Vittoria soffertissima e primo posto nel girone archiviato per la Virtus. Ci sarà tempo in settimana per riflettere su cosa (tanto) non è andato al meglio, a partire dal 23/36 ai liberi che poteva costare carissimo. Nota positiva per coach Sacripanti è sicuramente l’aver ritrovato un solidissimo Qvale.

Virtus Segafredo Bologna 98-91 Promitheas Patras BC

Parziali (25-23, 27-23, 21-18, 11-20, 14-7)

La Gara

Avvio stranamente morbido e lento per un match che vale il primo posto nel girone, con difese tutt’altro che imperforabili ed attacchi asfittici. La Virtus può però contare su un ottimo inizio di Qvale, incisivo sia a rimbalzo che come terminale offensivo e riesce ad imbastire facilmente un mini break che la porta a +8 (21-13). Unica nota dolente per i padroni di casa i problemi di falli in cabina di regia: dopo nemmeno 7′ di gioco sia Taylor che Pajola hanno infatti due personali a carico che ne limitano decisamente l’apporto difensivo. Pur proseguendo con ritmi non esaltanti Patrasso riesce a rimanere a contatto e, grazie ad una tabellata da oltre l’arco sulla sirena di Gkikas, a chiudere il primo periodo con sole due lunghezze da recuperare (25-23). I ritmi si alzano leggermente in avvio di secondo quarto, anche se con più corsa che fosforo e difese decisamente “allegre”. Le poche volte che i bianconeri riescono a costruire qualcosa di significativo in attacco vengono subito vanificate da pacchiani errori difensivi grazie ai quali Gkikas, ma soprattutto Katsivelis (13), possono riportare in parità Patrasso. Ad acuire le non poche difficoltà bolognesi ci pensa poi Parks, servito con costanza nel pitturato e difficilmente contenuto da Moreira. Buon per la truppa di Sacripanti che Punter si inventi un gioco da 4 punti che, di fatto, spinge i bianconeri all’intervallo con un minimo margine di sicurezza sul 52-46. Punteggio tutto sommato alto, frutto si di buone percentuali ma a loro volta propiziate da difese decisamente statiche. L’impressione che con la press tutto campo, già più volte vista in Europa in casa Virtus, la Segafredo possa dare una spallata significativa al match, viene confermata in avvio di ripresa: chiuse le maglie dietro il Promitheas sbanda, mentre i cecchini bianconeri continuano a colpire e Bologna dilaga sino al 63-48. Bloccato Katsivelis dai raddoppi sistematici, Patrasso impiega qualche minuto a riorganizzarsi ma ci riesce grazie soprattutto ad una ritrovata velocità di esecuzione, a Parks e Tsairelis, accorciando sino al -5 (67-62). Black out Vu nere interrotto da un paio di grandi difese di Pajola e da 5 punti consecutivi di Aradori, ma break quasi vanificato da una assoluta follia arbitrale ad 1,8″ dalla sirena: fallo (inesistente) su tiro da 3 giudicato addirittura antisportivo, ma che Patrasso non capitalizza firmando un 2/3 dalla lunetta ed una persa. Ultimo periodo molto umorale, che viaggia sulle fiammate improvvise di entrambe le squadre e nel quale la Virtus non riesce a chiudere un match sempre condotto, raggiungendo dapprima il +11 per poi ripiombare rapidamente a solo +4 con 2 triple consecutive del Promitheas. Con l’attacco improvvisamente impantanato, Bologna si aggrappa all’energia difensiva di Martin e del suo totem Qvale per mantenere un risicato vantaggio, sino a quando la schiacciatissima di Taylor non ridà fiato all’intero Palazzetto. A questa Virtus però piace tremendamente complicarsi la vita e tra liberi sbagliati e palle perse, Patrasso si trova a 37″ dal termine con la palla del pareggio sputata dal ferro, ma non basta: Aradori firma un nuovo 0/2 ai liberi e sul ribaltamento la tripla va stavolta a bersaglio per un incredibile overtime sul 84-84.

Nel supplementare la Virtus continua a complicarsi la vita, con perse e liberi sbagliati che portano nuovamente il Promitheas ad avere la palla in mano per il pareggio. Questa volta sono tre ottime difese (di cui 2 stoppate) di Moreira e un tap in in schiacciata di M’Baye a scacciare i fantasmi.

Magic Moment

Una Virtus sprecona deve ringraziare le 3 chiusure difensive consecutive di Moreira nell’ultimo minuto del supplementare.

MVP

Difficile trovare un migliore stasera, con una prova alquanto piatta da parte di tutti. La palma va quindi all’unico giocatore continuo e solido: Brian Qvale.

Numbers

Unica statistica realmente da sottolineare, nonché potenzialmente nefasta per Bologna è il 23/36 ai liberi.