Seconda semifinale, sesta partita in due giorni.

Dopo l’equilibrio delle precedenti gare la curiosità maggiore è vedere se queste F8 riusciranno a vedere una partita decisa da 15+ di scarto. Sugli spalti, per ovvi motivi di vicinanza geografica, il predominio è bresciano, ma sul campo il rosa scelto da Sassari per le divise di questa Coppa Italia si lascia decisamente..notare. In attesa di sapere chi raggiungerà l’Olimpia Milano in finale, se la Leonessa o la Dinamo, ricordiamo che madrina del trofeo è la cestista, e MissItalia 2015, Alice Sabatini, frequent host alle gare interne della Fortitudo Bologna.

LA GARA
Dei primi 10 possessi di Sassari, 8 sono per tiri da 3. La mira è decente: la Dinamo infila 3 triple. Brescia invece, dopo il primo canestro di Landry con la mira ha qualche problema, e non solo con quella: coach Diana prende un tecnico per proteste molto anticipato, alla Peterson, poiché infuriato per la scarsa protezione di cui, secondo lui, godono i suoi in attacco. Ma, quando Lacey fende la difesa bresciana per mettere dentro il punto 11, il coach di Brescia deve chiamare TO per provare a sbloccare quota 3. Ci riesce solo parzialmente, perché arriva un canestro, ma poi prosegue il motivo iniziale: Sassari fa canestro, Brescia no. In particolare ruggente l’avvio di gara di Savanovic (6pti in 3 minuti), entrato da sesto uomo in sostituzione di De Vecchi. Quando mancano 2 min, Stipcevic appena messo sulle tavole, infila il +13: 20-7. Dopo un buon break della Leonessa che arriva a 12, giunge purtroppo per i bresciani il terzo fallo di Moss, propiziato da un 1 vs 1 in post basso del solito Savanovic, che però difende male su Landry lasciando all’Americano la tripla del 20-15. La punizione è immediata per il Serbo: torna in campo De Vecchi, e continuano le proteste bresciane sull’arbitraggio, per il 22-15 che chiude la prima frazione. Dalla parte della Germani BS non si è proprio vista l’orchestra perfettamente diretta da Luca Vitali nel quarto di finale vs Venezia. Quando in attacco le cose vanno male, bisogna ripartire dalla difesa, e dalla sapienza che uno riesce a metterci. Ne sa parecchio Landry, che facendo fallo su Gani Lawal manda in lunetta il centro sassarese, contando sul fatto che il Nigeriano sia un pessimo tiratore di liberi: missione compiuta, e da quell’episodio prende forza la rimonta dei lombardi. Sassari non si muove da 22 per 3 minuti e mezzo e vede annullato da Vitali senior il proprio vantaggio. I minuti di siccità dei Sardi, con errori marchiani da sotto e falli in attacco, diventano più di 4, e quelli vestiti di rosa vanno anche sotto di 2. Quando anche Sassari prova a schierare il pressing si espone al magistero vitaliano, che offre a Berggren una palla da schiacciare comoda. Altra D e due triple di Bushati e Luca Vitali mettono la Leonessa avanti 39 – 33 all’intervallo lungo. Il terzo quarto si apre con Gani Lawal nello spot di centro per Sassari invece di Lydeka che era entrato nello starting 5. L’agile nigeriano inizialmente crea qualche problema allo statico avversario, Berggren, e nel mis-match tra i due sta il 5-0 con cui la Dinamo apre la ripresa. Però Moss e Moore, tripleggiando, ristabiliscono il +6: 40-46. Ma Sassari sa spremere punti veloci, e due rapide triple riportano la gara in parità: il merito è di Sacchetti e Lacey, e coach Diana deve rompere il ritmo alla Dinamo chiamando TO quando mancano 6′ alla fine del periodo e Landry ha pescato in successione il suo secondo e terzo fallo. La sua classe, per Brescia, e l’atletismo di Lawal (che Pasquini preferisce opporre a Berggren più che a Burns), per i Sardi, sono le piste principali da seguire nel prosieguo del terzo periodo, che si chiude con un parziale positivo globale di +11 per Sassari: prima dell’ultima frazione è in testa 60-55. Solo 16 pti per Brescia, quindi, dopo l’intervallo lungo. Stoppate, rimbalzi, palloni toccati: l’apporto di Lawal è impressionante, e il coach di Brescia, allora, opta per non opporgli nessun centro, e giocarsi una bella versione di smallball estremo: i 2 Vitali insieme a Moore-Moss-Landry. La mossa frutta il -1: Brescia si porta 63-64 costringendo il pino sardo al TO a 5:37 dalla fine. Coach Pasquini risponde con il suo smallball: Stipcevic-Bell-Lacey-Sacchetti-Savanovic, che colpisce da post basso contro Vitali Senior ma non contro Landry. Un gioco tra fratelli con Luca che serve Michele come quando vanno al campetto porta il vantaggio bresciano, subito prima, però, che Moss commetta il suo fallo numero 5 (al suo posto prima Bushati poi Burns) su una tripla di Stipcevic, che sbaglia uno dei liberi, ma sull’azione seguente mette il tiro da 3: mancano 2:09 e SS ha 4 di vantaggio. Pesantuccia ora la palla: Michele Vitali 0/2 ai iberi, Savanovic e Moore 1/2. Ultimo minuto: Vitali Senior dalla carità li mette entrambi a 31 secs dalla fine. Sassari attacca usando quasi tutti i secondi dell’orologio, ma alla fine trova il piccolo Rok che infila la tripla giusta: 75-70 che diventeranno 77. La Finale sarà dunque un classico di questi ultimi 5 anni di basket italiano: Milano vs Sassari.

MAGIC MOMENT. I 7 minuti in cui Lawal ha toccato qualsiasi cosa passasse per l’aere dell’arena; fatichiamo a definirlo un giocatore di basket, e preferiamo dire che si tratta di un meraviglioso atleta che ha scelto di dedicarsi al basket: detto ciò, ogni tanto, è capace di momenti di assoluta magìa. Appunto.

MAN OF THE MATCH. Siamo obbligati dal titolo a considerare un giocatore della squadra vincente, e allora diciamo Rok Stipcevic, che ha infilato il tiro della W. Il vero MVP, però, colui che secondo noi ha dispensato una vera lezione di Gioco, è stato Marcus Landry.

NUMBERS. 8: i rimbalzi della guardia di Brescia Lee Moore, di cui 3 offensivi; 26, la valutazione di Trevor Lacey che ha preso anche 8 rimbalzi; 5, i falli di David Moss: sulla sua uscita le speranze di Brescia si sono infrante; 30, i minuti che uno solo dei 10 giocatori impiegati da Pasquini per la Dinamo ha superato: Dave Bell con 31 è stato il sassarese più impiegato, mentre per la Leonessa han giocato 38 Landry e 35 Luca Vitali.

 

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Trevor Lacey 15-8-5 e 2 rec, con 26 di valutazione; Lawal 10+7; Rok Stipcevic 13 pti con 3/6 da 3.

GERMANI BRESCIA: Landry 20+3 con 3 rec; Lee Moore 16-8-1; L.Vitali 7-4-8