Nel 9° turno di Champions League del Gruppo B, L’Hapoel Holon viene sconfitta tra le mura amiche dalla Reyer per 69-70. Venezia, con questa vittoria, raggiunge in classifica Holon con 6 vinte e 3 perse ma avendo superato in entrambi i match gli israeliani, li sorpassa.
I lagunari, dopo un primo tempo difficile e di grande sofferenza, ribaltano l’inerzia della partita soprattutto grazie alla solidità difensiva e alla voglia di vincere. Grande prova di Deron Washington, autore 20 punti con 7/14 dal campo in poco meno di 27 minuti giocati, bene anche Haynes 16 punti, e Marco Giuri con 8 punti e due triple nel momento decisivo della partita. Per Holon grande prova di DeQuan Jones che ne scrive 26, con 8/13 dal campo e 7/7 ai tiri liberi.
Primo quarto. La squadra di Coach Shamir parte con questo starting five: Wyatt, Walden, Jones D, Cline e Atkins. Risponde Coach De Raffaele con: Haynes, Stone, Washington, Daye e Vidmar.
L’inizio è tutto a favore di Holon 15-6 dopo cinque minuti di gioco; Venezia, prontamente, ricuce lo strappo con un break di 9-0 per merito di Deron Washington autore di sei punti. La partita è fatta di parziali e contro parziali, il canestro di Dequan Jones, autore di 9 punti, vale un break di 7-0 per gli israeliani, ma è il solito Washington a riportare sotto gli orogranata con 5 punti di fila chiudendo il quarto sul 24-20.
Secondo quarto. I canestri di Watt tengono la Reyer in scia degli avversari, ma Walden è scatenato e allunga sul +7 al 13’. La squadra di
De Raffaele fatica nel trovare la via del canestro, la difesa dell’Hapoel diventa più aggressiva e produce dei palloni recuperati, nonostante ciò, una tripla di Daye dall’angolo riporta i lagunari a -3. Watt perde 2 palloni sanguinosi di fila (8 palle perse per Venezia nella partita) ed è ancora Jones a siglare la tripla del 39-31 ma la Reyer reagisce con un bel contropiede di Deron Washington. La seconda frazione si chiude ancora con i punti di DeQuan Jones, 19 per l’ex ala di Cantù, per il 41-34.
Terzo quarto. Dopo l’intervallo lungo si riparte con una tripla di Bramos ma Holon allunga ancora fino al +9 tanto per cambiare grazie al solito Jones; lo stesso numero 7 in maglia gialla, subito dopo, commette il quarto fallo e da qui il match cambia. Al 27’, appena entrato, Cerella segna dalla lunga distanza per il -3 ai suoi; poco dopo, le due triple consecutive di Marco Giuri danno il primo vantaggio alla Reyer, 54-56 alla fine del terzo periodo con un parziale di 13-22.
Quarto quarto. Il primo canestro arriva dopo 3 minuti di gioco con la schiacciata di Watt, Jones sblocca il punteggio per Holon con un 2+1. La Reyer Venezia sbaglia dei tiri semplici, alla fine però, un parziale di 4-0 firmato da Stone ed Haynes porta la squadra di De Raffaele al massimo vantaggio, 57-62 a 4’30” dalla fine. Wyatt mette una bomba che riporta sotto la propria squadra, ma dall’arco risponde prontamente ancora Washington; subito dopo, su penetrazione di Bramos, Jones commette il quinto fallo. Venezia ha il possesso palla che potrebbe valere il +7 o l’eventuale +8 ma gli arbitri sanzionano un fallo antisportivo a Watt in attacco, ne aproffitta l’Hapoel che mette 4 punti e si porta a -2 a 2’10” dal termine.
Haynes allunga ancora con una tripla fondamentale e poi Bramos dalla media distanza porta Venezia sul +6 a 1’22” dalla sirena finale. Ma non è ancora finita, perché, una palla persa su rimessa ridà il possesso agli israeliani che mettono a segno prima due punti con Walden e poi due tiri liberi con Atkins per il -1, Daye perde un pallone banale a 19 secondi dalla fine che ridà nuovamente il possesso a Holon; Wyatt, in serata negativa, sbaglia anche il tiro che poteva valere la vittoria. Finisce 69-70.
UNET HAPOEL HOLON – UMANA REYER VENEZIA : 69-70 ( 24-20; 41-34; 54-56 ).
Hapoel Holon : Wyatt 8, Walden 20, Dadon ne, Atkins 15, Cline, Jones D 26, Simhon, Pnini, Harrush, Huber, Arbeli ne. Coach : Dan Sahmir
Reyer Venezia : Haynes 16, Stone 4, Bramos 5, Daye 3, De Nicolao, Vidmar 1, Washington 20, Biligha, Giuri 8, Mazzola, Cerella 3, Watt 10. Coach Walter De Raffaele.
MVP : Deron Washington.