Doveva essere vittoria per i bianconeri in chiave playoff e così è stato.
Qualche patema d’animo di troppo nei primi due quarti ma vittoria mai in discussione per la truppa di Ramagli. Niente da recriminare anche per Vitucci e i suoi ragazzi, autori di una prova gagliarda e solida, fino a che c’è stata sufficiente birra in corpo, su un campo a dir poco proibitivo. La Happy Casa può sicuramente trarre spunti importanti da sfruttare nella sua lotta salvezza (dove appare sicuramente più carrozzata di Capo D’Orlando e Pesaro), mentre i bianconeri devono inseguire ora almeno altre 3 W per centrare il secondo obiettivo stagionale: i playoff. Con un Ale Gentile così, poi, sognare non è impossibile…
Segafredo Virtus Bologna 94
NBB Happy Casa Brindisi 85
Parziali (25-19 24-22 21-17 24-27)
La Gara
I padroni di casa partono bene offensivamente, ma nemmeno un 4/7 da 2 ed un 3/3 da 3 bastano per distanziare una coriacea Brindisi che, senza perdere la concentrazione macina gioco e grazie a Smith recupera dal 9-3 sino ad un solo possesso di distacco. Vista l’ottima mira dei bolognesi in avvio la NBB passa a zona e la scelta pagherebbe buoni dividendi se la Happy Casa non dilapidasse tutto in attacco con scelte discutibili. La Virtus ringrazia le forzature Brindisine dall’arco (1/6) ed un provvidenziale recupero di Slaughter per bloccare il possibile aggancio, ma lo 0/2 ai liberi di Stefano Gentile permette comunque alla Happy Casa di tornare a -1 sul 20-19. Grazie ai rimbalzi offensivi del centrone n°44 e ad un grandissimo canestro di Aradori in step back sulla sirena, i bianconeri blindano la prima frazione sul 25-19.
Avvio di 2° quarto e si iscrive al match anche Lawson con la tripla del +7 ma la difesa nuovamente “dormiente” dei bianconeri permette 4 facili al ferro a Giuri e Mesicek, col risultato di un nuovo equilibrio. La Virtus è in palese confusione, Vitucci lo capisce e Brindisi sfrutta il corri e tira bianconero per colpire in contropiede sfiorando a più riprese la parità. Per la Segafredo arriva come manna dal cielo un provvidenziale 5-0 tutto firmato Ale Gentile che, sommato alla concomitante mancanza dal parquet di Smith è deleterio per i ragazzi di Vitucci; quando Pajola firma il +11 sull’ovazione dell’intero palazzetto, il time out è quindi obbligatorio. Rientro forzato del n° 6 pugliese e nuovo break ospite sino al 41-37 ma ancora una volta manca a Brindisi la zampata vincente: tripla folle con mani in faccia di Ale Gentile sulla sirena e la Virtus può prendere una bella boccata d’ossigeno.
La ripresa inizia con la solita difesa imbambolata dei padroni di casa ed un Lydeka in formato Deluxe che imperversa nel colorato Bolognese, portando la sfida a divenire un 1 vs 1 a distanza tra il lituano (8/11 da 2) ed Ale Gentile (autore di 24 punti in 26′) . L’Happy Casa lotta, prova a strappare, ma viene costantemente ricacciata indietro dalla Segafredo che oggi, è anche baciata dalla dea bendata visto che per la terza volta trova un gran canestro (questa volta anche con fallo subito da Ndoja) sulla sirena.
Corte le rotazioni per coach Vitucci, troppo e non c’è sufficiente benzina per ricucire lo strappo stavolta ampio (84-69) creato dalle Vu Nere. Gli ultimi minuti seguono il canovaccio tecnico del resto del match, con i pugliesi che si aggrappano a Lydeka e ad un ritrovato (forse con troppo ritardo) Giuri ed i padroni di casa che gestiscono, anche se non sempre con lucidità, sino al finale 94-85.
Magic Moment
Il break firmato Ale Gentile del terzo periodo. Brindisi aveva sin li ricucito ogni tentativo di fuga bianconera, procurando anche qualche grattacapo di troppo alla truppa di Ramagli. Ci pensa il n° 0 con uno show personale d’altri tempi: difesa ospite sbriciolata e spallata decisiva.
Man of the match
MVP ad Alessandro Gentile indiscutibile: 31 punti, 11/15 da 2, 2/3 da 3, 6 rimbalzi ed 1 assist… può bastare?
Numbers
Significativo l’ 8/23 da 3 (1/6 nel 1° quarto) con cui la Happy Casa chiude il match: se uniamo questo dato alla netta vittoria a rimbalzo offensivo (13-6 per gli uomini di Vitucci) qualche rimpianto comincia a nascere. La vittoria era probabilmente una chimera, ma Brindisi avrebbe potuto rimanere a contatto molto più a lungo e chissà… Da incorniciare poi le statistiche di un immenso Alessandro Gentile, grandissimo mattatore del match sotto tutti i punti di vista.