Recita un “detto” di Messiniana memoria: “l’attacco fa vendere i biglietti, ma è la difesa che fa vincere le partite”. Ecco, la Fortitudo in queste due prime uscite casalinghe è lo specchio della massima richiamata in apertura. E se con Chiusi, l’avversario che si “ferma” a 52 poteva anche essere giustificato dalla pochezza tecnica dei toscani, contro Forlì i 60 punti raggiunti al 39′ minuto dai romagnoli, uniti ai 5 miseri messi a referto in 9’59” del terzo quarto ( uno su azione) sono lo specchio di una difesa encomiabile, attenta su ogni cambio, uscita, “alto-basso” o blocco. Caja che chiede tanto, tantissimo al suo quintetto ( per capire cosa potrà offrirci la panchina datemi un paio di mesi, la chiosa dell’uomo che siede sulla panchina biancoblù) e che ottiene il massimo da tutti in ambo i lati del campo. E forse, l’emblema del cambiamento è proprio il giocatore che, a bocce ferme, si pensava potesse avere difficoltà con l’allenatore pavese. Quel Pietro Aradori che nella prima vera gara contro una squadra che lo scorso anno ha fatto la finale e che anche quest’anno parte tra le favorite, non solo scrive 25, ma condisce la sua partita con una valida e solida prestazione difensiva.
Antimo Martino, ancora osannato dal popolo biancoblù non può che presentarsi in sala stampa prendendo atto che la Fortitudo ha meritato ampiamente, per quanto prodotto nei 40 minuti di vincere la gara: “Siamo stati in partita sempre, abbiamo vinto due quarti – il primo e il quarto- ma nel terzo periodo siamo scomparsi completamento. La Fortitudo è stata, soprattutto in quel momento migliore di noi, che di contro abbiamo giocato molto al di sotto delle nostre possibilità. Non abbiamo avuto coraggio, siamo stati passivi subendo il cambio di intensità. Sapevamo che sarebbe stata una partita di questo tipo, tant’è che già quando ci siamo incrociati in pre campionato si era vista l’intensità di entrambi, ma oggi abbiamo aggiunto diverse mancanze individuali. Conclude poi il suo intervento con un pensiero per la tifoserie della effe: “Venire qui non è mai per me banale e ringrazio per l’affetto che la tifoseria mi manifesta sempre”
Un Caja pienamente soddisfatto nel dopo partita analizza il match rimarcando l’atteggiamento difensivo definito “eccellente e ai limiti della perfezione nel terzo quarto. Ma anche nel resto la squadra è stata sempre presente, portando in partita le cose che facciamo in allenamento. Tanti stasera sono stati i protagonisti anche in attacco; certo Pietro balza all’occhio per i numeri, ma anche Freeman è stato presente e tutto il quintetto pur con un minutaggio elevato ha mantenuto alta l’intensità.
La classifica dice che la Fortitudo è l’unica a punteggio pieno con Trieste e le due squadre si affronteranno in Friuli alla quinta. Prima di questo scontro che potrebbe lanciare una sola squadra al comando la Fortitudo è attesa dalla classica “trappola” ovvero Nardò che sulla carta dovrebbe essere un passaggio vittorioso obbligato, ma che come spesso accade può viceversa rappresentare un trabocchetto. Per Martino e Forlì ancora una gara in campo neutro e con l’obbligo di evitare altri sbagli.
LA CRONACA
La partita nei primi venti minuti si gioca nell’equilibrio più totale. Nessuna delle due squadre pare in grado di prendere le redini o anche solo dare una inerzia. Ne esce un primo tempo comunque piacevole, di grande intensità dove Forlì rimane per larghi tratti ancorata alle giocate di Johnson e Allen e la Fortitudo alla verve iniziale di Aradori, ma anche alle triple della panchina ( Sergio e Panni quelli che sembrano dare qualche minuto di qualità sul campo). La Fortitudo prova a prendere il comando delle operazioni ( 6-2 al 3′), ma Forlì è bene in partita, impatta e sorpassa sul finire del primo quarto fino al 18-22 che rappresenta il massimo vantaggio ospite al minuto 11. Qui le triple di Sergio e Panni ridanno fiato alla F e ai suoi 4.835 supporter ( peccato la trasferta vietata agli ospiti che avrebbe molto probabilmente portato a un dato vicino al sold out). Forlì risponde e su una tripla di Allen mette il naso avanti al minuto 16′. Sarà l’ultimo vantaggio ospite. Bologna è vive, ribatte, magari è un qualcosina confusionaria in attacco, ma tiene un minimo vantaggio e si va al thè sul +2 interno.
L’uscita dagli spogliatoi è la chiave della partita. Bologna ringhia in difesa, Forlì si disunisce e Aradori buca sistematicamente il canestro avversario (13 punti per l’esterno nel solo terzo quarto). Forlì è come un pugine che subisce un gancio, poi un altro, poi un altro ancora fino a finire a -16 in due occasioni ( 52-36 e 57-41), sberle che potrebbero portare al KO e invece la squadra di Martino si aggrappa ai suoi migliori ( quelli che fanno canestro anche quando le difese sono impenetrabili) e passo dopo passo, sfruttando il momento di “fiato” che Bologna si prende ricuce e spaventa di nuovo, riducendo fino al 63-57 su un jump del mai domo Cinciarini. Magari a qualcuno saranno tornati i fantasmi di qual Fortitudo – Ravenna quando sulla panchina romagnola sedeva proprio Antimo Martino e dal -28 riuscì a ribaltare la partita in 15 minuti: ma stasera non può accadere perchè la Fortitudo nulla vuol lasciare. E allora è il Capitano che innesca Freeman prima e si mette in proprio poi a girare la chiave per dare le mandate che servono a chiudere le valigie e mandare i titoli di coda. Hanno segnato solo i bravi, ha vinto la difesa (cit. Caja).
Pagelline:
Fortitudo Bologna. Sergio 6,5: Pensiamo che Caja lo stia usando con il contagocce per non alterare gli equilibri e il ripristino del minutaggio, ma in 9 minuti fa vedere concretezza e tiro. Aradori 8: Se ne mette 25 e si applica in difesa non puoi dire nulla. Applausi. Conti 5,5: Non convince, soprattutto il coach. Bolpin 7: Le cifre non lo premiano, ma il lavoro da “all-around” è fondamentale. Panni 6: In crescita rispetto alla prima uscita. Fantinelli 7: Magari tira male (3/10) ma prende 7 rimbalzi e dispensa 8 assist. Freeman 7: Se con Chiusi non lo avevamo visto bene, oggi dobbiamo “ricrederci” “doppia doppia” (12+10) e tante cose buone. Ogden 6,5 : Certamente ha mezzi e possibilità per essere devastante. Fa il suo anche se un po’ a corrente alternata ( 3/11 al tiro, rivedibile). Bene sotto le plance (8 rimbalzi) e in fase di assistenza (4). Morgillo 6,5: Si impegna, lotta ed ha posizione a rimbalzo. Certo non gli si possono chiedere punti, ma presenza sì e negli 11 minuti di campo si vede. Caja 7,5: deve ancora usare la panchina che al momento non gli dà le garanzie che chiede. Sui primi cinque sta costruendo un orologino svizzero.
Unieuro Forlì: Allen 6: Giocatore con mezzi che fa vedere di tanto in tanto. Si autoelimina nel quarto periodo con due falli non intelligenti. Cinciarini 7: Non è un caso che con lui in campo Forlì fa +2 di plus/minus. L’età non lo aiuta, ma averne dei Cinciarini. Valentini 4: Impalpabile. 1/5 da campo, con l’unico cesto a gara conclusa. 28 minuti di nulla. Zampini 5: 1/5 al tiro. Ok 4 assist, ma peggior plus/minus -11. E’ in campo quando Forlì crolla e questo basta per l’insufficienza. Tassone sv. Johnson 6,5 Prova da non buttare, giocatore di categoria forse superiore e si vede. Gli è mancato essere trascinatore, soprattutto nel momento difficile. Pascolo 6: Prova onesta di un giocatore onesto. Zilli 4,5 14 minuti nei quali non ha lasciato traccia di sé. Pollone 6: Senza infamia e senza lode. Si batte con risultati alterni. Radonjic 5,5. Parte bene nel primo tempo. Nel secondo scompare come il resto della squadra. Martino 5,5: Fa la sua partita che senza quei sette minuti di terzo quarto poteva anche giocare fino all’ultimo possesso. MA in quei sette minuti viene travolto e resta di fatto inerme.
Arbitri: Bartoli , Barbiero, Giovannetti, voto 6. Qualche sbavatura nel complesso di una gara che poteva essere difficile ma che anche per merito loro è rimasta sui binari della correttezza. Magari non fischiano tanto, ma il metro appare lineare.
FORTITUDO BOLOGNA – UNIEURO FORLI’ 73-63 (18-20) (38-36) (57-43)
Fortitudo: Giordano n.e., Sergio 5 (1/1, 1/2), Aradori 25 (6/9, 4/10), Conti , Natalini ne, Bolpin 7 (2/3, 0/2), Panni 3 ( 1/2 da 3), Kuznetsov ne, Fantinelli 9 ( 3/7, 0/3), Freeman 12 ( 5/8), Ogden 9 ( 2/5, 1/6), Morgillo 3( 1/2). All. Caja
Forlì: Allen 11 (4/10, 1/1), Cinciarini 13 ( 3/6, 2/5), Valentini 4 (0/1, 1/4), Zampini 4 (1/2; 0/3), Tassone, Johnson 15 ( 5/7, 0/3), Pascolo 6 (2/4), Zilli, Pollone 5 (1/3 da 3), Pinza ne, Zilio ne, Radonjic 5 (1/1, 1/3). All. Martino
Arbitri: E. Bartoli, M. Barbiero, G. Giovannetti
Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 20/35, Fo 16/32. Tiri da 3: Bo 7/25, Fo 6/22, Liberi Bo 17/27, Fo 13/19. Rimbalzi: Bo 41 (30+11, Freeman 10), Fo 32 (26+6, Johnson 5). Assist: Bo 21 ( Fantinelli 8), Fo 11 ( 4 con 2). Valutazione 93-62 ( Freeman 20). Spettatori 4.835