Si potrebbe dire senza timore di essere smentiti che “chi di zona ferisce, di zona perisce”. Giorgio Valli la gioca così, la vince per 30 minuti su ogni fronte, non chiude la partita quando la Fortitudo è poco piu’ di una cozzaglia di giocatori che vagano per il campo e nel momento in cui, nel quarto periodo, la squadra di casa pensa che si possa pure giocare a basket e soprattutto difendere , il coach romagnolo di scuola bolognese continua nella sua impostazione difensiva subendo prima il rientro della Fortitudo e poi il sorpasso con due triple dai due angoli di capitan Mancinelli, angoli totalmente scoperti nella difesa forlivese. Buon per la Fortitudo , che in un momento particolarmente complicato della sua stagione trova due punti che danno tanto ossigeno quanto morale alla vigilia di una trasferta insidiosissima come Montegranaro. Ciò non toglie che per tre quarti è stata una Fortitudo a tratti inquietante, stralunata in difesa e alterna in attacco. Forlì ha controllato per 30 minuti la partita, vincendo tutti i quarti ma segnando nell’ultimo periodo la miseria di 6 punti fino a quando non si è tirato al bersaglio per provare a rientrare ( 12 al termine del periodo); la Fortitudo anche se con pochi meriti, la porta a casa, conscia dei suoi problemi ( la prestazione del duo USA rimane una enorme incognita) e sapendo che, nonostante il complessivamente positivo inserimento di Rosselli, c’è tantissimo da lavorare ( “la vittoria è pedagogica dice Boniciolli, frutto di fatica, non di talento anche perché per Forlì che veniva come noi da due sconfitte consecutive non aveva peso, mentre per noi era una partita da non perdere”) per arrivare a giocarsi realmente la leadership del girone. Con tutto il rispetto di Forlì, che come ammette coach Valli lavora per salvarsi il prima possibile, queste sono partite che, tra le mura amiche non dovrebbero essere lasciate in mano all’avversario.
LA CRONACA
Il primo tempo (inteso come primi due quarti) può riassumersi in un dato. Stranieri Forlì punti 27 con un fatturato di 6/8 da 2 punti e 5/9 da 3 punti; stranieri Bologna punti 5 ( 1/3; 1/3). In un campionato dove la scelta ( e la resa) degli stranieri è basilare il dato è inquietante. Se poi vogliamo metterci che la scelta degli stranieri cade, per entrambe le compagini, sugli stessi ruoli è facile comprendere che Naimy ridicolizza McCamey e Jackson fa lo stesso con Legion. Tutto ciò contestualizzato in due squadre dagli obiettivi diametralmente opposti. Il resto è una squadra con voglia (Forlì) contro una squadra che, soprattutto in difesa, gioca con le mani basse e sempre “un giro in ritardo” ( difesa sul pick n’roll inesistente). E poco importa in tutto ciò ( se non una speranza per il futuro) il buon inserimento di Rosselli che ottimo giocatore quale è monetizza praticamente tutto ciò che tocca. In un certo senso, per quel che si vede nei primi 20 minuti di gioco il risultato con il quale si va alla pausa lunga ( 39-46) non è neppure troppo negativo.
Forlì comanda, in pratica per tutti i 20 minuti, non riuscendo nella impresa di scavare un solco ampio ( massimo vantaggio sul 35-43), ma dando l’impressione di poter con una certa tranquillità controllare la partita contro una squadra che si applica poco e male in difesa, diretta da un coach alla continua di ricerca di quintetti ( anche improbabili) per trovare una “quadra” che non arriva.
Le note liete bolognesi del primo tempo, se così le possiamo chiamare, sono Amici ( 13 punti e discrete scelte, non solo di tiro) e, come detto, l’innesto di Rosselli. Troppo poco se consideriamo l’abulia dei vari McCamey, Legion, Mancinelli, una triade che dovrebbe fare la differenza e che viceversa confeziona la “miseria” di 11 punti in 3.
Nella ripresa la musica non cambia. Forlì gioca la sua pallacanestro, Valli insiste sulla zona che come al solito la Fortitudo attacca male. Bologna prova a reagire portandosi sul -5, complici un paio di errori in attacco degli ospiti per poi sprofondare a metà del quarto sino a -10 sulla ennesima tripla siderale di Jackson ( 46-56 al 25’). Boniciolli per scuotere i suoi prende anche un tecnico, ma non c’è niente da fare, Forlì è padrona delle operazioni, soprattutto con un ottimo Jackson, ma anche con un puntuale e ficcante Diliegro ( 49-61 al 28’). Nel finale di quarto Forlì affretta, soprattutto con Jackson, qualche tiro di troppo e permette alla Fortitudo di rimanere attaccata alla partita (perdendo peraltro il terzo quarto su tre giocati) con un divario ancora colmabile ( 53-61).
Nell’ultimo periodo, come detto, la Fortitudo, soprattutto con i nervi, rientra prepotentemente in partita. Mette la cattiveria laddove il lato tecnico lascia a desiderare ( emblematico Cinciarini in questo) e mangia il vantaggio che Forlì, con merito, aveva costruito. Traduce la voglia di vincere in energia positiva; dall’altra parte le bocche da fuoco si inceppano perché l’asticella della intensità difensiva si alza e la Fortitudo si fa sotto, e dopo un tentativo di tenuta di Forlì soprassa… poi due giocate e 6 punti del Capitano, fin lì deficitario dalla lunga girano totalmente la gara.
Bene per la Fortitudo, ma bene anche per Forlì che gioca una bella partita, tiene in scacco Bologna per 30 minuti nonostante un roster molto piu’ corto di quello dell’avversario.
Ora Montegranaro: una gara per capire, forse, chi sarà la seconda forza del campionato ( Trieste al momento, con 11 su 11 sembra irraggiungibile). Sicuramente non definitiva, ma, in ogni caso, indicativa.
FORTITUDO BOLOGNA – UNIEURO FORLI’ 75-73 (21-25) (39-46) (53-61)
Fortitudo Bologna: Cinciarini 12 (3/5, 0/3), Mancinelli 16 ( 4/11, 2/6), Legion 8 (3/7, 0/3), Chillo 2 (1/4), Gandini 6 (1/2, 0/1), Amici 14 (2/2, 3/4), Rosselli 4 (0/1, 1/2), Pini 6 (3/6), Italiano 2 ( 1/1, 0/1), McCamey 5 ( 1/1, 1/3). All. Boniciolli
Pall. Forlì: Diliegro 14 (7/8), Castelli 8 (2/5, 1/3), Fallucca 7 (2/3, 1/4), Naimy 18 (3/4, 4/10), Jackson 18 (3/5, 4/13), Bonacini 2 (0/2), Severini (0/4, 0/2), De Laurentiis 6 (3/5, 0/1).
Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 19/40; Fo 20/36; Tiri da 3: Bo 7/23; Fo 10/33; Liberi: Bo 16/19; Fo 3/9. Rimbalzi: Bo 39 (24+15, Gandini 9); Fo 36 (20+16, DiLiegro e De Laurentiis 7). Assist: Bo 19 (Legion 4), Fo 25 (Naimy 12). Valutazione 90-78 (Mancinelli 23, Naimy 25).
Arbitri: Brindisi, Radaelli, Meneghini.
Spettatori: 5.312