Nemmeno nei sogni avrebbe potuto immaginare un esordio del genere Gianmarco Pozzecco, arrivato in settimana sulla panchina di Sassari e protagonista con i suoi ragazzi di una partita ai limiti dell’incredibile.
Venezia non spezza la maledizione della final eight (lagunari senza vittorie nella manifestazione) ed esce ancora una volta al primo turno. Questa volta lo fa nella maniera più pirotecnica e bruciante per i propri tifosi, ossia prima dominando la gara per circa 28 minuti, poi trovandosi ad inseguire un’avversaria in grado di sorpassare risalendo dal -20, ed infine perdendo all’ultimo tuffo nel più classico dei finali punto a punto, affondata da un morbido gancio di Cooley.
La squadra di De Raffale torna a casa nonostante una partenza bruciante ed un primo tempo da manuale, due quarti in cui Tonut è stato il faro (14 punti in 12′), ben supportato da Watt e Haynes. Gli orogranata tiravano con percentuali da fantascienza, andando a riposo sul 57-41 con il 64% da 2 (7/11) e addirittura il 67% da 3 (12/18).
Sassari, incapace di reagire, sembrava un pugile alle corde nonostante avesse catturato fin lì il doppio dei rimbalzi; sprofondata sul 72-52, la formazione isolana iniziava a difendere con tutt’altro piglio sul tramonto del terzo periodo, mandando in tilt l’attacco veneto. In pochi giri di lancette Pierre e soci davano la sensazione di poter raddrizzare la partita e coronavano la splendida rimonta al 33′ (78-79).
Coach De Raffaele non si scomponeva, mandava De Nicolao in campo per ritrovare ordine in attacco e, dopo un paio di prodezze di Bramos, era proprio il playmaker ad insaccare anche la tripla che sembrava riaccendere in tempo il motore veneto. Il fallo sistematico e i tiri liberi preparavano il terreno per il finale thrilling, con Haynes che metteva a segno solo uno dei due tiri liberi imitato pochi secondi più tardi da Pierre; proprio sul rimbalzo dopo il tiro libero sbagliato dal numero 21, Watt allontanava il pallone col pugno concedendo la rimessa laterale alla Dinamo con 3″ e 3 centesimi sul cronometro, un tempo breve ma sufficiente per pescare Cooley vicino al ferro e trovare il canestro della vittoria.