Con una prestazione non certo memorabile la Fortitudo va 2-0 e ipoteca il passaggio ai quarti di finale dei play off di Lega2. La squadra di Pozzecco non solo non ripete la prestazione di gara 1, fabbricando una partita per larghi tratti apatica, ma patisce la voglia di riscatto di Agrigento che parte bene, subisce il rientro e il sorpasso, complice un terzo quarto scellerato, prova l’incredibile negli ultimi giri di lancetta con un Pepe versione monstre che ha in mano anche il pallone per portare i suoi a -1, e, alla fine, lascia gara 2 alla Fortitudo molto piu’ che con l’onore delle armi e con un buon morale per tentare di allungare la serie nelle sfide in programma tra le mura amiche.
“Sono molto contento della reazione emotiva che i ragazzi hanno avuto dopo una gara 1, sicuramente difficoltosa sotto tanti profili, esordisce un sempre composto Ciani. Siamo non sicuramente in vacanza, e oggi lo abbiamo dimostrato. Abbiamo meritato di stare avanti per quello che abbiamo fatto. Abbiamo compromesso tanto nel terzo quarto e regalare un quarto alla Fortitudo non ti permette di vincere, anche se nell’ultimo periodo abbiamo avuto la forza di reagire con un quintetto con i quattro piccoli… Il terzo quarto è frutto di una maggiore intensità di Bologna e del fatto che noi non abbiamo messo attenzione in alcune situazioni di attacco che hanno portato punti facili in contropiede alla Fortitudo.”
“Mi aspettavo una gara difficile; mi aspettavo di faticare e mi aspettavo addirittura faticare molto di piu’ dopo un primo tempo dove abbiamo subito Agrigento che ha giocato molto benerisponde il coach biancoblu’ Pozzecco. Ho chiamato due time out nel primo quarto, lo faccio, indipendentemente dai risvolti del secondo quarto perché la squadra faticava a carburare e ritengo avessimo bisogno di guardarci in faccia, magari incavolarci, ma arrivare ad entrare in partita. Alla fine Agrigento ha messo dei canestri pazzeschi, indipendentemente dal fatto di aver modificato l’assetto con 4 piccoli; Pepe è entrato in trance agonistica anche se noi non dovevamo rischiare di perdere la partita su questo. Con loro molto piccoli abbiamo comunque difeso bene, giocando con Mancio da “5”.”
Ovviamente disamine opposte frutto della situazione nella serie, ma comunque due analisi ( quella di Pozzecco principalmente) pervase da una grande attenzione da parte della Fortitudo alla voglia di rivincita di Agrigento e da parte di Agrigento, quella di dimostrare che l’atteggiamento di questa sera non è stato un caso e che con questo atteggiamento ( magari senza pause) puoi permetterti di battere la Fortitudo ( che per stessa ammissione di Ciani è compagine assolutamente piu’ forte e qualitativamente ben strutturata).
LA CRONACA
Bastano pochi minuti per capire che Agrigento non è l’Agrigento di gara 1 e che la Fortitudo è meno “sul pezzo” rispetto a gara 1. I padroni di casa non ingranano in attacco ( Mancio e Rosselli a parte) e subiscono l’impatto di grande spessore soprattutto di Ambrosin e finisce con il ritrovarsi, in pochi minuti sul -7 ( 10-17) .La Fortitudo in attacco è solo Mancio – Rosselli ( 14 punti sui 16 di fatturato complessivo del primo periodo) non coadiuvati da un abulico e falloso Cinciarini. Agrigento, viceversa trova buone cose, oltre che da Ambrosin, da Cannon ed anche da un presente Guariglia. Dopo un sussulto di orgoglio in inizio seocndo periodo Agrigento riprende il comando delle operazioni e su un canestro di Zilli arriva a toccare il massimo vantaggio, in doppia cifra ( 24-34, minuto 16). La sparuta rappresentanza sicula ci crede e si fa sentire. In questo momento inizia il black out degli ospiti che a cavallo degli ultimi 3 minuti e mezzo di secondo periodo e i primi 4 del terzo periodo subiscono il parziale di 22-4 che spaccala partita e porta la Fortitudo da -10 e +8 ( 46-38 al minuto 24’) . Prolungata rottura degli uomini di Ciani che si ritrovano davanti una montagna da scalare di 14 punti ( 56-42 al 29’). Sugli scudi il solito Mancinelli e un ritrovato Cinciarini, oltre ad un concreto Okereafor.
Potrebbe essere finita, così come era stato in gara 1, ma l’ultimo quarto degli ospiti è una reazione di orgoglio e di volontà continue che colpo su colpo ( 6/12 nel periodo da oltre l’arco) riducono un gap che sembrava in pieno controllo dei bolognesi fino al 76-72 quando una scellerata rimessa mette nelle mani di Super Pepe ( 4 triple in un quarto, la possibilità di mettere i suoi a un solo punto) il pallone “della vita”. Fortuna per Bologna che il tiro non centra il bersaglio e il seguente rimbalzo finisce nelle mani dei padroni di casa, altrimenti magari saremmo qui a raccontare una di quelle strane storie che fanno del basket uno sport davvero incredibile.
Sabato gara 3 in terra siciliana: la Fortitudo dovrebbe chiudere per cercare di avere un discreto tempo per preparare il quarto di finale ( Verona, due volte corsara a Legnano è in linea per chiudere velocemente la serie), Agrigento ( e lo ha dimostrato questa sera) non starà di certo a guardare e cercherà di mettere sassi sempre piu’ grossi negli ingranaggi della Fortitudo del Pozz che questa sera ha mostrato qualche screpolatura contro le alchimie di un vecchio drago come Franco Ciani. Ma se il tuo obiettivo è quello di arrivare a vedere il Paradiso ovviamente non deve essere una squadra come Agrigento, seppure assolutamente rispettabile e tutt’altro che arrendevole, a poter fermare la tua corsa.
LE PAGELLINE
Fortitudo Bologna: Cinciarini 6,5; Mancinelli 7, Okereafor 6,5, Fultz 5, Gandini 6, Amici 6, Rosselli 6,5, Pini 6, Italiano 6, McCamey 6. All. Pozzecco 6.
Fortitudo Agrigento: Cannon 7, Zugno 5, Evangelisti 5+, Williams 5, Zilli 6, Ambrosin 6,5, Guariglia 6,5, Pepe 7, Lovisotto 4,5. All. Ciani 6,5
Arbitri: Vita 5, Wassermann 5,5, Yang Yao 5,5.
IL TABELLINO
FORTITUDO CONSULTINVEST BOLOGNA – FORTITUDO MONCADA AGRIGENTO 78-72 (16-21) (35-36) (56-44)
Bologna: Cinciarini 15 (4/8, 1/3), Mancinelli 15 (4/6, 2/7), Okereafor 13 (2/3, 1/4), Fultz (0/1 da 3), Murabito n.e., Montanari n.e., Gandini 2 (0/1), Amici 10 (2/2; 2/2), Rosselli, 9 ( 4/6, 0/1) Pini 5 (2/1), Italiano 3 (0/2, 1/1), McCamey 6 (3/5, 0/2). All. Pozzecco
Agrigento: Cannon 13 (5/8), Zugno, Evangelisti 8 (1/9, 2/6), Cuffaro n.e., Williams 9 (3/7, 1/6), Zilli 4 (2/7), Ambrosin 13 (4/6, 1/2), Guariglia 8 (4/5, 0/1), Pepe 17 (2/3, 4/10), Lovisotto (0/4). All. Ciani
Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 21/36, Ag 21/49. Tiri da 3: Bo 7/21, Ag 8/25. Liberi: Bo 15/23, Ag 6/15. Rimbalzi: Bo 39 (Mancinelli 8), Ag. 39 ( Cannon 10), Assist: Bo 19 ( Rosselli, Mancinelli 5), Ag 19 ( Williams, Evangelisti 5). Valutaizone Bo 97 (Mancinelli 22), Ag 70 ( Cannon 25).
Arbitri: Vita, Wassermann, Yang Yao.
Spettatori: 4.321