Continuando nelle previsioni sulle squadre della Western Conference, i Denver Nuggets possono avere come meta i play-offs bassi.Questa parrebbe essere la squadra a più alto tasso di imprevedibilità. Potrebbero finire noni come quinti, il loro destino incrocerà innanzitutto una concorrenza di qualità elevatissima, quindi poggerà sul rendimento di un reparto guardie talentuoso ma instabile, su quel che farà Gallo, sulla tenuta di un settore lunghi non eccellente, e infine su quel che di “mondiale” Faried riuscirà a replicare nella lega. Faried: per il resto del mondo è un giocatore incontenibile fisicamente, diverso il discorso nella NBA, dove non sono pochi gli avversari in grado di farne emergere le lacune tecniche e, a volte, di stazza; ottima mossa di coach K per i Mondiali, meno determinante nella NBA.
Lunghi: a inizio estate era apparsa anche la notizia di Javalone che, impressionato da alcune attività intraprese per NBA-Cares, voleva abbandonare il basket per dedicarsi a non meglio precisate crociate umanitarie: il perno di Shaq-tin’a fool, Nurkic, Mozgov e Hickson possono reggere a livello numerico ma sono il vero lato debole del team. Gallo: lui è un potenziale top10 nel ruolo se resta sano e se sarà quello di prima; nei Nuggets può agire da 3 con Faried o da 4 con Chandler, ma se tutto fosse come prima, e la stagione non fosse esaltante per la squadra, non sarebbe strano vedere Gallo o Wilson in una trade.
Le guardie: guardandola dal lato scherzoso potremmo dire che di Ty+Nate+Arron è facile contare i neuroni e molto meno facile contare gli emboli…possono dominare o rovinarti, si vedrà; intanto il rookie Harris, rivelatosi alla Combine pre-Draft lievemente undersized e per questo uscito dai primi 10 in cui per praticamente tutto l’ anno era stato pronosticato, ha fatto vedere di esserci.
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