Legnano ritrova dopo una lunga assenza il pubblico amico del PalaBorsani

ma il rientro sul proprio campo non si rivela affatto fortunato. I biancorossi (senza Bozzetto e con Raffa condizionato da problemi fisici) infatti decidono di rispondere al miglior attacco (e peggior difesa) del campionato con le loro stesse armi trovandosi però senza benzina nell’ultimo periodo dopo tre frazioni condotte ad altissima intensità. Il risultato è una sconfitta, l’ennesima sul parquet di casa, che per portata ricorda molto l’ultima rimediata contro la Leonis Roma, mentre Latina, dal canto suo, registra il buon inserimento di Martini (sentito ex della gara assieme a Tavernelli e Allodi) e porta a casa due preziosissimi punti in chiave playoff al termine di un match condotto secondo i ritmi e la filosofia più cari a coach Gramenzi.

 

La gara

Difese in sciopero per entrambe le squadre nel primo quarto con le squadre che procedono a lungo senza errori dal campo facendo scorrere il tabellone subito su punteggi piuttosto alti. Legnano, spinta da Thomas (8 punti nel primo parziale ma anche due falli precoci), allunga un paio di volte sul +5 ma le mani calde di tutto il quintetto laziale consentono agli ospiti di ricucire e rispondere sempre colpo su colpo. Lawrence e Jovovic approfittano con cinismo dei banali turnover dell’Axpo che però, dall’altra parte, trova nei canestri di Bortolani e Serpilli due ottime armi per rispondere all’offensiva nerazzurra e chiudere sul 25-25 una prima frazione, come era anche lecito attendersi dalle abitudini delle due squadre, ad altissimo punteggio.

Il secondo periodo si apre sulla falsariga dei primi dieci minuti ma dopo poco i primi punti in maglia Benacquista dell’ex Martini e le triple di Baldassare e Lawrence consentono agli ospiti di mettere la freccia sul +10 (29-39) costringendo al time-out i biancorossi. Al rientro, toccato il -13, Legnano reagisce con le marcature di Thomas e Serpilli dalla distanza, riportando il distacco sotto velocemente sotto la doppia cifra e obbligando coach Gramenzi a chiamare a sua volta un minuto di sospensione per riordinare le idee. Alla ripresa del gioco la partita tende a innervosirsi, Thomas si vede fischiare un tecnico per proteste e nel frattempo, grazie a Martini e Tavernelli, Latina torna a respirare e chiude la prima metà di gara sul 49-43 avvicinata solo da un paio di liberi di Thomas.

La ripresa si apre nel segno dei Knights che, producendo un parziale fulminante di 10-2, trovano la parità dopo pochissimi minuti di gioco e riaprono totalmente la contesa risvegliando però al contempo una sopita Latina. Gli ospiti infatti, incassato il parziale, rispondono immediatamente con un contro-break di 10-2 che li riporta ad avere un margine consistente sui biancorossi inducendoli immediatamente al time-out. L’Axpo ancora una volta trova subito una timid risposta con Laganà ma dopo poco si sveglia un sontuoso Carlson che, a forza di canestri in serie (14 punti nel quarto), trascina i suoi fino al 63-77 di fine quarto, il tutto mentre Legnano (complici una palese giornata no della terna arbitrale) perde pazienza e bandolo della matassa.

L’ultimo periodo registra subito i 6 punti consecutivi di Thomas per i padroni di casa che, seguiti dalla tripla di uno spento Raffa, tuttavia valgono solo per il -12, un margine che Latina con Cassese, Carlson e Martini non fa fatica ad ampliare e poi a gestire comodamente negli ultimi scorrevoli minuti di garbage time.

 

Man of the match

A condurre definitivamente il match dalla parte di Latina nel terzo quarto dopo il rientro di Legnano uscita dall’intervallo è stato Michael Carlson, autore di 14 dei suoi 18 punti finali nel terzo quarto dove ha sostenuto quasi da solo, con una performance balistica di alto livello, il peso dell’attacco laziale. Per lui alla fine anche 6 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi per 16 di valutazione. Menzione doverosa anche per Patrick Baldassare, autore di un secondo quarto sontuoso e una prestazione a tutto tondo (14 punti, 11 rimbalzi, 5 assist con il 60% al tiro) che ha pesato quasi come quella mesa a segno da Carlson nell’economia della partita.

 

Magic moment

Latina ha prodotto due allunghi importanti all’interno della gara, uno nel secondo quarto (rimpinguato da Legnano a cavallo dei due periodi centrali) e uno, quello decisivo e decisamente più pesante, nel terzo quarto quando la squadra di casa non ha trovato contromisure e forze per reagire. Negli ultimi cinque minuti, in particolare, della terza frazione il 16-8 realizzato da Latina grazie alla vena di Carlson e a un eccellente 70% a due punti ha messo definitivamente la parola “fine” alle residue speranze biancorosse.

 

Numbers

I 105 punti segnati da Latina indicano chiaramente come Legnano nel complesso non sia riuscita a battere i neroazzurri sul loro terreno preferito (l’attacco) e anzi, abbia pagato in maniera pesante una gara giocata per tre quarti su ritmi davvero elevati. La Benacquista ha avuto un solido contributo da parte di tutti gli uomini chiamati in causa (6 quelli che hanno chiuso in doppia cifra) e ha sfruttato ampiamente una buonissima giornata al tiro (46% da tre, 57% dal campo), trovando bene e spesso i giocatori liberi (27 assist finali!) e alternando con efficacia le soluzioni perimetrali a quelle interne (52 punti in vernice). All’Axpo sono mancati certamente la solidità di Bozzetto dentro l’area (i Knights hanno perso la lotta a rimbalzo non colpendo in un settore dove solitamente Latina concede qualcosa) e l’apporto di Raffa (12 punti con 4/13 dal campo) con Laganà sottotono e Thomas che è stato costretto agli straordinari (34 punti col 68% dal campo). Da segnalare,  sempre sul lato lombardo, i 18 punti concessi da palle perse proprie e i solo 8 punti realizzati dalla panchina (contro i 45 di quella ospite).

 

Tabellini

Axpo Legnano: Raffa 12, Thomas 34, Laganà 11, Bianchi 4, Ferri 0, Bortolani 11, Berra 0, Corti 2, Serpilli 6.

Benacquista Latina: Lawrence 19, Carlson 18, Tavernelli 10, Cassese 7, Baldasarre 14, Martini 12, Allodi 8, Jovovic 5, Cucci 12, Ambrosin 0.