La Vanoli Cremona ha dimostrato da subito tutta la sua superiorità rispetto a una brutta Pesaro. E’ stata forse la più brutta prestazione stagionale per la squadra pesarese, che fin qui pur tra pochi alti e molti bassi non aveva mai dato segnali di sfiducia e scarso impegno come oggi e per questo il pubblico non ha apprezzato. La Vanoli prosegue la striscia vincente e la scalata all’alta classifica con una prestazione solida, non entusiasmante ma quasi sempre in controllo, dallo 0-8 iniziale propiziato dall’ex Turner fino al 40’.

Paolini le ha provate un po’ tutte per cercare di ricucire lo strappo iniziale degli ospiti, dal pressing a tutto campo alla zona. Sono mancate le ripartenze dei tre piccoli ma soprattutto, ancora una volta la Consultinvest ha pagato l’inconsistenza dei suoi lunghi, tanto che Paolini ha schierato a lungo una formazione senza pivot e con quel quintetto nel terzo parziale la Vuelle è rientrata fino a -5.

Cusin è andato a nozze contro Walker, Shelton e Candussi, troppo acerbi per essere protagonisti in serie A. Questa volta non sono bastati Christon, Lacey, a lungo anche lui abulico, e un gran McKissic, all’ultima esibizione in maglia pesarese per un migliore ingaggio in Corea. La Vanoli ha dominato con la presenza del solito Cusin e, a contorno, le buone prestazioni di Turner all’inizio e McGee alla fine, la concretezza di Washington e la sicurezza di Vitali.

In casa Vuelle Paolini ha cercato di isolare la squadra dalle tante distrazioni che si sono susseguite in settimana ma nonostante questo il campo ha mostrato il contrario di quello che il coach avrebbe voluto. Dall’ambiente traspare una tensione e preoccupazione per il tanto lavoro di ricostruzione da fare, sentimenti che hanno già preso il posto della speranza per il prossimo arrivo di Austin Daye, figlio del grande ex Darren. L’ambiente era forse eccessivamente carico, il campo ha riportato tutti con i piedi per terra e ora per la Vuelle comincerà probabilmente una nuova stagione, più corta e con molta più pressione. I margini di errore saranno molto più sottili, non può bastare il figlio di un mito per sostituire il partente McKissic e gli inconsistenti Shelton e Walker.

La Vanoli ha meritato la vittoria conducendo una gara precisa e attenta, tirando con il 56% dal campo e concedendo solo il 37% e controllando a lungo il ritmo del gioco. L’obiettivo dichiarato della salvezza verrà sicuramente alzato, fino a che punto potrà arrivare la squadra di Pancotto saranno altre partite a poterlo dire.

Consultinvest Pesaro – Vanoli Cremona 74-86

(18-23;14-22;19-18;23-23)

Consultinvest Pesaro: Shelton 7 (2/3,0/4), Basile (0/1 da 3), Gazzotti 6 (1/1,1/3), Lacey 15 (4/7,2/7), Christon 18 (5/12,1/3), Solazzi 1 (0/1), Candussi 2 (1/1), Walker 1 (0/3), Rosa ne, Ceron (0/2 da 3), Serpilli, McKissic 24 (2/7,4/8) All. Paolini

Vanoli Cremona: Southerland (0/2 da 3), Adegboye 9 (2/4,1/2), Gaspardo (0/1,0/1), Vitali 6 (2/2,0/1), Mian 5 (1/1,1/3), Cusin 15 (7/7), Cazzolato ne, Washington 14 (4/6,1/2), Biligha 2 (1/5), McGee 18 (6/7,1/4), Turner 17 (1/4,5/7) All. Pancotto

Consultinvest: 15/35 da 2, 8/29 da 3; 20/29 tl; Vanoli: 24/37 da 2, 9/22 da 3; 11/13 tl.

Arbitri: Martolini, Rossi, Filippini