Bologna – Crolla il fattore Paladozza. “Purtroppo era tutto previsto” esordisce così Boniciolli;

Trieste è la squadra peggiore con cui dover giocare. Giocano come noi e sono piu’ in forma di noi.” La Fortitudo lascia il passo, per la prima volta quest’anno tra le mura amiche, a vantaggio di una Trieste solida, concreta e intensa. Non che la Fortitudo abbia giocato la peggior partita dell’anno, ma non ha pareggiato l’intensità di Trieste, frutto anche di troppe “assenze” ingiustificate ( Flowers, Italiano, Raucci) e frutto della incapacità di prendere la partita nell’unico momento in cui Trieste ha forse sbandato un attimino nella gestione del proprio piano partita. Male l’approccio, male i tiri liberi (15/25) male l’atteggiamento di fronte a chi, come dice coach Boniciolli “ gioca esattamente come te”. Dall’altra parte una squadra appunto solida, che ha saputo trovare 4 solisti in diversi momenti della partita. Nel primo tempo Dalmasson estrae Landi dal cilindro, poi Parks e Prandin e infine Nelson, l’ultimo arrivato, che con una preghiera trova ad ascoltarlo gli Dei del basket per i due punti a 1” dal gong che regalano a Trieste due pesantissimi punti in classifica.
Difficile dire e parlare di una Fortitudo che rispetto a Verona fa un passo indietro. Chiaro che con un Daniel “normale” bisogna trovare ( come peraltro confermato dal capitano Carraretto nel dopogara) qualcosa da tutti e che tutti i componenti della squadra si ergano a protagonisti. Troppi gli orchestrali che questa sera hanno palesemente steccato, vuoi per le scorie di malanni e infortuni, vuoi a causa della capacità dell’avversario.
LA CRONACA: Parte bene Trieste che dopo la prima tripla di Montano fabbrica con Landi un 8-0 per il primo allungo. La Fortitudo litiga oltremodo con il canestro, tiene sostanzialmente in difesa ma con il 24% in attacco non può che “limitare i danni”. L’11-19 con cui si chiude il primo quarto ne è la logica conseguenza. Boniciolli, in ogni caso ruota nei primi sette minuti ben 10 uomini trovando peraltro pochissimo dalla panchina.
L’inizio del secondo quarto inizia sulla falsariga del primo, ma, quantomeno, i felsinei mettono una maggiore attenzione difensiva. Trieste ne risente e dopo un canestro di Bossi per un nuovo +8 diventa piu’ fallosa subendo il rientro della Fortitudo (19-21 al 15’). Ma è proprio nel momento in cui la Fortitudo sembra poter chiudere il gap (22-23) che Trieste trova un parziale di 5-0 con un fortunoso canestro di Nelson e una tripla di Bossi, costringendo Boniciolli al time out.
Sale in cattedra Landi, fuori da ogni schema ( fino ad oggi 8,5 di media a gara in 20 minuti di utilizzo) che chiudendo il primo tempo con 16 punti e 4 triple all’attivo tenta, da solo, l’allungo fino al piu’ 9 (29-38) rintuzzato sulla sirena dalla tripla dalla mattonella d’angolo di Carraretto per il 32-38 con cui le squadre vanno all’intervallo lungo. Per Bologna bene Daniel e a sprazzi Montano e Candi. Per Trieste Landi su tutti.
Il terzo quarto si apre con una Fortitudo molto aggressiva in difesa. Come accade molto spesso il “bioritmo” nei primi minuti del quarto è ai massimi, 7-0 e sorpasso sul 39-38. Da lì in avanti una alternanza di vantaggi con Trieste che da comunque sempre l’impressione di avere l’inerzia dell’incontro aiutata anche da un arbitraggio tutt’altro che casalingo che si inceppa diverse volte su chiari errori regolamentari di cui si dirà in sede di valutazione.
Parks e Prandin sugli scudi per un nuovo +6 esterno al minuto 28, rintuzzato ancora una volta dai padroni di casa con cinque punti in fila di Montano e Carraretto. Nella Fortitudo Daniel fa pentole e coperchi, Flowers è un fantasma, Raucci e Italiano, purtroppo, anch’essi degni di Ghostbuster, Candi e Montano come al solito sono chiamati agli straordinari che, a volte portano reddito e a volte perdita. Ma tant’è e il 53-54 con cui si chiude il terzo periodo ci lascia una Fortitudo sempre al traino di Trieste che mantiene l’inerzia della partita.
Nell’ultimo periodo la Fortitudo ci prova e ha almeno due o tre occasioni per mettere davvero la freccia. Le butta, “come previsto, direbbe Boniciolli” prima con tanti errori dalla lunetta, poi con alcune palle perse sanguinose ( devastante quella buttata da Montano a poco piu’ di un minuto dalla fine sul punteggio di parità, unica situazione in cui la Fortitudo aveva il possesso sulla parità)
E non è un caso che nell’ultima azione, 15 secondi sul 72-72 Nelson, l’ultimo arrivato in casa giuliana si costruisca un’azione 1 contro 3 e trovi una carambola favorevole per il 72-74 finale. Fin lì rivedibile, Nelson si erge a match winner perché, come dice il coach giuliano dopo la gara, “ non era una azione assolutamente studiata, ha fatto tutto lui”. Ora si potrebbero stendere fiumi di inchiostro tra i “era meglio fare fallo” oppure “era meglio difendere”. La Fortitudo ha difeso, una scelta opinabile quanto condivisibile ( hai un 50 e 50 in questi casi) , ha difeso anche bene, ma Nelson ha pescato il coniglio dal cilindro. Bravo lui, e brava Trieste!
Per la Fortitudo non resta che leccarsi le ferite e sperare, come nel dopogara ha dichiarato capitan Carraretto, che si impari di piu’ da una sconfitta che da una vittoria. E’ l’unica speranza cui ci si può attaccare per ripartire e fare bene, posto che adesso la Fortitudo è attesa da due trasferte, notoriamente indigeste ai biancoblu.
FORTITUDO BOLOGNA – ALMA TRIESTE 72 – 74 ( 11-19) (32-38) (53-54)
Fortitudo Bologna: Daniel 21 (8/14), Rovatti n.e., Quaglia (0/1), Candi 11 (1/2, 2/3), Campogrande n.e., Montano 16 (3/4, 2/6), Sorrentino 5 (1/2, 1/2 ), Raucci (0/2, 0/1), Carraretto 8 (1/2, 2/3), Amoroso 10 (4/6, 0/4), Flowers 1 (0/2, 0/2), Italiano (0/1, 0/1). All. Boniciolli
ALMA TRIESTE: Parks 20 (10/14, 0/3), Bossi 5 (1/2, 1/3), Coronica 2 (1/2 ), Gobbato n.e., Nelson 9 (2/7, 1/4), Donda n.e., Pecile 4 (1/5, 0/1), Baldasso 3 (0/1, 1/2), Landi 18 (3/6, 4/10), Prandin 13 (5/6, 0/1), Pipitone, Canavesi (0/1). All. Dalmasson.
Statistiche di squadra. Tiri 2p. BO: 18/36 (50%), TS 23/44 (52%); Tiri 3p: Bo 7/22 (32%), Ts 7/24 (29%). Liberi: BO 15/25 (60%), TS 7/9 (78%). Rimabalzi: Bologna 41 (27+14, Daniel 11). Trieste 28 (19+9, Parks 10). Perse/Recuperi: Bologna -13 (19/6), Trieste -4 (12/8). Assist BO: 17 ( Italiano 5), Trieste 23 ( nelson e Pecile 6).
Arbitri: Di Francesco, Yang Yao e Callea.
Spettatori 4.356