Urania Milano
Piunti 6: Usato da “4” complementare a Lynch e da “5” in sue veci, regge bene (specialmente in difesa) l’urto dei lunghi imolesi.
Non si prende molte responsabilità in attacco ma il +22 di valutazione (terzo dato fra i Wildcats) testimonia la sua importanza durante i 40 minuti.
Pagani sv
Lazzari sv
Negri 6,5: Canestri pesanti, un paio di forzature ma in generale, come sesto uomo, dà un ottimo sostegno ai suoi dalla panchina tanto che chiude con un eccellente +27 di plus/minus.
Benevelli 5,5: Un po’ in ombra ma, contro Imola, ad Urania sono più che sufficienti le prove mostre di Raivio e Lynch: per lui un giro di relativo riposo.
Montano 7: Il terzo uomo della gran serata milanese. Le sue triple arrivano in momenti importanti della gara ed è sempre presente quando si tratta di iniziare un break. Gli 11 assist mostrano il suo impegno (e la continuità) nel cercare di mettere in ritmo i compagni. Solido.
Lynch (MVP) 8,5: Gasato dalla presenza della madre in tribuna, martella la difesa di Imola nel pitturato a tratti terrorizzandola letteralmente e mette a segno la sua miglior performance balistica della stagione (29 punti col 74% dal campo). Fa male in tutti i modi e anche in difesa è un fattore. Monumentale.
Raivio 7,5: Come di consueto, aspetta che la partita venga da lui e nella ripresa si accende facendosi a lungo carico delle responsabilità offensive di Urania. Finisce con 24 punti, 9 rimbalzi e 7 assist dando un concreto segnale di ripresa dopo aver “bucato” la trasferta di Piacenza.
Bianchi 5: Cambia numero di maglia (dimenticanza?), spara a salve (0/6 dal campo) e appare piuttosto nervoso. Non riesce a incanalare nel modo giusto la sua consueta energia ed è l’unico, tolti i giovani, a finire con una valutazione negativa (-4).
Piatti sv
Sabatini 6: Dopo i quasi 40 minuti sulle tracce di Ferguson a Piacenza, il playmaker di Milano lascia ad altri il proscenio a livello realizzativo non mancando però di dare il proprio apporto a livello di costruzione, circolazione e intensità difensiva.
Ingrosso 5,5: Uno dei meno peggio di Imola. È praticamente il solo a colpire dalla distanza ma predica praticamente nel deserto.
Ivanaj 5,5: Gli si chiede qualche minuto di qualità e prova a reggere come può all’urto delle ondate milanesi ma non basta.
Alberti sv
Morse 5,5: Dovrebbe essere la punta di diamante della formazione romagnola. All’inizio rispetta le attese dando il via a quello che, sulla carta, potrebbe essere un avvincente duello con Lynch. Peccato che, dopo poco, si annulli coi falli e smetta di crederci.
Taflaj 4,5: Si fa fatica a ricordare qualcosa di positivo nei suoi 13 minuti in campo. Assente ingiustificato.
Valentini 5,5: Ha carattere e coraggio e infatti prova a riportare in vita i suoi nel terzo quarto. Purtroppo, da solo non riesce nella missione e sprofonda come tutta l’Andrea Costa.
Fultz 5: L’inizio ha il suo marchio ma, tolti quei minuti in avvio, il suo contributo è impalpabile e insufficiente.
Calvi sv
Baldasso 5,5: Ha un lampo quando ormai è troppo tardi, per il resto subisce la gara.
Masciadri 5: L’ex della partita non fa male alla sua ex squadra che anzi, annichilisce lui e i compagni.
Bowers 4: Fa male vedere un uomo pericoloso ed esperto come lui con un body language passivo, da giocatore demotivato e assente.
Di seguito il link alla cronaca della gara.