Uno è allenatore, due sono membri della rappresentativa. Per tutti loro il denominatore è stato comune e triplice: l’appartenenza al mondo del basket bergamasco, l’emozione e la voglia di far bene. Per Adriano Vertemati, tecnico della Bcc Treviglio fresco coach della nazionale under 20, il raduno svoltosi a Casale Monferrato per cominciare a lavorare sulla squadra che parteciperà agli Europei di categoria a Klaipeda (Lituania) in estate, è stato un debutto appassionante. E la sua valutazione è figlia della voce dell’entusiasmo: “hai un grande senso di responsabilità – ha dichiarato . e prima di iniziare è chiaro che pensi con piacere al ruolo che ti è stato affidato. Quando inizia l’allenamento, però, l’attenzione è rivolta tutta sulla squadra, sul lavoro e sulla pallacanestro”. Vertemati ha ordinato a dovere le idee per quanto riguarda le priorità: “il primo obiettivo – prosegue – è di conoscere i ragazzi, divisi in due raduni prima di quello preeuropeo. Vogliamo vedere giocatori prevalentemente nati nel 2001, quelli che sono sotto età rispetto al nucleo forte che costituirà la squadra. L’ obiettivo è stato mettere gli atleti a proprio agio in pochissimo tempo”. Vertemati è consapevole anche del fatto che allenare una squadra di club e una selezione nazionale rappresentino due dimensioni ben differenti. Per quanto riguarda l’esperienza da tecnico under 20 osserva che “sono giocatori di altre società ben allenati e con idee tecniche e abitudini diverse, inoltre vi è tempo solo per dare delle tracce comuni; in nazionale il coach deve essere bravo a capire quali sono gli errori dettati dal tempo e quelle che sono le cose positive, ho scelto lo staff più eterogeneo possibile proprio per questo”. Insomma, amalgamare ottimalmente un gruppo di giovani vogliosi di ben figurare in terra lituana. E nel gruppo da lui selezionato, in cui figurano anche Cosimo Costi e Matteo Parravicini della Bergamo Basket, individua buoni elementi per poter raggiungere quest’obiettivo. Con la giusta e logica dose di competizione reciproca che li caratterizza ma pronti a mettere il bene della nazionale sopra ogni altro aspetto. “Abbiamo svolto tre allenamenti in pochissimo tempo – dice- e la squadra ha risposto subito con attenzione alle indicazioni tattiche che abbiamo dato. C’è una buona base su cui lavorare”. Costi e Parravicini si sono anch’essi avvicinati a quest’esperienza con un’emozione ad alta temperatura. Quest’ultimo ha osservato: “è un’esperienza molto bella dove ho potuto confrontarmi con gli altri migliori ragazzi italiani, mettere alla prova le mie capacità e quello che sto imparando nel corso di quest’anno, una grande carica di consapevolezza e di fiducia”. Stesso canto della felicità per Costi: “in quest’esperienza mi sono divertito , io e Matteo abbiamo avuto modo di confrontarci con nostri coetanei provenienti da tutt’Italia”. Per ambedue, adesso, il pensiero è alla sfida delicatissima che Bergamo dovrà affrontare contro la Ge.Vi Napoli per giocarsi le sue carte in chiave di una salvezza sempre più difficile da conquistare ma non impossibile.