La cliente non era proprio delle più semplici da gestire. Bergamo Basket, infatti, in amichevole si è trovata di fronte una Vaporart Bernareggio che, lo scorso campionato, in serie B ha fatto la voce grossa ed è intenzionata a farla di nuovo. Alla fine, però, Rei Pullazi e compagni hanno tutto sommato confermato quanto di buono fatto emergere nella sfida del “Palabertelli” di San Giorgio su Legnano (Milano) una manciata di giorni fa contro la locale Ltc Sangiorgese, compagine anch’essa della cadetteria. Al “PalaReds” di Bernareggio, contro i brianzoli freschi vincitori del trofeo Toyota dove si sono imposti battendo in finale l’Omnia Basket Pavia per 71-67, Rei Pullazi e compagni si sono imposti con il punteggio di 83-65. Una vittoria che, certo, appartiene a un’amichevole ma assume spessore particolare se rapportata alla caratura della compagine con cui è stata ottenuta. Insomma, un banco di prova di tutto rilievo per Bergamo. Nel primo quarto Tony Easley, nella sua scalpitante manovra, non si fà bloccare dal semaforo rosso di alcun avversario e consente ai ragazzi di Calvani di chiudere il parziale avanti per 22-17. Nella ripresa Bernareggio prova a invertire l’andazzo, Bergamo soffre un po’ ma alla fine, ancora con un Easley che è un inno alla prorompenza e con l’inossidabile Parravicini riesce a impattare sul 39-39. Nel terzo quarto dopo l’intervallo la differenza di categoria comincia a emergere un po’. Il solito Easley scorrazza da par suo sul parquet, Zugno e Pullazi si prestano ottimamente a fargli da comprimari e Bergamo mette a tacere Bernareggio con un parziale di 63-51. L’ultimo quarto i brianzoli di Marco Cardani ci mettono l’anima ma Bergamo riesce a mettere il silenziatore alla loro manovra e si porta a casa il risultato. Adesso a bussare alla porta è il derby sentitissimo con la Bcc Treviglio in programma sabato 3 ottobre alle 18 al “PalaFacchetti” di Treviglio. Su tutti, alla fine, Easley che ha mandato a referto ben 27 punti ma anche Pullazi ha dato conferma, se ve ne fosse stato bisogno, della sua capacità di dialogare a dovere con la palla a spicchi facendone registrare 15. Significativi anche gli otto di Ruben Zugno.