Altro giro e altra doppia mazzata per la Virtus, superata per la seconda volta di fila tra le mura amiche da Tortona, e costretta ancora una volta a fare i conti con un nuovo infortunio, occorso questa volta a Baldasso, costretto ad uscire dal campo nel secondo tempo dopo aver subito una botta molto forte alla spalla. Il pomeriggio della Virtus è la perfetta dimostrazione dell’assoluta veridicità ed attendibilità della legge di Murphy, perchè alle assenze per ko vari di Benetti e Chessa, si è poi aggiunta una prestazione assolutamente straordinaria di Tortona dall’arco (17/23 da 3 dopo le sole 7 triple messe a segno contro Agropoli sette giorni fa), un americano pescato nel sottobosco della seconda lega turca come Cosey capace di mettere a referto 36 punti con 8/10 nelle triple, e per finire l’ottima prestazione di due prodotti della Stella Azzurra, Ricci e Cucci, forse fin troppo “core ingrati” verso la città che li ha visti nascere a livello cestistico. Roma in sostanza troppo corta, come la coperta difensiva di Corbani. Che quando decideva di chiudere il pitturato veniva massacrata da fuori, e quando spostava l’intensità sugli esterni, subiva invece le penetrazioni dei “piccoli folletti” di coach Cavina. Peccato, perchè questa interminabile serie di infortuni (che però purtroppo nel basket fanno parte del gioco), unita all’impossibilità di intervenire sul mercato, rischia di mandare all’aria una stagione che stava riaccendendo l’amore per la squadra dei tifosi romani.

 

La partita:

Roma recupera Maresca in quintetto, ma dopo pochi secondi incomincia lo show dall’arco di Tortona, che con un Ricci “on fire” chiude i primi dieci minuti avanti sul 23-32 con 6/7 nelle triple, ed un Virtus ancorata in attacco soltanto alle giocate di John Brown (12 punti). Stessa musica nei secondi dieci minuti, con Tortona infallibile dalla distanza e 11 punti di fila di Ricci a ricacciare indietro pesantemente Roma all’intervallo (36-55 con 10/12 da 3 per Tortona). Da incubo anche la terza frazione per la Virtus, che massacrata da un Cosey incontenibile sprofonda a -24 (50-74), prima di andare all’ultima pausa sul 58-79. Gli ultimi dieci minuti si aprono con l’orgoglio e la “cazzimma” di “The Man” Anthony Raffa, che in cinque minuti riporta Roma a -8 (73-81), e l’incredibile orgoglio degli uomini di Corbani che a 1’57 riaprono incredibilmente i giochi sul 84-90. Ma ci pensa ancora una volta uno stratosferico Cosey, ancora una volta (e ci mancherebbe), dalla linea dei 6.75, a mettere i chiodi sulla bara di una Virtus come sempre generosa, ma purtroppo con troppi pochi uomini in grado di battagliare con lucidità ed ossigeno residuo nei polmoni.

 

Momento chiave:

Il primo tempo di Tortona da 10/12 dall’arco. Un cazzotto alla bocca dello stomaco difficile da riassorbire, soprattutto se ti manca un tiratore a cinque stella come Massimo Chessa.

 

Mvp:

Glenn Miller Cosey. Capace di ubriacare letteralmente tutto e tutti con una prestazione da 36 punti, 11/18 dal campo e 8/10 da 3.

 

Numeri:

55 I punti messi a segno da Tortona nei primi venti minuti. Gli stessi di Biella sette giorni fa nel secondo tempo.

48 I punti messi a segno dalla coppia Brown-Raffa

17  Le triple su 23 tentavi di Tortona. Ovvero la capacità di trasformare il Palazzetto di Viale Tiziano in un vero e proprio poligono di tiro