Vincere con il buzzer beater, ovvero un secondo prima che la sirena sancisca la fine delle ostilità, ha un sapore particolare. Per la Bergamo Basket e per il suo coach Marco Calvani è accaduto nel match d’esordio contro una coriacea Givova Scafati. E adesso l’allenatore romano e il suo roster si coccolano questi primi punti in graduatoria usandoli anche come benzina per fare rifornimento di ulteriore motivazione nel delicato match della giornata a venire contro la Bertram Derthona. “Faccio intanto i complimenti ai miei ragazzi – esordisce – perché sono riusciti a portare a casa un risultato come questo, frutto di un grande loro impegno e di sei- sette settimane di lavoro intenso”. Calvani promuove a pieni voti la capacità di avere attenzione e fiducia nelle proprie qualità del suo collettivo. Al contempo, però, invita a non adagiarsi sugli allori. Il cammino è appena cominciato e, se è vero che grazie a quella magia di rara bellezza di Lautier-Ogunleye i gialloneri si sono portati a casa una vittoria strappata con i denti contro una Givova Scafati per nulla arrendevole, lo è altrettanto che occorre migliorare la precisione in fase di esecuzione a canestro. Inoltre, con grande onestà di analisi, Calvani riconosce che “Scafati aveva alcune assenze importanti”. E comunque, “nessuno può dire che abbiamo rubato la partita, abbiamo vinto con merito , l’abbiamo giocata, dovremo lavorare sugli sbagli compiuti ma errori ne abbiamo commessi pochi”. Adesso, dopo la full immersion nel primo squillo di tromba al “PalaAgnelli”, è già tempo di pensare a quella Bertram Derthona su cui i gialloneri hanno avuto la meglio due volte lo scorso campionato imponendosi per 78-75 in terra piemontese e per 85-76 al “PalaAgnelli” ma che rappresenta pur sempre un osso duro. Basti pensare che, in questa stagione 2019-20, ha già inserito un trofeo in bacheca ovvero la conquista della Supercoppa LNP 2019 battendo in finale Torino per 84-81.