks, che sembrano determinati a confermare quanto di buono fatto negli ultimi anni e ad ambire a una stagione di vertice. Dopo aver raggiunto i playoff nella scorsa stagione, pur fermandosi al secondo turno, la squadra di coach Tom Thibodeau è tornata in campo con un entusiasmo rinnovato e un roster che mescola talento consolidato e giovani promesse.
La novità più importante
Negli ultimi anni Julius Randle aveva dimostrato fin da subito di essere il leader che New York meritava. Era stato uno dei punti fermi dei Knicks, mandando a referto 22.6 punti, 9.9 rimbalzi e 4.7 assist di media a partita, guadagnandosi ben tre convocazioni all’All-Star Game. E, più di ogni altra cosa, Randle era stato uno degli artefici del ritorno della squadra ai piani alti della Eastern Conference, impresa affatto semplice dopo tantissimi anni trascorsi nella più profonda mediocrità. Ora, però, lo scambio che ha portato coach Tom Thibodeau a mettere le mani su Karl-Anthony Towns ha segnato la fine dell’avventura dell’ex Lakers e Kings al Madison Square Garden. Sarà proprio Towns il nuovo punto di riferimento nel cuore dell’area colorata per il team della Grande Mela. Non meno importante sarà il contributo di Jalen Brunson, il playmaker che ha ormai conquistato il cuore dei tifosi, grazie all’intelligenza, alla capacità di mettere in ritmo i compagni e alla leadership che potrà offrire alla causa. Con lui la guardia tiratrice ex Nets Mikal Bridges, che unirà punti, rapidità e imprevedibilità al reparto degli esterni.
Bilancio Positivo, ma con qualche ombra
I Knicks hanno concluso ottobre con un record di 6 vittorie e 3 sconfitte, un risultato che li colloca tra le squadre più competitive della Eastern Conference. Tuttavia, alcune lacune sono emerse. La difesa, marchio di fabbrica di Thibodeau, ha mostrato qualche cedimento contro squadre dal tiro perimetrale preciso, come i Boston Celtics e i Milwaukee Bucks. Anche la panchina, pur ricca di talento, necessita di maggiore consistenza e deve garantire la possibilità di allungare le rotazioni.
La Grande Mela è in fiducia
Il Madison Square Garden si è confermato il teatro delle più grandi emozioni NBA, con un pubblico caloroso che ha spinto la squadra nei momenti cruciali e in molte partite decise in finali al cardiopalmo. I Knicks sembrano finalmente aver ritrovato quella scintilla che mancava da tempo, e i tifosi sognano di rivedere la squadra protagonista non solo in regular season, ma anche nei playoff.
Il mese di ottobre lascia dunque spazio a un cauto ottimismo: i New York Knicks sono tornati a fare rumore, a vincere partite importanti con determinazione ed esperienza. Ma la vera sfida sarà mantenere questa intensità nei mesi a venire, per dimostrare che il progetto è solido e ha molta voglia di essere anche duraturo.
Let’s go, Knicks!