Una più profonda e talentuosa Verona fa calare il sipario sulla stagione di Urania vincendo gara 3 per 82-67 e chiudendo la serie 3-0. Milano cede l’onore delle armi non senza combattere fino in fondo, rimontando dal -20 fino al -2 trascinata da Piunti e Montano, le cui invenzioni però danno solo l’illusione ai Wildcats di poter riaprire il confronto. Verona infatti, con la gara già in tasca, è costretta a uno sforzo extra e tirar fuori tutto il talento e gli attributi dei singoli per venire a capo e conquistare il punto decisivo, quella che la proietta in semifinale contro Torino.
La gara
Avvio spumeggiante da parte di entrambe le squadre che partono subito con mani caldissime. Urania allunga sul 6-2 ma con tre triple immediate la Scaligera sigla il 9-0 di parziale che le dà cinque lunghezze di vantaggio (6-11). Milano però, accelerando i ritmi e attaccando nei primi secondi dell’azione, risponde trovando punti facili e impattando la contesa sul 16-16. Sempre sfruttando una buona circolazione, grazie a un 5-0 griffato dal duo Montano-Langston i padroni di casa passano a comandare la gara, ma il finale di quarto è tutto di marca Tezenis che con un 8-0 chiuso dalla bomba sulla sirena di Sacchetti fugge sul 18-24 al 10’.
In avvio di secondo quarto Verona non allenta la pressione toccando più volte il +11, margine che costringe dopo poco più di 3 minuti coach Villa a chiedere time-out per scuotere i suoi. Alla ripresa, Sacchetti spinge fino al 19-34 gli ospiti i quali, tuttavia, non approfittano almeno inizialmente del momento di annebbiamento di Urania. I Wildcats, infatti, trovano punti solo dalla lunetta schiantandosi contro la magistrale capacità veronese di chiudere l’area costringendo a tiri difficili i rivali. È Piunti allora nei minuti finali prima del riposo lungo a suonare la carica con cinque punti filati: i suoi canestri però non spaventano Verona che coi liberi di Caroti e la tripla allo scadere di Tomassini (su sanguinosa persa di Montano) ristabiliscono le distanze all’intervallo sul 29-46.
Dagli spogliatoi esce meglio Urania che, pur ricucendo con un 8-3 fino al -12 (37-49), manca diverse opportunità (specialmente da dietro l’arco) per rendere ancora più consistente la propria rimonta. Verona allora, rimasta con un tesoretto di dieci punti da gestire, si risveglia con un 8-0 (protagonista Greene) che le dà il massimo vantaggio sul +20 (37-57). Nel momento di maggiore difficoltà per Milano è ancora una volta Piunti (7 punti nel parziale) a togliere le castagne dal fuoco e a ispirare il 10-0 del nuovo -10 (47-57). I Wildcats sentono l’odore del sangue e azzannano la Scaligera per la giugulare alzando i toni in difesa e mettendola alle corde con un altro 7-0 che gli permette di andare sotto di cinque lunghezze al 30’.
Tornata in equilibrio la contesa con Milano ormai a un possesso di distanza dopo i canestri di Piunti e Montano, Verona è costretta a spremere tutto il talento dei propri singoli: il risultato è un 8-2 che vede spiccare le qualità di leader di Rosselli e Greene. Urania però con Montano (6 punti in fila) non si dà assolutamente per vinta ma la Scaligera con la freddezza di Tomassini e le giocate del proprio numero 1 americano mantiene sempre quel margine che scoraggia i padroni di casa i quali, perso Langston per cinque falli e incassati 5 punti consecutivi da Candussi, cede definitivamente il passo agli ospiti e chiude onorevolmente la propria stagione.
Man of the match
Con 21 punti, 8/8 da due, 6 assist, 23 di valutazione e la capacità di segnare sempre canestri pesantissimi nei momenti più importanti l’MVP non può che essere Phil Greene, autentico mattatore dei parziali decisivi per Verona.
Magic moment
Dopo averla praticamente già vinta con un 15-2 nel terzo quarto, Verona ha dovuto incassare il rientro milanese e riprendere le redini del match portandolo a casa con un 10-1 negli ultimi minuti chiave del match.
Numbers
Verona ha flirtato col 50% da tre e lo stesso numero da due punti, percentuali che le hanno consentito di tenere sempre la testa avanti e guidare l’incontro praticamente dall’inizio. La Scaligera, inoltre, ha vinto la lotta sotto i tabelloni e ha avuto anche un miglior rapporto perse/recuperi
Tabellini
Urania Milano: Raivio 10, Langston 3, Bossi 11, Montano 22, Benevelli 3, Piunti 17, Raspino 1, Pesenato, Franco.
Tezenis Verona: Greene 21, Rosselli 7, Tomassini 19, Jones 8, Candussi 7, Severini 5, Colussa, Guglielmi, Sacchetti 9, Caroti 3, Pini 3.