La citazione del mio film preferito è d’obbligo dopo una giornatina così… Si vuole che si parli di basket e televisione? Oggi posso raccontare quando ci sono le giornate no, sia per la partita che per chi la deve far vedere.
Soggetto: Avellino vs Pistoia, sulla carta una bella partita. Due squadre motivatissime per diversi motivi: la prima viene da una striscia di diverse vittorie coincidenti con l’arrivo di sangue fresco, mentre l’altra già da diverse giornate in una posizione di classifica sicuramente migliore rispetto alle aspettative societarie e con la mente sgombra da velleità particolari. Unica pecca tre giocatori acciaccati in un roster già risicatissimo. E fin qui tutto bene.
La partita si gioca a mezzogiorno della domenica, e qui cominciano i problemi, perché il Pala Del Mauro a est e a ovest ha dei luminosissimi finestroni non oscurabili. Non ci sarebbe nessun problema se la partita fosse vista solo da occhi umani: le difficoltà cominciano quando a “vedere” sono le telecamere. Saranno perfezionatissime, digitali, Hd e quant’altro, ma se hai luce diurna sommata a luce artificiale, cominciano ad avere qualcosa da dire e il controllo camere (la persona che ne controlla livelli e quant’altro) deve diventare una piovra per fare in modo che i giocatori non sembrino marziani ammalati di fegato. Ma anche questo è una difficoltà alla quale (purtroppo) nel campionato italiano siamo abituati: sono ancora pochi i palazzi “ciechi”, cioè senza finestre o comunque oscurabili con tende…
Quando poi oltre alle difficoltà strutturali ci si mette anche una buona dose di sfortuna, con guasti tecnici a ridosso della diretta che vengono risolti ma che costringono a lavorar non certo in condizioni ottimali già c’è da preoccuparsi.
Poi a tutto ciò si aggiunge l’impianto luci del palazzo che salta costringendo gli arbitri a sospendere l’incontro per quasi 10 minuti, a cosa si somma cosa e il Satellite salta, costringendo a rimediare in corsa per consentire a casa di vedere la partita… Se non fosse che il piazzale dove erano parcheggiati i vari mezzi tecnici, regia, gruppo elettrogeno e satellite non era particolarmente pulito, quando sono sceso dal camion regia, a mò di Santo Padre, avrei baciato la terra… Certo che in quasi trent’anni di regie sportive ne sono capitate di giornate diciamo “difficoltose”, per fortuna poche, però quelle rare volte che succedono, ti lasciano il segno.
Poi c’è sempre quello che ti chiede: “… ma come mai, cosa è successo…” Appunto: potrebbe piovere…!