Per la stagione 2015/2016 la coppia Costa-Cioppi ha plasmato la Vuelle più giovane di sempre con ragazzi nati tutti negli anni ’90, ma comunque con qualche piccola ambizione in più di gioco e di divertimento per il pubblico. L’obiettivo stagionale rimane sempre la salvezza ma l’ambizione nascosta sarebbe quello di schiodarsi da quel penultimo posto, sul filo della retrocessione, cui la squadra pesarese da quando sono tornate le vacche magre sembra aver fatto l’abbonamento.
Con un budget definito con più tranquillità rispetto alle stagioni precedenti, Paolini e Badioli confermati in panchina, la Vuelle ha mancato le possibili conferme di Musso, Judge e Lorant ma ha provato a puntare un po’ più in alto sul mercato dei rookie americani. Il compito principale di Paolini anche quest’anno sarà quello di trovare la strada giusta per far crescere i suoi uomini, singolarmente e come gruppo. Il quintetto dovrebbe anche quest’anno essere composto dai cinque americani: il play Christon si sta proponendo come leader del gruppo, è dotato di buon fisico, ottimo atleta in uno contro uno e capace di spaccare le difese ma praticamente senza tiro dalla lunga distanza. La guardia è Trevor Lacey, giocatore di talento e buon trattamento di palla che fino adesso non ha trovato la sua dimensione e i suoi spazi. McKissic è l’ala piccola, probabilmente il più ruspante di tutti i rookie, per via della voglia di riscatto che mette sul campo a seguito delle vicende personali della sua vita, forse sottodimensionato fisicamente per il ruolo ma anche lui dotato di muscoli e atletismo. La coppia di lunghi è composta da Shelton e Walker, il primo in grado di aprire il campo con un buon tiro dalla lunga distanza piedi a terra, Walker invece è un pivot classico, occupa spazio nell’area e ha buoni movimenti in post basso. Da verificare la propensione ad andare a rimbalzo dei lunghi e della squadra in generale, nonostante non manchino stazza e centimetri.
Dalla panchina il quintetto dei giovani italiani sarà elemento fondamentale nel dare consistenza ed equilibrio alla squadra. Si spera nella crescita di Basile, unico confermato e nominato capitano, si punta sulle doti di tiratore e sulla voglia di emergere di Ceron, in prestito da Venezia come Candussi, pivot forse ancora acerbo ma tecnicamente futuribile. Si punta anche in prospettiva su Gazzotti, chiamato a trovare una dimensione più importante dopo la discreta stagione a Cremona. Il giovanissimo Serpilli completerà la rosa e inizierà a fare esperienza a livello di prima squadra, di lui si parla un gran bene.
Pesaro punterà molto sul gioco in transizione e sull’atletismo, un gioco stile NCAA adatto ai giovanissimi guidati da Paolini. Sarà importante la capacità di imparare a giocare a metà campo, ragionare nei momenti importanti, gestire i momenti decisivi nel modo giusto ed evitare atteggiamenti sbagliati quando arriveranno i periodi difficili. Troppo spesso in contesti del genere c’è il rischio di abbattersi o la tentazione di risolvere le situazioni da soli, soprattutto in attacco. L’attitudine difensiva sembra esserci e la preparazione procede bene, non resta che aspettare il confronto sul campo con i due punti in palio, solo allora si capiranno con maggior precisione le vere potenzialità di una Consultinvest che fa sperare in un campionato che parte senza vittime predestinate.