Dopo 3 settimane di stop riparte l’Eurocup e la fa nel momento più complesso per la Virtus.Mese di Dicembre decisamente fitto di impegni infatti quello dei bianconeri, che sembrano accusare un po’ di stanchezza e arrivano dal brutto stop di Cremona.  La vittoria di Coppa contro un avversario decisamente coriaceo, però, da alcuni buoni segnali alla truppa di coach Djordjevic, che ritrova per  ampi tratti la sua difesa ferrea e la fiducia nel tiro da fuori. Per affrontare con buon esito Brindisi, Sassari, Fortitudo e Milano bisognerà alzare ancora l’asticella ma la Segafredo sembra sulla strada giusta.

La Gara

Una Virtus finalmente pimpante e concentrata sin dalla palla a due, ingabbia i greci in difesa e colpisce con attacchi ben costruiti, portandosi sul 9-0 e costringendo coach Giatras a parlarci su dopo poco più di 3 minuti. Patrasso prova a sfidare i bianconeri costringendoli ad adeguamenti difensivi più rapidi, solitamente indigesti a Bologna, ma la scelta non paga e la Segafredo vola sul 14-0. I primi punti ospiti arrivano dopo quasi 7′ di gioco ma fruttano un contro break di 0-8, propiziato più dalle dormite difensive e dalle palle perse in attacco dei bianconeri che non dal gioco greco. Hunter sembra un fantasma, l’attacco si inceppa e la Segafredo, come spesso accade, deve aggrapparsi all’estro di Teodosic per mantenere un minimo vantaggio (19-16) in chiusura di quarto. In avvio di secondo periodo la difesa torna a blindare l’area, concedendo all’attacco la possibilità di una circolazione palla più fluida ed i bianconeri scappano nuovamente sul +11, prima di sprecare un contropiede con Markovic (stoppato) e concedere la tripla sul fronte opposto. I padroni di casa decidono di essere aggressivi sull’arco, costringendo Patrasso a conclusioni per lo più forzate. Col solo Babb (14) a trovare il canestro con continuità, i greci annaspano ma la zona ed un redivivo Kaselakis limitano il passivo al -9 (44-35). Bologna, autentica padrona del colorato con 21 rimbalzi a 12 e con Patrasso costretta ad un 4/11 da 2 (contro 17 triple tentate), potrebbe e dovrebbe avere un margine migliore, ma le 10 palle perse pesano eccome.  In uscita dagli spogliatoi i greci sembrano da subito più reattivi, costringendo una Virtus sorniona a giocare dove meno vorrebbe e cioè in velocità. Difensivamente Bologna va in difficoltà e di conseguenza perde il ritmo in attacco, permettendo agli ospiti di ricucire sino alla parità a suon di triple (10 a segno). Delia risulta arma efficace sui pick and roll ma difensivamente fatica sul gioco dentro/fuori dei greci, lasciando spesso canestri facili al ferro. Buon per Djordjevic che si accenda improvvisamente un giocatore di striscia, ma sin qui anonimo, come Gaines, autore di 5 filati a ridare un po’ di ossigeno. In rapida successione trovano però il 4 personale sia Hunter che Gamble ed il coach bolognese deve rimescolare completamente le carte cercando un gioco diverso con Teodosic, Pajola e Cournooh insieme. Il serbo da tanto fosforo ma Patrasso continua a colpire da tre e rimane a contatto. Al contrario dell’avvio dove erano state le difese a dominare, sono gli attacchi ora a gestire i ritmi: il gioco perimetrale rapido e la mano mortifera del Promitheas da un lato, la spaziatura perfetta nel colorato Virtus dall’altro. Con i ritmi e la fisicità ad aumentare, il match diventa una lotta di nervi e qui è bravissima Bologna a mandare fuori giri Patrasso in attacco e punire con Teodosic (+12). Da qui in avanti è Gaines a riaccendersi, facendo quello che vuole della difesa ospite, salendo a 16 punti e permettendo ai suoi di controllare senza eccessivo affanno. Con un arbitraggio attento ai sospiri (50 falli complessivi fischiati), si assiste poi ad uno stillicidio di tiri liberi che, sostanzialmente, lascia invariati gli equilibri sino al 88-75 finale.

Magic Moment 

È la difesa Virtus degli ultimi 15′, con conseguente break offensivo firmato Gaines a decidere il match. Dalla parità (52-52) al +14 e nessuno scampo per Patrasso.

MVP

Scelta poco ortodossa ma necessaria quella di suddividere il titolo tra 3 giocatori: Weems, che ha guidato la prima trionfale parte di gara, Teodosic autentico faro nel momento più difficile e Gaines, autore di 11 dei suoi 16 punti nel secondo tempo.

Numbers

13/28 da 3 per il Promitheas e ben 51 falli complessivi fischiati (ed equamente divisi 26-25) sono i numeri più eclatanti del match.

 

 

Virtus Segafredo Bologna 88

Promitheas Patrasso          75

Parziali (19-16, 25-19, 21-24, 23-16)

 

Bologna: Gaines 16, Pajola 6, Baldi Rossi 7, Markovic 2, Ricci 8, Delia 12, Cournooh 4, Hunter 5, Weems 14, Nikolic 0, Teodosic 8, Gamble 6.

Patrasso: Babb 17, Lypovyy 3, Kafezas 0, Agravanis 4, Kaselakis 8, Koroupakis 0, Kastivelis 7, Fieler 20, Robinson Jr 5, Ellis 5, Mantzoukas 4, Bazinas 2.