I botti di fine anno, al Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano, sono della Virtus Roma che, quantunque priva del febbricitante Capitan Maresca, condanna Siena al quinto stop di fila dopo una gara condotta dall’inizio alla fine dagli uomini di Corbani. Decisivo l’incredibile primo quarto dei romani, riavvicinati poi più volte nel corso del match dai dardi scagliati dai 6.75 dal “Cupido” di São Bernardo do Campo, Jonathan Tavernari, ma sempre capaci di riallungare fino al 84-75 finale. Ai mensanini resta l’effimera soddisfazione di vincere di stretta misura gli ultimi tre quarti di gioco, ma anche la preoccupazione per la piega che sta prendendo una stagione tremendamente ridimensionata dall’infortunio patito da Cappelletti.

La partita

Con un Chessa chirurgico dall’arco ( 11 punti e 3 triple nei primi dieci minuti ), Roma gioca un primo quarto da sogno, segnando ben 34 punti e stordendo una Siena presentatasi sul parquet con un pessimo approccio alla gara. Il gioco offensivo di Griccioli poggia solo e soltanto sul dare palla nel pitturato al mastodontico Mike Myers, uno che lo scorso anno ha anche provato a cimentarsi con il footbal americano , prima di decidere di fare il bello e cattivo tempo sui campi da basket, con una potenza fisica, ma anche una tecnica, da far spavento. L’ex giocatore di Bordeaux alla fine sarà il migliore dei suoi con 19 punti e 8 rimbalzi, ma macchierà nei minuti finali la sua gara con un quinto fallo in attacco che piegherà definitivamente le gambe ai toscani. Sotto di 15 alla prima sirena, Siena sfrutta un black out  in attacco capitolino nei secondi dieci minuti ( solo 12 punti segnati da Roma ), per rintuzzare qualcosina anche se poi negli spogliatoi si rientra sul 46-35 Roma. Dopo la pausa caffè, i canestri di un indemoniato Tavernari ( 18 con 4/6 da 3), riavvicinano Siena fino al -3 sul 58-55 , prima del primo riallungo romano firmato da Raffa e Brown che chiude il tempo ancora sul +10 per la Virtus ( 69-59 ). Più o meno lo stesso copione anche nell’ultimo quarto, con Siena che riesce a resistere sotto la doppia cifra di ritardo, complici anche un paio di nefandezze dei direttori di gara mica da ridere ( antisportivo fischiato a Benetti degno dei cinepanettoni di Natale ), fino al 76-70 a 3’30 dalla sirena. A chiudere la gara definitivamente sono due canestri per Roma ,di volontà e coraggio di un Daniele Sandri sempre più maturo e conscio delle sue responsabilità, e due falli in attaccco per Siena, che mettono fuori gioco Myers e Saccagi. Con ” The Man” Antony Raffa, incaricato di regalare ai tifosi virtussini la vittoria di una partita che non sarà mai uguale alle altre.

Momento chiave

Malgrado i 34 punti messi a segno nel primo quarto dalla Virtus, sono decisivi i due canestri di fila di Sandri in un finale di partita in cui Siena ha tentato un ultimo e disperato rientro.

MVP

Sarebbe facile dare la palma del migliore ancora una volta ad un Brown da 27 punti e 6 rimbalzi, ma questa volta va premiato l’intero reparto dei lunghi virtussini, includendo Vedovato, Benetti e Landi. Lo meritano di cuore, dopo tutte le mazzate prese sotto canestro in quaranta minuti di autentica battaglia sotto le plance.

NUMERI

34    I punti a referto di Roma nel primo quarto

9    Gli assist ( con 15 punti e 5 rimbalzi ), di ” The Man ” Anthony Raffa

3     Le stoppate di Jacopo Vedovato

12     su 25 i tiri liberi falliti da Siena