Orfana di due pedine fondamentali quali Spinelli e Brkic, la squadra partenopea incassa la sua terza sconfitta esterna. Al palaRuffini finisce 79-66 per la Manital Torino. Per gli azzurri l’alibi delle pesanti assenze.
La cronaca
Inizio di gara scoppiettante da ambo i lati. Alla tripla iniziale di Brooks rispondeva subito Lewis. I due ingaggiavano, quindi, una gara a distanza nettamente vinta dall’americano di Napoli che chiudeva il primo quarto con 14 punti messi a referto. Un Napoli ben schierato tatticamente meritava il primo vantaggio di 5 punti. ( 19-24 )
Le premesse dei primi 10 minuti non erano confermate alla ripresa del gioco: una Givova sterile in attacco (solo 6 punti nell’intero periodo) subiva il ritorno di Torino. I padroni di casa,infatti, con un pesante parziale di 12, spostavano gli equilibri della gara: Amoroso, Lewis e Gergati firmavano il secondo parziale in vantaggio di 14.
Avvio della ripresa in cui Napoli provava a ricucire lo strappo del primo tempo. Jackson e Brooks mettevano a segno 13 punti in 2. Dall’altro lato, però, Torino manteneva costante il divario con Amoroso e Giacchetti che conducevano la propria squadra al massimo vantaggio di 16 alla terza sirena. (63-47).
Il discreto divario e le difficoltà reiterate degli ospiti,non potevano che indurre Torino a imbastire un gioco in scioltezza. I partenopei incappavano in diversi errori grossolani in fase di impostazione mentre i padroni di casa mettevano a segno canestri dalla distanza con Berri e Fantoni che portavano la propria squadra al nuovo massimo vantaggio di 20 a 3 minuti dalla fine. Gli ultimi 6 punti di un tenace Jackson rendevano meno amaro il divario: 79-66 il finale.
Era prevedibile già dall’avvio che non sarebbe stata una gara facile. Priva di due elementi fondamentali come Spinelli e Brkic fermi ai box (oltre che di Traini), Calvani non ha potuto ottenere più di quanto ha ricevuto dagli unici 7 giocatori a disposizione. Drammatico il contraccolpo del secondo quarto: la squadra non ha avuto più idee: confusionaria in attacco con un impalpabile Sabbatino, fragile nella sua difesa a zona a cui Calvani è dovuto ricorrere per fronteggiare l’emergenza.
L’aumento dell’intensità della difesa torinese ha condotto Napoli ad una sterilità in attacco. Da lì in po la Manital non ha potuto fare altro che gestire il cospicuo vantaggio, aiutato anche dalle difficoltà organizzative di Napoli di cui bisogna salvare solo l’apporto degli americani autori di 44 punti.
Le statistiche, inoltre, confermano una sconfitta meritata. Per i partenopei 3 su 23 sono i tiri oltre l’area e 14 le palle perse.
Una sconfitta meritata ma comunque giustificata.
Dichiarazione coach Calvani: “Non è mai piacevole perdere ma nelle condizioni in cui eravamo dove, oltre all’assenza di Traini, Spinelli e Brkic, e gli ultimi quindici minuti anche senza Ganeto, esser riusciti a non subire un’imbarcata è stato sicuramente meritorio per una squadra decimata”.