Il duello salvezza vinto da Caserta sulla Vuelle l’ultima giornata del girone di andata ha accelerato alcuni passi e acceso i fuochi della rivoluzione anche in casa pesarese. Se Caserta già da settimane aveva iniziato a stravolgere la squadra costruita in estate, con l’ultimo colpo dell’ingaggio di Domercant, giocatore sulla carta di un altro livello rispetto all’attuale situazione delle due squadre, a Pesaro la scelta, quasi obbligata per via del budget esiguo, quella di puntare, è stata quella di puntare sull’aspetto mentale e sull’approccio alle partite. In pochi giorni la società ha trovato il nuovo play, Chris Wright, ragazzo di talento ma soprattutto dotato di enorme forza di volontà per via della sclerosi multipla che lo ha colpito ma non è riuscita a tenerlo lontano dal campo, che andrà a sostituire il buco nero Kendall Williams. Wright si è proposto subito come guida per gli altri giovani americani, uomo squadra che dovrebbe dedicarsi a mettere a proprio agio i compagni che fino adesso troppo spesso hanno sofferto la mancanza di un vero playmaker, oltre che a fare le scelte giuste nel momento in cui si arriva a giocarsi le partite.
Il secondo passaggio chiave è stato l’esonero di coach Dell’Agnello, a causa di un rapporto di fiducia con la squadra ormai inesistente dopo le ultime conferenze stampa di accusa ai giocatori e la bestemmia in diretta radiofonica che ha indisposto un po’ tutti, dalla proprietà alla tifoseria. Con l’esonero di Dell’Agnello si chiude una storia che dopo la miracolosa salvezza della scorsa stagione sembrava non dover temere i momenti più difficili, complica anche il pluriennale rapporto di collaborazione con il presidente Costa che, possiamo immaginare, ha preso la decisione con enorme dispiacere.
Alla guida della squadra è stato chiamato Riccardo Paolini, pesarese proveniente dal vivaio, con esperienze nelle serie minori, un uomo di palestra che proverà a far ritrovare fiducia e voglia di combattere a una squadra che nelle ultime settimane troppo spesso ha rinunciato a lottare. L’avventura del contratto a gettone di Gaines è ormai finita e dopo la pausa si spera di riavere a disposizione Myles, in fase di rientro dal lungo infortunio. La squadra tornerebbe più simile a quella di inizio anno, che almeno nelle partite in casa si giocava la vittoria fino all’ultimo, probabilmente non cambierà molto dal punto di vista tecnico, per via del tempo a disposizione e della scelta del coach, che non punterà a chissà quali rivoluzioni tattiche. Se basterà, probabilmente dipenderà molto dal cammino di Caserta che invece ha puntato molto al rafforzamento della squadra. A Pesaro potrebbero esserci altri movimenti solo se si presenterà l’occasione, compresa l’eventuale sostituzione di Reddic, talentuoso forse ma troppo morbido, volubile e poco concentrato per fare la differenza nel campionato italiano. I visti per extracomunitari sono comunque stati esauriti per cui le occasioni potranno venire solo da giocatori in uscita da altre squadre, italiani o comunitari dalle limitate richieste economiche.