Cinque giorni dopo la preziosissima vittoria all’Allianz Cloud contro la Reale Mutua, battuta in volata 65-63, Urania proverà
a mantenere l’imbattibilità casalinga nel 2021 contro un’altra formazione gialloblù: la Tezenis Verona.
La banda di coach Diana, sulla carta una tra le compagini più attrezzate dell’A2 per fare il salto di categoria, ha riscontrato non pochi problemi nel corso della prima parte stagione ma, con l’anno nuovo, sembra aver decisamente cambiato corso.
Archiviate infatti cinque sconfitte consecutive nelle prime sei uscite di campionato, la Scaligera ha iniziato il 2021 tornando al successo in trasferta sul campo della Withu Bergamo (fanalino di coda del Girone Verde), bissando poi la vittoria in casa contro Trapani col punteggio di 88-74.
Pur con un compito apparentemente più semplice per via delle assenze tra i siciliani di Renzi e Nwohuocha, Verona è riuscita a battere largamente la 2B Control facendo meno, dal canto suo, di uomini importanti come Lorenzo Caroti, Giovanni Pini (operato il 3 dicembre per risolvere un’ernia discale) e Guido Rosselli (positivo al Covid-19 dallo scorso 26 dicembre).
Mentre il primo è in dubbio per la sfida nel capoluogo lombardo (recupero della terza giornata, rinviata a causa dei tanti contagi in casa Wildcats), i secondi due saranno ancora certamente out e lasceranno la Tezenis, anche contro Urania, priva di due giocatori chiave per le proprie corte rotazioni.
Il compito, dunque, per la banda di coach Diana non sarà sicuramente semplice ma ai veronesi, pur spuntati, non mancano le armi per sbancare il parquet milanese. Come la società di Viale Cirene, durante il mercato estivo anche i veneti hanno deciso di allestire un roster all’insegna della continuità confermando elementi di rilievo come Giovanni Tomassini, Francesco Candussi, Bobby Jones e Giovanni Severini, tutte presenze fisse nello starting five veronese assieme al rientrante Phil Greene IV.
La guardia USA infatti, dopo due stagioni tra Turchia e Polonia, è tornato in riva all’Adige dove sta viaggiando a 14,4 punti di media (miglior cannoniere della Scaligera) col 60% da due punti. Per numeri e pedigree, è inevitabile che, anche contro Urania, sia lui ad assumersi le maggiori responsabilità in attacco, metà campo in cui però i Wildcats dovranno stare attenti anche all’energia e alla voglia di stupire dei classe 2000 Giorgio Calvi (alla seconda esperienza in A2 dopo quella di Imola la passata stagione) e Andrea Colussa (10 punti contro Trapani), del diciannovenne Davide Guglielmi (secondo anno a Verona), oltre che all’esperienza dell’ex di turno Giga Janelidze (a Milano nel 2013/14), arrivato in corsa per dar man forte al reparto lunghi in attesa del rientro di Pini.
Composta dunque dal giusto mix di giovani e veterani della categoria, Verona parrebbe aver trovato l’amalgama giusto nelle ultime uscite dove sono diversi i segnali positivi lanciati dalla truppa di Diana. Per Urania, in virtù del momento positivo e della decisione con cui gli ospiti hanno avviato la loro personale rimonta in classifica nei turni scorsi, non sarà un compito facile. Una sconfitta per i Wildcats significherebbe essere ripresi in graduatoria proprio dalla Tezenis che in questo prenderebbe ancora più slancio per riagganciare quanto prima le posizioni di vertice.
Milano in particolare, come fatto con Torino, dovrà giocare un match solido e senza cali d’intensità per tutti i 40 minuti, resistendo alla pericolosità dei gialloblù dentro l’area (dove Verona tira col 58%, migliore del girone verde) e cercando di approfittare delle loro carenze a rimbalzo (solo 30,7 catturati di media, peggior dato del raggruppamento) per poi trovare ritmo in attacco dal trio di esterni Raivio (parso in crescita)-Bossi–Montano (in ombra contro Torino).
Inutile dire che trovare un’altra serata sugli scudi di Piunti e Raspino dalla panchina (da dove Milano ad oggi ottiene meno di 10 punti a gara con 5 uomini impiegati) faciliterebbe non poco il compito dei meneghini che, rinfrancati dalla performance contro la Reale Mutua, saranno più vogliosi che mai di aprire una nuova striscia vincente.