La Vuelle ha perso un altro finale punto a punto, dopo un inizio shock in cui dopo pochi minuti sembrava irrimediabilmente persa. La Sidigas è comunque passata meritatamente sul campo di Pesaro, conducendo la gara per tutti i 40’.

La gara

Partenza devastante della Sidigas sul parquet dell’Adriatic Arena, con Rich e Fesenko incontenibili nel primo parziale. Da perfetto finalizzatore Rich ha segnato 13 punti in un amen, con 5/5 dal campo, sfruttando gli spazi e gli scarichi di Fesenko, immarcabile per i lunghi della Vuelle, almeno fino a quando ha avuto fiato e gambe per restare in campo. Il pivot ucraino da parte sua ha annientato Mika e oscurato la via del canestro a tutti gli esterni pesaresi che provavano a entrare in area. Il 5-28 dopo 8’ spiega meglio di ogni altra cosa quello che stava succedendo in campo. Da lì è iniziata la lenta rimonta dei padroni di casa, con le triple di Kuksiks (5/6), di cui una da 20 metri allo scadere del terzo parziale, le iniziative non sempre ordinate di Moore, la crescita di Mika e qualche sprazzo di Ceron. All’inizio dell’ultimo quarto la Vuelle è arrivata anche a -1 (62-63), iniziando un lungo sprint finale in cui è mancato solo il guizzo decisivo, quello del sorpasso sprecato da Bertone con un sanguinoso 0/2 dalla lunetta sul 77-78. Negli ultimi secondi Avellino, a piccoli passi, ha “rivinto” una partita che sembrava troppo facile per essere vera.

Magic Moment

Si potrebbe dire l’inizio con il parziale monstre di Avellino, Fesenko raddoppiato sistematicamente (scelta discutibile di Leka) capace di trovare sempre l’uomo libero sul lato debole a fare il tiro al bersaglio. Poi in realtà la Sidigas l’ha vinta nel momento in cui Pesaro non è riuscita a concretizzare il suo magic moment, dopo le due triple di Moore Bertone ha mancato i due tiri liberi del potenziale vantaggio e, a 16” dal termine, lo stesso Moore pur potendo tenere palla fino alla sirena ha forzato una tripla subendo la stoppata di Leunen e decretando la sconfitta finale per la propria squadra.

Man of the match

Jason Rich, per il primo quarto perfetto che avrebbe potuto mandare tutti a casa, ma anche per il resto della gara. Anche se con la mano un po’ più fredda è lui l’uomo a cui si è affidata la squadra di Sacripanti nei momenti di difficoltà, trovando canestri importanti e permettendo ad Avellino di mantenere il vantaggio. 25 punti alla fine senza sprecare quasi nulla, 9/13 al tiro dal campo. Bello da vedere.

Numbers

5-28 per Avellino dopo 8’, che ha chiuso il primo quarto tirando con il 79% dal campo. La Vuelle ha regalato 10’ agli ospiti, che non hanno chiuso la partita ma hanno goduto del vantaggio nel finale. Il break iniziale è stato propiziato da Rich (25 punti) e Fesenko (5/5 dal campo, 5 rimbalzi e 3 assist per 17 di valutazione in 13’ di gioco). Nella Vuelle ancora una volta percentuali al tiro deficitarie (41% contro il 57% di Avellino), per una volta meglio da 3 che da 2, merito soprattutto del 5/6 di Kuksiks. Male Omogbo, è cresciuto alla distanza Mika, che ha chiuso con 16 punti e 15 rimbalzi, ma solo 7/19 al tiro. Male i tiri liberi, 64% Pesaro, 67% Avellino.

Vuelle Pesaro – Sidigas Avellino 78-83 (8-29;25-14;27-20;18-20)