Può sembrare difficile commentare una partita buttata alle ortiche benchè dominata per 28 minuti; ma può anche sembrare semplice farlo laddove si consideri che la stessa squadra che la partita la butta all’overtime poteva serenamente perderla nel regolamentare se solo alcune delle giocate estemporanee dei singoli non avessero in un certo senso “allungato l’agonia”. E allora viene alla mente, a panchine invertite, il +28 della Fortitudo di Boniciolli contro la Ravenna di Antimo Martino nel Novembre del 2017 . Chissà, magari stasera al buon Matteo, che si è trovato non a -28, ma a -19, è tornata pure in mente quella situazione e giocando su quello che allora fu il peccato mortale di una Fortitudo convinta di avere i punti in saccoccia, ha costruito la rimonta ed il successo. Stimolato proprio sull’evento chiosa: “Lì Ravenna vinse per spensieratezza, qui non ci siamo arresi perchè dipendiamo da tutti e non abbiamo nessun giocatore da cui in un certo qual modo “dipendere” ”. Resta il merito di Torino di averci creduto: crederci vuol dire meritare e di fronte al crederci anche le “fischiate strane”, su tutte quella a poco più di 2” dalla fine del regolamentare, alla fine acquistano un peso non indifferente. Forse “andare a rivedere le fischiate” come aveva dichiarato Cagnardi nel dopo gara di Rieti non solo non porta bene e non porta a niente, ma ti porta antipatia e nel breve volgere di 4 giorni le fischiate “ da rivedere” diventano due ed entrambe contrarie e devastanti per la Fortitudo.

Battute a parte, dopo la apatica e nebulosa prova della effe di Rieti ( contro una squadra a dire il vero non di certo trascendentale) si somma un’altra prova ( con sconfitta) opaca e da riguardare solo ed esclusivamente per stigmatizzare un novero rilevante di errori. Una prova dove la Fortitudo costruisce qualcosa solo attraverso giocate estemporanee inizialmente del Capitano e successivamente di Gabriel; una Fortitudo involuta in un gioco che da inizio anno latita se non in qualche frangente; una Fortitudo che merita di perdere queste partite perchè nella difficoltà non è mai stata in grado di imporre o di proporre qualcosa: Rimini, Nardò, Rieti e questa con Torino: quattro gare con uno spartito simile, anche con vantaggi in doppia cifra, ma con finali in picchiata sempre subendo il gioco altrui: una Fortitudo che sì, appare falcidiata dagli infortuni ( ultimo quello a gara in corso di un giocatore come Sabatini che nel recente passato ha anche tolto le castagne dal fuoco), ma che non può attaccarsi a quello per giustificare una pochezza disarmante nei finali e nella gestione dei momenti importanti della partita. Una situazione su cui fare una vera riflessione da parte di tutta la società e da parte di una squadra che è in grado di portare le gare dove vuole per poi buttarle senza un perché.

La cronaca è ben poca cosa: la F parte bene, prende quasi subito ( con un Capitano sontuoso) vantaggi che sfiorano ripetutamente la doppia cifra. Torino sbaglia tanto, sbaglia anche molti tiri ben costruiti, ma va al riposo solo sul -6 ( 31-37) nonostante cifre alquanto rivedibili. Il terzo periodo sembra quello che indirizza la partita. Torino parte bene e torna sotto, ma la Fortitudo sulle ali di un concreto Gabriel spinge fino al +19 per poi ridurre a +12 sul finire di quarto. Torino pare all’angolo, ma è solo una impressione:  l’inizio del quarto periodo ci riporta un’altra partita. Taylor, fin lì impalpabile indovina un paio di buone triple, tutta la squadra ospite guidata dal capitano Schina, molto più lucido dei suoi dirimpettai, non sbaglia una giocata e guida il 10-0 che riapre la partita. C’è tanto di Torino, come squadra e come gruppo, nell’ultimo quarto: da Schina, appunto, che con un 5/5 dalla lunetta negli ultimi 10 secondi porta la gara al supplementare), ma anche da Taylor, Ayaji e Montano a portare punti pesanti che girano l’inerzia in maniera determinante. Di contro, c’è poco della Fortitudo: il solo Gabriel e un paio di giocate di Bolpin ( poi sacrificato sui due falli a metà campo negli ultimi secondi) non bastano ad evitare un overtime dove, attenzione, la Fortitudo non è in grado di portare a casa un solo canestro su azione. Il resto, sono numeri.

Le pagelline:

Fortitudo Bologna: Giordano 5,5: In difesa tiene, in attacco è uno in meno. Gabriel 7,5: Tiene a galla da solo la effe… e quando sbaglia lui la luce si spegne. Battistini 5,5: Si batte, ma non sposta. Menalo 5: Seconda partita sostanzialmente impalpabile. Bolpin 6: Sacrificato nel finale di gara, prima è fra i meno peggio. Parte male, si difende nel finale. Eliminato dalle scelte nell’overtime. Panni 5,5: Non cambia le sorti della partita pur avendo diversi minuti e possibilità a disposizione. Mian 6: 5 falli di cui almeno 3 “da rivedere”. Fantinelli 6,5: Inizio da stropicciarsi gli occhi, finale nel quale si perde. Ok, l’ennesima doppia doppia ma in una partita dove finisce in calando. Freeman 5: Forse la peggior partita dell’anno. Nel supplementare sbaglia un appoggio non da lui ( che serviva eccome). Sabatini s.v.: Speriamo non sia nulla di grave. All. Cagnardi 4: Sembra travolto da tutto e incapace di dare una fisionomia alla squadra.

Reale Mutua Torino: Taylor 7: Fino a due terzi di gara da 4, poi un fattore. Seck 6: Fa il suo. Ghirlanda 5: Ai margini della contesa. Schina 7,5: Si carica la squadra sulle spalle ed è glaciale nei liberi. Gallo 5: Discorso identico rispetto a Ghirlanda. Montano 6,5: Parte molle poi nel seconod tempo diventa un’arma in più. Landi 5: Sparacchia e poco più. Severini 6,5: Minuti di qualità sprecando pochissimo. Ajayi 7: E’ dovunque, magari sbaglia qualcosa di troppo, ma si batte e la porta quasi sempre dalla sua. Ladurner 5.5: Cambio poco incisivo. All. Boniciolli: 7,5. Esiste chi la insegna e chi deve ascoltare. Lui, stasera, la insegna.

Arbitri: Salustri, Rudellat, Di Martino. Voto 4: Una direzione a senso unico neppure alternato con la chicca dell’ultimo fischio del regolamentare, dove chi lo ha sanzionato non sapeva se dare due o tre liberi. Da spedizione punitiva.

FORTITUDO Bologna – REALE MUTUA Torino 79-82 d.t.s.(22-13) ( 37-31) (58-46) (76-76)

Fortitudo Bologna: Giordano (0/1 da 3), Gabriel 31 (1/3, 7/17), Battistini 2 ( 1/3) Menalo (0/1 da 3), Bolpin 7 (0/3, 2/5), Panni 3 (0/2, 1/5), Mian 9 ( 0/1, 3/3), Fantinelli 17 ( 7/14, 1/5), Freeman 10 (5/10, 0/1), Sabatini (0/1). All. Cagnardi

Reale Mutua Torino: Taylor 18 (2/5, 4/10), Seck 7 (3/6), Ghirlanda (0/1, 0/1), Schina 14 ( 2/3, 0/2), Gallo (0/2 da 3), Montano 12 (1/1, 1/6), Landi 4 ( 0/7 da 3), Severini 9 ( 2/4, 1/1), Ajayi 16 ( 1/9, 3/4), Ladurner 2 (0/1). All. Boniciolli

Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 14/37, To 11/30. Tiri da 3: Bo 14/38, To 9/33. Liberi: Bo 9/12, To 33/37. Rimb. Bo: 43 ( 33+10, Gabriel 13), To 45 ( 35+10 Ayaji 11). Assist: Bo 20 ( Fantinelli 10), Torino 16 ( Schina 6).