L’Armani Exchange Milano vince per la terza volta consecutiva la Supercoppa italiana, aggiungendo un altro trofeo alla sua vastissima bacheca. Iniziamo la stagione da dove l’abbiamo terminata agli albori dell’estate 2018, cioè con una vittoria della corazzata Milano che dopo lo scudetto alza anche la supercoppa di inizio stagione.
La Fiat Torino, vittima predestinata, non ha per niente demeritato uscendo a testa alta dal nuovo parquet bresciano. Larry Brown dovrà lavorare molto per arrivare ad una chimica di squadra di buon livello, ma almeno l’impegno di tutti si è visto, l’integrazione tra giocatori esperti e gli americani tutti nuovi sarà il grande enigma per il futuro prossimo della compagine torinese. Dalla sua il coach milanese Pianigiani, ha invece testato la sua squadra in un impegno ufficiale dopo le uscite estive, consolidando il gruppo e cercando di alzare l’asticella di un sistema già rodato con gli innesti di sicuro valore qualitativo come James, Nedovic, Brooks e Burns. La stagione si preannuncia fitta di impegni e i tifosi biancorossi sperano anche di soddisfazioni non solo a livello nazionale.
La partita è stata equilibrata nei primi due quarti, con Milano in totale controllo e Torino con dedizione a mettere sul campo i nuovi dettami tecnici di coach Brown. Quando gli uomini di Pianigiani hanno deciso di innescare il turbo, dal secondo quarto in poi non c’è più stata storia. Micov eletto MVP dell’intera manifestazione, anche in finale è stato il faro ed il metronomo della flotta milanese. Grande menzione per Gudaitis più che un fattore sotto i tabelloni, se il buongiorno si vede dal mattino questa potrebbe essere la stagione della vera consacrazione a top player anche a livello europeo del centro lituano. Rivedibili James e Nedovic anche se il loro potenziale è sicuramente devastante.
Torino ha risposto con una buona prova di squadra, considerando il fatto che per questi giocatori significava l’esordio assoluto del gruppo finalmente al completo dopo tutte le vicissitudini estive. Carr è stato il migliore nello scorer, mentre McAddo , Taylor e Cotton si sono impegnati con risultati non sempre positivi nella loro aree di competenza, ma con un impegno concreto. Wilson il più ispirato, mentre Rudd ci è sembrato ancora fuori condizione.
La Gara
La partita è in equilibrio per tutto il primo quarto terminato 21-20 per i piemontesi che con qualche azione pregevole di penetra e scarica tiene bene il campo ai più quotati avversari. Nel secondo quarto Nedovic e compagni spingono sull’acceleratore iniziando a sentenziare da tre proprio con il serbo e con un Gudaitis imperioso nel pitturato. 41-31 è il punteggio all’intervallo lungo per l’Armani. Torino è in confusione nel reparto offensivo complice l’acerba coesione e apprendimento degli schemi di coach Brown. Il terzo quarto consolida la leadership dei milanesi con un Micov praticamente perfetto in ogni sua esecuzione. Torino si scuote con la regia di capitan Poeta che si danna l’anima per poter alzare il ritmo e dare ossigeno e ancora speranza in vista degli ultimi 10 minuti di gioco. Punteggio 67-51 alla fine del terzo quarto.
La differenza la fanno anche le panchine, con Milano che può schierare in campo al posto dei titolari giocatori come Della Valle, Burns, Cinciarini, Kuzminskas, tenendo sempre alto il livello di squadra, cosa che Torino non può avere. Nell’ultimo periodo Milano stacca la spina e permette un timido recupero della Fiat a cui va il merito di non mollare mai con Wilson, Carr e McAdoo. Prima del trionfo milanese La Fiat si è avvicinata fino al -6 ma la grande difesa eretta da Gudaitis e compagni respingono le velleità avversarie. Finale 82-71 per l’Armani.
Numbers
Da notare la buona distribuzione dei punti nel quintetto torinese tutto in doppia cifra, sintomo di una ricerca da parte del coach di trovare il gioco corale mettendo al bando situazioni di forzature da fuori, lavorando fino alla fine dell’azione per cercare situazioni vicino a canestro con maggiori percentuali di successo. Dato lampante sono le 15 triple tentate da Torino contro le 34 di Milano, quest’ultima più orientata a lavorare per permettere buoni tiri da fuori con spazio a disposizione, esecuzioni sempre ad alta percentuale visto la grande qualità dei giocatori presenti nel roster milanese.
Le percentuali al tiro sono abbastanza in equilibrio mentre un altro dato rilevante sono i 15 rimbalzi milanesi in attacco contro i 5 degli avversari. Gudaitis 10, Wilson 7.
Le palle perse sono state determinanti , 16 per Torino contro le 9 di Milano.
Armani Exchange Milano – Fiat Torino 82-71 (21-20, 10-21, 20-26, 20-15)
Armani Exchange Milano
James 10, Micov 17, Gudaitis 17, Bertans, Fontecchio 2, Nedovic 14, Kuzminskas 4, Cinciarini 2, Burns 2, Brooks 5, Della Valle 9; all.Pianigiani
Fiat Torino
Wilson 11, Rudd 5, Carr 15, Poeta 2, Cusin 4, McAdoo 12, Taylor 11, Cotton 11; all. Larry Brown