Forse la più bella e concreta Virtus dell’anno costringe Avellino a due periodi da soli 10 punti realizzati, domina a rimbalzo (44-36) contro le possenti torri irpine e arpiona 2 punti di grande valore mentale oltre che di classifica. Dopo un ottimo avvio si spegne invece la Sidigas, che non riesce a seguire il suo condottiero Sykes (25 punti) e cozza contro l’energia bianconera del secondo quarto. Decisivo il break di 19-0 ad inizio secondo periodo.

Virtus Segafredo Bologna 88-66   SS Scandone Avellino

Parziali (27-28, 26-10, 17-18, 18-10)

La Gara

Avvio all’insegna di attacchi in grandissima forma ed un sostanziale equilibrio, con Moreira (6 punti sui primi 9 di squadra) mattatore bianconero e la Sidigas mortifera dall’arco (3/3). Dopo 5 minuti senza sussulti Punter lascia il posto a Pajola ed il maggior apporto difensivo del play di casa propizia un mini break che spinge la Virtus sul 22-18. Avellino corre ai ripari inserendo Harper e Ndiaye: con l’aumento della fisicità gli irpini ricuciono e sorpassano grazie al gioco da 3 punti sulla sirena di Sykes. In un primo periodo firmato da attacchi decisamente on fire, da segnalare come la Segafredo si trovi ad inseguire nonostante il 77% dal campo (70% da 2, 100% da 3). Avellino tenta la fuga in apertura di secondo periodo con una velocità di esecuzione offensiva che la difesa bianconera stenta a contenere, ma un redivivo Punter (5 punti filati), una tripla di Martin e due recuperi consecutivi convertiti in canestro fanno volare la Virtus sino al +11 (41-30). Ancora una grande difesa di squadra e tripla di Baldi Rossi a ritoccare il massimo vantaggio dei padroni di casa. Improvvisamente è Bologna ad avere maggior intensità e lucidità, mentre la Sidigas accusa il colpo di un parziale da 19-0 e fatica a trovare giochi puliti. Lo score degli irpini viene smosso solo da 2 liberi di Filloy dopo 5′ pieni senza segnare. L’inevitabile time out di coach Vucinic blocca la fiammata bianconera, con una Virtus tornata su ritmi e percentuali più umani, ma lo 0/4 da tre praticamente consecutivo dei lupi irpini non permette alla Sidigas di ricucire. Fondamentale per Bologna Pajola, che con grande difesa e 2 recuperi pesantissimi consente ai suoi di volare al riposo sul 53-38. La ripresa parte decisamente all’inverso della prima frazione: difese a comandare e poca lucidità nelle scelte offensive da entrambe le parti. Filloy e Sykes tentano di scuotere Avellino, ma le triple di Aradori e M’Baye mantengono la Virtus a distanza di sicurezza. Sul -18 Sidigas è Sykes a mettersi in proprio, toccando i 22 punti personali e trascinando i suoi senza farli deragliare definitivamente. Con Moreira gravato dai falli è Kravic a dover sostenere il reparto lunghi bolognese ed il numero 11 risponde presente: grande presenza difensiva, ottimo a rimbalzo e preziosissimo sui secondi tiri nel traffico. Grazie a lui la Segafredo limita la grande fisicità di Ndiaye e, nonostante un po’ di confusione in attacco, raggiunge le 20 lunghezze di vantaggio a 6′ dal termine. Ciliegina sulla torta bianconera le due triple di Pajola che coronano una grandissima prova per il numero 6 frutto del vivaio bolognese e chiudono con ampio anticipo l’incontro.

Magic Moment

Il break bianconero di 19-0 ad inizio secondo quarto spacca la partita, permettendo alla Virtus di giocare con maggior leggerezza e mandando totalmente fuori giri l’attacco irpino.

MVP

Dejan Kravic: 12 punti (5/9), 10 rimbalzi, 2 recuperi e 3 stoppate. Prima parte di gara giocata un po’ nell’ombra della lotta sotto le plance, ma sicuramente il più continuo ed incisivo dei suoi, in una giornata in cui comunque l’intera squadra è stata ben più che sufficiente.

Numbers

Avellino chiude i primi 20′ con 7/23 da 2 (30%) e 4/13 da 3 (31%) e quasi impensabilmente sotto a rimbalzo (23-19). Bologna vola con 7/10 dall’arco ed una supremazia certificata dalla valutazione di 64-41. Al termine sarà 111-60 la valutazione e 44-36 a rimbalzo in favore di Bologna. Soli 2 punti e 4 rimbalzi dalla panchina per Avellino.