Milano si conferma leader solitaria della Serie A dopo la netta vittoria sulla Virtus Roma, 54esimo successo in 94 sfide con i giallorossi. Nonostante qualche tossina nei muscoli per il doppio impegno di Eurolega sostenuto nella settimana appena conclusa, gli uomini di Ettore Messina hanno affrontato la gara con la consueta energia, spingendo subito sull’acceleratore e archiviando la pratica già nel primo tempo per poi concedersi il lusso di tirare i remi in barca nell’ultimo quarto di gioco.
Con Hunt e Beane ancora in cerca della miglior condizione, Roma ha mostrato almeno un minimo di reazione nel secondo tempo, limitando il passivo quando Milano stava per straripare dopo l’allungo operato in chiusura di secondo quarto. Non sono queste le gare da vincere per una formazione come la Virtus, allestita a tempo di record e ancora in cerca di quei sincronismi tipici di una vera squadra, ma se non altro va apprezzata la voglia di provare a restare mentalmente nella gara, seppur con tutti i limiti fisici e tecnici di un roster nemmeno paragonabile a quello milanese.
I padroni di casa hanno difeso forte fin dalla palla a due pressando la Virtus a tutto campo e rubandole spesso anche una decina di secondi ad azione, circostanza che ha costretto gli ospiti a forzare molte volte la conclusione senza troppa fortuna. Migliori spaziature, raddoppi e recuperi ben eseguiti, circolazione di palla efficace ed un controllo quasi incontrastato dei tabelloni (36-26 il computo dei rimbalzi) sono stati gli ingredienti del quarto successo conseguito da Milano in campionato, mentre Roma è incappata nel terzo stop consecutivo (-22 di media) dopo il brillante esordio casalingo contro la Fortitudo Bologna.
Tra i protagonisti del parquet, Shields ha rubato gli occhi mostrando grinta degna di una finale di Eurolega e una mano vellutata, 12 punti senza errori al tiro e 7 assist, ma anche Moretti è piaciuto per l’atteggiamento avuto e nonostante alcuni errori di troppo al tiro, imprecisioni invece sconosciute a Leday, giocatore solido che può far davvero sognare l’Olimpia. Sul versante capitolino, invece, premesso che le rotazioni accorciate dall’assenza di Evans sono un fattore condizionante, Cervi ha confermato la propria crescita tenendo bene il campo nei minuti in cui ha giocato mentre Baldasso, pur distribuendo 6 assist, ha avuto la pecca di sparare a salve dall’arco (come tutti i compagni, del resto) perdendo anche qualche palla di troppo.
La prossima settimana Milano sarà ospite di una Fortitudo Bologna in crescita, che oggi ha perso in volata lottando alla pari sul campo di Sassari, mentre Roma riceverà la visita di una Pesaro fin qui capace di tutto e del suo contrario, passata in una settimana dal trionfo di Venezia all’imprevisto rovescio interno di ieri sera con Trento.