Obiettivo Final Eight centrato per Mantova e un secondo posto in classifica, dopo la straordinaria vittoria su Piacenza. Sabato si giocherà la seconda di ritorno contro un Urania che tutto è fuorché prevedibile. All’andata sono stati proprio i milanesi a firmare il primo stop mantovano. Con Tommaso Raspino guardia-ala della Pompea ci avviciniamo alla trasferta meneghina.
Quanto incide il giusto approccio mentale in una gara di questo tipo?
«Un buon approccio mentale, in gare come quella che affronteremo sabato – afferma Raspino – così come per tutte le altre, è fondamentale. Giocare durante queste feste natalizie è molto difficile. I giocatori hanno spesso le famiglie al loro fianco che costituiscono un’extra motivazione. Ed essere concentrati e motivati è indispensabile. Il coach ha cercato di tenere alta la concentrazione. Ci siamo allenati anche durante le feste, il 24, il 25 e 26. Proprio per entrare in pieno in clima gara e ridurre al minimo le distrazioni che, in questo periodo, potevano interferire con il nostro lavoro».
Raivio è la punta di diamante dell’Urania. Un giocatore completo a 360°. Sarà un duello Raspino – Raivio?
«Raivio è, come dici tu, un giocatore completo a 360°. Un giocatore solido che mi piace molto. Non nego che la sfida è molto stimolante per me. Proprio perché è la punta di diamante di Urania, contenerlo e cercare di “smussarlo” è il punto di partenza su cui costruire l’intera gara. E sarà mio compito cercare di farlo».
Da fuori si percepisce una grande energia positiva e tanto entusiasmo. É solo un’impressione?
«Sicuramente i risultati positivi generano entusiasmo. Ma non imputerei il nostro essere positivi solo a quello. Uno dei nostri obiettivi era coinvolgere e far divertire la città trasmettendo passione ai giovani. E vedere ogni domenica sempre più famiglie appassionate invadere il palazzetto ci carica in modo positivo».