Se qualcuno lo avesse dichiarato alla vigilia del campionato tornato dopo molti anni a girone unico, in pochi sarebbero stati disposti a scommetterci. E’ pur vero che Urania Milano, Riviera Banca Basket Rimini e Ferraroni Ju.Vi Cremona venivano da discreti campionati nella stagione 2022-23. Vederle lì in vetta a “seminare” però compagini più blasonate come Cantù, Brindisi e Fortitudo Bologna non era esattamente uno scenario tra i più prevedibili.  I Wildcats del coach ex, tra le altre, di Orzinuovi Marco Cardani che ha raccolto la non semplice eredità di Davide Villa si sono “permessi” il lusso di tingere di lacrime le giornate di Fortitudo Bologna e Verona e hanno fatto poi lo stesso con Piacenza.

Un peso indubbiamente determinante l’ha avuto indubbiamente il nuovo idolo del pubblico meneghino, Alessandro Gentile che, in tre gare, ha messo a segno la bellezza di cinquantasei punti, una media di poco meno di venti a gara e si è rivelato in due sfide su tre il top scorer dei suoi. Del resto il marchio di fabbrica è ben cesellato dal suo curriculum nel quale spuntano i trascorsi  con Virtus Bologna e Varese, ma anche quelli con Udine e con gli argentini dell’Estudiantes. Se la sua percentuale realizzativa permanesse in cotal guisa, i Wildcats potrebbero spalancare il cancello d’ingresso che li porta al pensare in grande. La sfida con Rimini è di quelle che profumano di esame di maturità e l’Urania sembra avere le carte in regola per superarlo.

 

Rimini, appunto. I romagnoli si distinsero già durante i due precedenti campionati di A2 dopo esservi approdati dalla serie B. E pensare che, nel 2017-18, la squadra non si iscrisse neppure alla serie C in cui era retrocessa decidendo di proseguire la sua attività nel solo settore giovanile. Poi la rinascita, e non soltanto di fatto ma anche nel nome. Infatti riprese fiato come Rinascita basket Rimini. La squadra del presidente Paolo Maggioli ha calato carte pesantissime che danno conto delle sue ambizioni. Non può essere del resto diversamente se ad accomodarsi sulla panchina è stato un allenatore di primordine come Sandro Dell’Agnello da Livorno che l’ha presa per mano già nel 2023 dopo avere condotto la Real Sebastiani Rieti. Dell’Agnello, come i riminesi, ha fame di quella serie A che ha già frequentato parecchio. E i nomi che potrebbero portare i riminesi a giocarsela sono lì da guardare: Pierpaolo Marini, ottimi trascorsi con Napoli e lo scorso anno grande protagonista nel ritorno nel massimo palcoscenico cestistico della Trapani Shark con 30 presenze e 308 punti, il confermatissimo Alessandro Grande , l’ex Pistoia, Reggio Emilia e Ludwigsburg Justin Johnson. Segni particolari: una propensione incredibile per il raggiungimento della doppia cifra. Tanto è che si sono divisi equamente da buoni fratelli di cesto il primato di top scorer nei tre incontri sinora finiti in archivio.

Se qualcuno pensava a Cremona prevalentemente in termini di Vanoli Basket, attico dell’universo cestistico ovvero LBA, ha dovuto constatare che in A2 la Ferraroni Ju.Vi vuole contare anche lei. E ha dimostrato di avere le caratteristiche per farlo. Al terzo campionato di A2 di fila, dopo un primo atto in cui ha dovuto, per rimanere con i piedi saldi in categoria, aggrapparsi al girone salvezza, la scorsa stagione è arrivata sino ai quarti di finale dei playoff promozione.  E ora, in suo auspicato climax ascendente, vuole aspirare a qualcosa di più senza lasciare in soffitta il senso di realtà. La squadra è sempre nelle mani di quel Luca Bechi che ne saprebbe decifrare ogni minima sfumatura.   Anche qui Bechi ha molti ingredienti da impastare per offrire una torta prelibata. Tre nomi su tutti, Isaiah Brown che , prelevato dagli ungheresi dell’Honved Budapest dove si è distinto a lungo, ha subito mostrato la sua carta d’identità nel mondo della palla a spicchi andando a referto con 50 punti in tre gare, Lorenzo Tortu, profondo conoscitore della categoria per averla frequentata in lungo e in largo con Rieti e San Severo e Federico Massone, aostano ex Biella, Trapani e Verona che vuole ancora regalarsi un bel numero di soddisfazioni.

Insomma, tre compagini che hanno intenzione di continuare a frequentare il palcoscenico dell’A2 mantenendo la voce solista. Il campionato dirà se , oltre alla buona caratura, le tre sorprese di inizio campionato avranno anche un rendimento baciato dalla continuità. Resta  comunque una soddisfazione vedere il secondo livello   della gerarchia cestistica tricolore sfornare nuove possibili protagoniste in grado di contendersela con le senatrici.  Chi vivrà vedrà.