E’ un Dalmonte preoccupato quello chiamato a commentare l’ennesima brutta prestazione dei giallorossi, subito fuori dalla Final Eight di coppa Italia, spediti a casa da una Siena tutta difesa e sostanza, certamente più pronta da un punto di vista strettamente mentale ancor prima che tecnico.
Il condottiero giallorosso torna sullo scellerato primo tempo, venti minuti di “non gioco” da parte dei suoi ragazzi che hanno consentito a Siena, pur senza strafare, di prendere un vantaggio corposo, frutto non solo delle migliori percentuali di tiro ma soprattutto di una presenza massiccia a rimbalzo: “Facendo un’analisi cronologica, nel primo tempo abbiamo concesso il 50% dei rimbalzi offensivi il che significa che una volta su due Siena ha avuto la seconda chance in attacco e questo ha vanificato il nostro lavoro difensivo. La loro presenza a rimbalzo e il maggior numero di palloni catturati sotto il nostro tabellone sono state delle vere e proprie picconate nella nostra fiducia ma, nonostante ciò, siamo stati capaci di riprendere in mano la situazione tornando a contatto; forse attaccando con più criterio in quel frangente avremmo potuto spaventarli sul serio”.
A chi fa notare la difficile situazione in cui versa la Virtus in questo periodo, il coach imolese non le manda certo a dire, assumendosi come sempre la prima responsabilità ma chiarendo un punto focale dell’attuale momento di crisi dei capitolini: “Da tre settimane stiamo vivendo una situazione particolare e per tutti i ragazzi gli sforzi sono raddoppiati in modo da sopperire alla difficoltà del momento. Abbiamo un solo ball-handler mentre tutte le altre squadre ne hanno almneno tre, non è un alibi ma piuttosto l’analisi di una situazione problematica sulla quale lavoreremo per risolverla”.
Sorridente e soddisfatto, coach Crespi rivendica i meriti di un gruppo che non è salito a Milano solo per partecipare alla manifestazione e, anche se non lo dichiara apertamente, il sogno è quello di ripresentarsi in finale per difendere il titolo: “C’è soddisfazione dopo questa vittoria, giunta al termine di una prova di grande qualità. Ho detto ai ragazzi che il nostro passato non era nelle vittorie degli anni scorsi ma piuttosto la sconfitta di Bologna di domenica scorsa; premsso questo, direi che tutti hanno reagito bene interpretando un primo tempo di totale qualità, venti minuti di ottima difesa che ci hanno dato quella fiducia necessaria per controllare la gara anche quando la palla non entrava e Roma ha provato a riaprire i giochi”. Non si sbilancia sull’immediato futuro ma il coach dei toscani punta con decisione al grande obiettivo, pur nascondendosi dietro un pronostico scontanto in cui indica Milano come grande favorita: “Il nostro obiettivo minimo era quello di battere Roma e passare il turno, ora il nostro sogno sarà quello di competere in semifinale per provare a centrare un’altra finalissima. Detto questo continuo a sottolineare come Milano resti la grande favorita, gioca in casa, deve vincere e vincerà”.