Conclusa la stagione 2018/19 con la vittoria tricolore di Venezia al termine di un’entusiasmante ed appassionante serie di finale, è già il momento di ripartire programmando il prossimo campionato. Come e più degli altri anni, c’è grande apprensione ed attenzione sulla situazione economica dei club.
In queste ore, infatti, si inseguono incessantemente voci a dir poco inquietanti sulle difficoltà economiche di una società della massima serie con grossi problemi a trovare la cosiddetta quadra. Per questo club ci sarebbe lo spettro di un’esclusione dalla serie A ed un conseguente terremoto al quale far fronte. Nelle stanze dei bottoni della Federazione e della Lba si segue con grande attenzione l’evoluzione della situazione, studiando i rimedi da adottare.
Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, ci sarebbe una società che dovrebbe versare una cospicua somma (tra i 2 ed i 3 milioni di euro) all’Erario per mettersi in regola per i pagamenti Iva; ma poi ci sarebbero ulteriori gravi e serie problematiche (irregolarità) rilevate dalla ComTec e di non facile soluzione. Il club in questione non solo sarebbe stato allertato dall’organo di controllo federale ma addirittura messo spalle al muro: per superare il fosso e prendere parte alla prossima serie A dovrà aver sistemato il tutto altrimenti la ComTec formulerà parere negativo.
Le difficoltà dell’ultima stagione di Cantù e di Avellino, la vicenda di Torino, l’esclusione in A2 a stagione in corso di Siena ed addirittura nei playoff di B di Reggio Calabria hanno imposto di elevare il livello di attenzione e soprattutto di rigidità. Se in passato si è chiuso un occhio o forse anche tutti e due dinanzi a situazione tutt’altro che limpide, usando la mannaia solo con Caserta, stavolta la ComTec ha ricevuto indicazioni ben precise di non fare sconti a nessuno.
Tra l’altro ad oggi soltanto 8 società di serie A sembrerebbero avere le carte in regola per superare gli esami ed iscriversi alla stagione 2019/20. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, i problemi sul tavolo dovrebbero essere superabili.
Ma se il caso succitato dovesse esplodere e deflagrare fino all’esclusione dalla prossima serie A, cosa succederebbe?
La Lba potrebbe mai presentarsi ai nastri di partenza con un numero di squadre dispari (17), esibendo, in primis agli sponsor, un biglietto da visita a dir poco imbarazzante?
Difficile se non impossibile che negli ambienti federali si possa subire un simile autocanestro senza reagire. Così, a dispetto della palese volontà di tornare ad una serie A con 16 partecipanti, in caso di una sola defezione sarebbe più che probabile, in deroga a quanto disposto, il ripescaggio di Capo d’Orlando. I siciliani, tra l’altro, sono molto vigili ed attenti a ciò che accade ed avrebbero già fatto sapere ai vertici di Fip e Lba di volere a tutti i costi la serie A nel caso una squadra venisse esclusa.
Diversa sarebbe la situazione nell’eventualità che non fossero ammesse in A due squadre, perché a quel punto la Legabasket si ritroverebbe con 16 compagini e probabilmente sarebbero tutti (o quasi) felici e contenti.
L’eventuale ripescaggio di Capo d’Orlando, che potrebbe essere deciso dal Consiglio Federale in via eccezionale, provocherebbe un effetto domino del quale potrebbe beneficiare anche la Juvecaserta (serie B). Il club campano ha presentato richiesta per una Wild Card che la Fip potrebbe concedere, riportando la città della Reggia in A2. D’altronde nel primo campionato nazionale dilettantistico già verrà effettuato un ripescaggio a seguito del posto lasciato vacante da Torino, con San Severo e Cento alla finestra.
C’è da scommettere che da qui a metà luglio, quando verranno ufficializzate le iscrizioni ai campionati, ne vedremo delle belle!