Il “cuore” oltre l’ostacolo. Il cuore è quello biancoblù, l’ostacolo è una tosta, tostissima Rieti che proprio quando sembra sul punto di lasciare la partita a una concreta Fortitudo fabbrica 13-14 minuti di livello altissimo tanto da poter far sognare i 200 laziali scesi a Bologna. La effe, che pareva all’angolo ( mancavano poco più di 5 minuti quando Rieti si è trovata sul 65-59), trova prima il Mian versione USA e poi il cagnaccio versione chiavistello a blindare la vittoria che dà tanto morale ma anche tanta classifica. Rieti agganciata con il doppio confronto ( al palaSojourner i laziali vinsero al termine di una gara segnata da alcune decisioni discutibili di 1 punto) a quota 36, con vista secondo posto ( Rimini in fondo, dopo la scoppola interna di una ritrovata Orzinuovi ha solo 4 punti più della effe e deve ancora scendere al Paladozza) e, considerando da un lato la necessità di recuperare Gabriel e dall’altro il fatto che dopo stasera si torna in campo solo due volte fino al 20 Marzo ( Domenica ad Avellino, per nulla semplice e il 19 il recupero importantissimo contro l’Urania) la band di Caja potrebbe avere il tempo di recuperare lungodegenti e febbricitanti mantenendo una discreta posizione di classifica.

Nel dopo gara è un Rossi soddisfatto quello che si presenta ai microfoni: Faccio i complimenti alla Fortitudo che ha avuto sicuramente un migliore approccio. Noi contratti e timorosi nel primo tempo, ma nel secondo tempo abbiamo messo in campo un’ottima qualità di gioco. Magari abbiamo faticato nella gestione del finale: in ogni caso ci siamo costruiti anche nel frangente degli ottimi tiri: la differenza è stata che a noi sono usciti, mentre alla Fortitudo sono entrati. Ho poco da rimproverare ai miei se non due cose: l’approccio iniziale e la gestione dei finali.

Caja elogia l’abnegazione dei suoi: Oggi abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo: dopo Cento abbiamo avuto qualche problema fisico e stamattina ancora Fantinelli e Bolpin avevano la febbre che non gli aveva permesso di allenarsi tra Cento e questa partita. Alla fine posso però dire che ce la siamo meritata. Sono contento per i ragazzi, per il pubblico, per il nostro popolo. La nostra partita è stata buona per 22-23 minuti (fino al 47-27), poi abbiamo patito, ma negli utlimi 5 minuti ci siamo ritrovati e come ho detto, la vittoria ritengo sia meritata.

La cronaca.

Partita dai 2 – 3 volti quella che si consuma al Paladozza. Un primo step tutto a vantaggio della Fortitudo che di fatto domina Rieti per 22 minuti, raggiungendo i 20 punti di vantaggio. Rieti, dal canto suo si fa dominare, perchè nel primo tempo fa il 33 dal campo con un misero 13 dall’arco ( se si considera che Rieti prende 38 conclusioni da 3 praticamente una al minuto, ben si comprende come la squadra di Rossi sia un po’ “tripla dipendente”). La Fortitudo in totale emergenza ( oltre ai lungodegenti Gabriel e Sabatini, cui si aggiunge Vencato vanno segnalati i febbricitanti Fantinelli e Bolpin) trova un ottimo asse Aradori – Freeman (16 nel primo periodo con 6/9 dal campo e già 7 rimbalzi per il colored alla prima sirena), Panni si sacrifica in regia ma i minuti del fante sono comunque importanti ( vedasi alla voce canestro in allontanamento alla sirena del primo quarto). E’ 25-15 al 10′ che si apre fino al 42-27 dell’intervallo e con il 5-0 in apertura di terzo periodo al massimo vantaggio sul +20 ( 47-27, appunto). Tutto facile? Manco a dirsi! Rieti si rianima con un sarto versione Curry che mette cinque triple ( tre in fila) e si trascina con se i compagni ( soprattutto Palmi Topias e Piccin. Una grandinata di triple (6/11 nel solo terzo periodo) che riportano Rieti a contatto sul finire del terzo periodo e addirittura a +6 dopo 4 minuti dell’ultimo periodo ( con la Fortitudo che si perde in alcune disarmanti decisioni arbitrali) all’apice di un parziale mostruoso di 12-38 nel breve volgere di 12 minuti. La F pare all’angolo e pare soprattutto ricadere negli stessi errori fatti nel recente passato ( a Brindisi come contro Pesaro nell’ultima uscita al Paladozza). Qui invece esce la grinta, il cuore e la voglia di provare a raddrizzarla e soprattutto sulle spalle di Mian ( che ne mette 12 nel solo ultimo quarto) Bologna torna prima a contatto e poi sorpassa ( glaciale l’ala prelevata da Trapani la scorsa estate con 8/9 dalla linea nell’ultimo periodo). Ed è proprio sul 74-73 a 25 secondi dal gong che il cagnaccio indovina la tripla che fa esplodere il Paladozza affossando le speranze di Rieti… il resto da quel 77-73 al finale va per la statistica.

Come detto una bella dose di morale per affrontare ( si spera quantomeno fisicamente al meglio) un’ insidiosissima trasferta ad Avellino che complici alcune partite scellerate si ritrova con l’acqua alla gola per cercare di non perdere, quantomeno, il treno play – in. Otto gare, quelle che mancano da qui al termine della regular che ci diranno dove può arrivare la Fortitudo che è nella invidiabile posizione di chi può giocarsi il suo futuro tra le mura amiche ( non dimentichiamo che tre gare in casa sono contro Urania, Rimini e Cividale, in lotta per le posizioni nei play off).

Pagelline:

Fortitudo Bologna: Aradori 7: Il voto per la tripla che chiude la partita. Prima va un po’ a sprazzi ( benissimo all’inizio, poi si perde un po’ in attacco e del tutto in difesa). E’ chiaro che, in ogni caso, con Pietrone tra i 15 e i 20 punti la Fortitudo risulta sempre scomoda. Battistini 6: Calca 7 minuti e non è semplice. Si ricava un bel cesto da 3 e un paio di sciocchezze, ma è chiaro che non è semplice giocarsi la serata in 7 minuti. Bolpin 6: La prestazione è segnata da uno stato fisico precario. Sbaglia nel prendersi un tecnico ( 5.o fallo), ma la fischiata precedente è allucinante. Panni 6: 29 minuti di campo, tanti in un ruolo in cui forzatamente si adatta. Non può fare il play con grandi risultati, ma ci mette della voglia. Cusin 5,5: 8 minuti senza sussulti. Solite due smazzolate difensive. Serve per dare qualche minuto a Freeman. Mian 7,5. Se la Fortitudo arriva a giocarsela lo deve a lui. Nell’ultimo quarto si carica la squadra sulle spalle, non sbaglia i liberi e tiene i suoi sempre in linea di galleggiamento. E’ sicuramente il più continuo in questo periodo. Fantinelli 6,5: al netto dell’influenza ( pallore del volto al pari della maglietta) contiamo 9 punti, 5 rimbalzi e 10 assist. Potergli dire qualcosa risulta difficile. Freeman 7: Ha ragione Caja, di fatto fa reparto da solo. Saltano a volte in tre attorno a lui ed è normale che non possa tirar giù tutto. Ma mette 16 punti con un percorso quasi netto dal campo (6/7) e prende via 12 carambole sulle 31 totali della squadra.

Caja 6,5: Sbraita meno del solito perchè sa di avere giocatori che combattono contro una condizione fisica difficile. La porta a casa ed ha ragione, da rivedere quando potrà avere qualche freccia in più al suo arco.

Sebastiani Rieti: Spencer 5: Potremo sbagliarci, ma a noi non piace. Leggero, magari poco coinvolto, ma na dà mai l’impressione di poter essere un fattore. Piunti 6: Gioca la sua onesta partita. Sarto 7,5: Si trasforma in Superman per riportare i suoi a contatto. Nel finale non ne ha più anche se Rossi lo esclude dalla gara proprio quando era al top! Viglianisi 4,5: Entra, sparacchia tre volte, fa due falli e se ne torna in panchina. Piccin 6,5: E’ tra quelli che ribaltano la partita come un calzino, anche se prima e dopo quei minuti non si vede gran che. Pollone s.v. : Tre minuti, un tiro. Un giro sul parquet in mezzo a una serata di panchina. Monaldi 4,5: Sparacchia a salve anche quando i suoi compagni fanno centro. Palmi Topias 7: Si capisce sin da subito che è una buona serata. Deve uscire perchè incappa in due falli nel primi 5 minuti. Però nel secondo tempo è l’anima del recupero insieme a Sarto. Cicchetti A. 5,5: Discorso identico a Cusin, due o tre spinte. Rispetto al Cuso, fa 4 punti, ma gioca anche un po’ di più. Spanghero 5: Ok, 7 assist, ma tanti errori (1/5). All. Rossi, voto 6,5. Ha una squadra con anima e coerenza. Complimenti. Perde, ma poteva tranquillamente vincere che non avrebbe rubato nulla.

Arbitri: Salustri, Pellicani, Marzulli, voto 5: Sostanzialmente inadeguati. Alla fine siamo certi che scontentino un po’ tutti, ma la fischiata del 4.o a Bolpin e successivi due tecnici è paradossale. Dopo quello si perdono completamente. Diciamo che non possono stare in una partita di livello medio-alto.

Il Tabellino

FORTITUDO BOLOGNA – REAL SEBASTIANI RIETI 81-75 (25-15) (42-27) (56-51)

Fortitudo Bologna: Costoli n.e., Ferrucci n.e., Aradori 17 (4/5, 3/8), Battistini 3 (0/1, 1/2), Menalo n.e., Bolpin 8 (1/4, 2/2), Panni 6 ( 2/6 da 3), Cusin, Mian 22 (4/8, 2/6), Fantinelli 9 (3/7, 0/1), Freeman 16 (6/7). All. Caja

Sebastiani Rieti: Spencer 8 (4/6), Piunti 10 (2/6, 1/2), Sarto 21 ( 0/1, 5/9), Viglianisi (0/3 da 3), Cicchetti M. n.e., Piccin 10 (2/2, 2/6), Pollone (0/1 da 3), Monaldi 3 ( 1/2, 0/3), Palmi Topias 17 (2/3, 4/10), A. Cicchetti 4 (1/2), Spanghero 2 (1/1, 0/4). All. Rossi

Statistiche di squadra: Tiri da 2. Bo: 18/32. Ri: 13/23. Tiri da 3: Bo 10/25, Ri 12/38. Liberi: Bo 15/19, Ri 13/16. Rimb. Bo: 31 (26+5, Freeman 12), Ri 35 (26+9, Spencer 8). Assist: Bo 21 ( Fantinelli 10), Ri 17 ( Spanghero 7).

Arbitri: Salustri, Pellicani e Marzulli

Spettatori: 5.476