Due punti comunque importanti per una Fortitudo ancora ai margini delle “posizioni che contano” che portano il fatturato della “curaCaja” a un record di 7-2. Partita sicuramente meno bella di quella di una settimana fa, ma una di quelle partite che, nate sotto una cattiva stella sono proprio quelle che rischiano di diventare la classica “buccia di banana”. La Fortitudo invece dopo un primo quarto ( un primo tempo a detta di Caja) inaccettabile, ritrova se stessa e, seppure ancora orfana di uno straniero ( le parole del condottiero biancoblù fanno sperare per un innesto a breve visto il lungo stop previsto per Gabriel) e nonostante un Aradori “formato pantofola”, costruisce un successo che serve appunto a classifica e morale.
Non ne fa mistero Caja nel dopogara: Abbiamo avuto un inizio molle, passivo con una difesa inaccettabile. Mi auguro non accada più. Questo ha dato fiducia agli avversari e la partita è diventata difficile. Quando, nel secondo quarto, abbiamo preso il ritmo in attacco siamo tornati in partita, ma solo nel terzo e quarto periodo abbiamo trovato un po’ di intensità difensiva. Dobbiamo capire che nessuna partita è semplice in un campionato come questo . Proprio per questo ringrazio la società per la disponibilità che ha dato per sostituire Gabriel in questi due – tre mesi anche se escludo possa già essere presente alla prossima a Orzinuovi. Sui rimbalzi, è vero che iniziamo a sporcarci le mani, ma è un discorso di attitudine e di mentalità; sono dati che prendiamo anche negli allenamenti e che snoccioliamo ai giocatori proprio per pungolarli sull’argomento.
Soddisfatto Bechi della gara dei suoi: Parlando con i miei giocatori ho detto che abbiamo fatto una buona partita. Quello che avevamo chiesto ai ragazzi era una gara di tenuta mentale e fisica che abbiamo fatto per gran parte della partita. Abbiamo giocato una partita che per larghi tratti ha messo in difficoltà una squadra tecnicamente superiore come la Fortitudo. Da noi stimolato sul dato dei rimbalzi, il coach toscano chiarisce: Posso dire che la differenza fisica ruolo per ruolo è troppo grande, stasera in maniera piuttosto eclatante. Peraltro quando riusciamo a tenere duro anche sui rimbalzi, molto spesso, come è accaduto ad Avellino, abbiamo vinto. Stasera abbiamo subito comunque da una squadra molto brava nel fondamentale.
Per la Fortitudo (come per tutte le compagini della A2 di quest’anno) poco riposo e subito una insidiosissima trasferta in quel di Orzinuovi ( battuta già in finale di Supercoppa e sulle tavole del Paladozza). Una Orzinuovi diversa da quella già affrontata ( Vencato sarà ex) che vorrà sicuramente “vendicare” le due sconfitte già patite dalla effe. Poi la gara interna di domenica 19 con Piacenza. Il 3 su 3 sarebbe il viatico giusto per piazzarsi dove serve ( in fondo la quinta è a soli 2 punti) e affrontare l’ultimo terzo di regular season con l’obiettivo minimo in tasca.
La cronaca
Primo quarto degli orrori per una Fortitudo svagata, fallosa in attacco e a fasi alterne in difesa. Nessuno dei quintetti proposti da Caja riesce a trovare il bandolo della matassa, non tanto per l’attenzione difensiva di Cremona ( che comunque è molto più in partita), quanto per una serie di errori da biro blu di diversi protagonisti. Il 4/19 dal campo ( con 0/8 dalla lunga) è impietoso. Cremona a dire il vero fa poco di più, ma il 4/8 dall’arco ( gli ospiti tirano il doppio da 3 rispetto alle conclusioni da dentro l’arco) è sufficiente per scavare, sul finire del primo periodo, un discreto margine ( 11-20). La Fortitudo non può essere così brutta e svagata; Cremona fa il suo ma è la effe che nei primi dieci minuti è assente ingiustificata.
La musica cambia nel secondo quarto. Bolpin e Battistini per il -5, Cremona però c’è e prima La Torre, poi Tortù ( sempre con iniziative che partono da conclusioni dall’arco) restituiscono un altro +9 esterno (17-26). L’ingresso di Panni dà la scossa, con la Fortitudo che si riporta sotto sulle iniziative della guardia tascabile ( Caja infatti alterna in cabina di regia il Capitano e Vencato) e al giro di boa del secondo periodo la parità è cosa fatta ( 28-28 con 11-2 di parziale). Cremona però è viva, incassa ma non barcolla (ovviamente la reazione dei padroni di casa poteva essere messa in preventivo) e continua a giocare la sua pallacanestro fatta di un minimo coinvolgimento dei lunghi ( si pensi che Morgillo gioca 11 minuti senza commettere un fallo), realizzando la miseria di 4 punti nel pitturato ( 5 conclusioni in 20 minuti), ma sparando senza troppi problemi dalla lunga distanza ( ottimo il 7/15 con cui va all’intervallo con 7 uomini a tentare almeno una tripla). Con i due liberi a 2 secondi dalla fine del periodo ( 11/12 Cremona dalla linea all’intervallo) anche Polanco raggiunge la doppia cifra e il minimo vantaggio esterno alla pausa lunga.
Terzo periodo che si apre come il primo. Fortitudo distratta e pasticciona. Due triple ( e cosa se no?) di Bertetti con Cremona che vola a +7 ( 39-46, 9/17 dalla lunga al 22), ma incappa in tanti falli evitabili che la portano in bonus già dopo 2’05”. La effe riprende famigliarità con il canestro dopo l’iniziale amnesia e si riporta a contatto con il nono punto nel traffico di Battistini (45-47); Cremona allunga ancora sul +5 ma a quota 51 la F trova il pari con Freeman ( 10 per lui nel terzo periodo) e il sorpasso con il Capitano. Si sblocca anche Mian ( due triple in fila per il +8 sul 63-55 minuto 29) con il terzo periodo che va in archivio su questo divario. Cremona paga l’abbassamento delle cifre sul tiro da tre ( arrivata a 10/20 ripiega a 10/24 in chiusura di quarto per chiudere a 13/32 comunque valido al termine della gara) sommate alla inconsistenza del gioco diverso dalla conclusione dall’arco e della totale inesistenza a rimbalzo ( 40-19 il conto delle carambole dopo 30 minuti che si traducono in 51 tiri contro 40 dato che diventerà 52-24 con 69 conclusioni contro 54).
Il quarto periodo rimane in mano a Bologna: Mian e Freeman martellano il canestro avversario e trovano un ottimo aiuto nell’Alpino che indovina un paio di conclusioni importanti proprio nei momenti in cui Cremona prova a rientrare ( sempre comunque ad almeno 3 possessi di distanza). Partita quindi che va in archivio, seppure senza la soddisfazione di Caja, ma pur sempre con due punti in più in classifica.
Le pagelline:
Fortitudo Bologna: Vencato 6,5: Regia attenta, poche iniziative, ma molto lavoro per i compagni (12 assist). Aradori 4,5: Nove minuti in campo in pantofole. Per fortuna la partita è andata bene, ma che non si ripeta più. Battistini 6,5: Qualche ingenuità ma anche tanto lavoro. Sfiora la doppia doppia. Menalo 5,5: Al rientro gioca solo 4 minuti. Un paio di salti e un errore pacchiano lo relegano a guardare il resto della partita dalla panca. Bolpin 7: Oltre 33 minuti di campo. Inizia un po’ in sordina poi esce alla distanza. Panni 6,5: Nel ruolo di guardia pura può essere mortifero. Con lui in campo stasera la squadra fa +22, un caso? Cusin 6: Mette la solita esperienza, frenato dalle solite chiamate arbitrali ( l’unico cui vengono fischiati i blocchi irregolari). Mian 7,5: Inizia come tutti male, poi si sblocca e diventa un fattore nel secondo tempo. Fantinelli 6: Serata ordinaria per il Capitano. Minutaggio ridotto ( 22 minuti ) e cifre più umane. Deve entrare nel meccanismo della possibilità di alternarsi con Vencato. Freeman 8: Ok, si sarà anche fatto stoppare due volte da Morgillo, ma Morgillo fa 4 e lui 27+10. Devastante quando nel secondo tempo inizia a farsi trovare con continuità. All. Caja 7: Sono proprio le partite semplici che diventano difficili quelle che è buono portare a casa.
Ferraroni Cremona: Zampogna s.v.. Brown 6,5: Partita assolutamente onesta con cifre oneste di un americano onesto. Bertetti 6,5: 4/5 da 3 niente male e soprattutto il migliore quando Cremona comanda. Polanco 6,5: Anche per lui gara onesta. Si va a prendere tanti falli ed è perfetto dalla linea. La Torre 6: Chirugico. Entra nel primo tempo, tripla. Entra nel secondo, tripla. Poi si perde nel momento di difficoltà. Barbante 4,5: Invisibile. Tira malissimo, anche conclusioni da “mano morbida” quale è! Tortù 6: Gara sufficiente per il capitano di Cremona che non ha le carattistiche del protagonista, ma quelle di un valido uomo squadra. Massone 5: Ok 8 assist, ma una serata stortissima al tiro che lui continua anche tropo a provare. Morgillo 5: Surclassato da Freeman. Ok lo stoppa un paio di volte, ma prima che Deshawn sentenziasse ok, abbiamo finito di scherzare. Sporca lo 0 con i liberi. Giombini 4: Il peggiore in assoluto. Falli pacchiani lo tolgono dalla gara in appena 9 minuti, poi anche Bechi getta la spugna. All.Bechi 6: Con il materiale che ha fa quel che può. Sotto canestro Cremona è un pianto.
Arbitri: Miniati 6,5, Masi 5, Settepanella 6: Un po’ tanto vaporiere: 51 falli era un bel po’ di tempo che non si vedevano. Masi svogliato sbaglia due – tre rimesse e si incaponisce contro Cusin che fa quel lavoro da 20 anni.
FORTITUDO BOOGNA – JUVI CREMONA 89-77 (11-20) (39-40) (65-57)
Fortitudo: Bonfiglioli ne, Vencato 2 (1/2, 0/1), Aradori (0/4, 0/2), Battistini 9 (2/4, 0/2), Menalo 1 (0/1), Bolpin 15 (4/7, 2/2), Panni 8 (1/2, 2/5), Cusin 2 (1/3), Mian 18 (3/4, 4/11), Fantinelli 7 (2/4), Freeman 27 ( 8/14, 0/1). All. Caja
Cremona: Zampogna, Brown 17 ( 2/3, 3/7), Bertetti 13 (4/5 da 3), Polanco 18 (3/5, 1/5), La Torre 6 (0/1, 2/2), Barbante 2 (1/4, 0/2), Caporaso ne, Tortù 9 (0/1, 2/5), Massone 6 (1/2, 1/6), Bruni ne, Morgillo 4 (0/5), Giombini 2 (1/1). All. Bechi
Statistiche di Squadra: Tiri da 2: Bologna: 22/35, Cremona 8/22. Tiri da 3: Bo 8/24, Cr 13/32. Liberi: Bo 21/25, Cr 22/29. Rimbalzi: Bo 52 ( 32+20, Battistini e Freeman 10), Cr 24 (21+3, Brown e Morgillo 4). Assist: Bo 24 ( Vencato 12), Cr 18 ( Massone 8).
Arbitri: Miniati, Masi, Settepanella
Spettatori: 5232