I tifosi della Vanoli Cremona scendono in campo per contribuire fattivamente alla permanenza in serie A. Partono “dal basso” le prime, concrete iniziative per supportare la società biancoblu, severamente colpita dalle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19. Come noto, Cremona e provincia sono tra i territori più duramente colpiti dall’epidemia, con la più alta incidenza di contagi d’Italia, in rapporto al numero degli abitanti. Lo stesso presidente del sodalizio, Aldo Vanoli, è stato personalmente colpito dalla malattia, che tuttora presenta strascichi non trascurabili. Questo, unitamente alla defezione di parecchi sponsor, grandi e piccoli, ha indotto il numero 1 della società a dichiarare a rischio la continuità sportiva. Da lì al comprensibile fuggi-fuggi (coach Sacchetti, Fioretti, Bianchi e Vacirca, la rescissione con molti giocatori sotto contratto e, da ultimo, col G.M. Talamazzi) il passo è stato breve. Il desiderio della proprietà, sempre supportata dal vicepresidente Davide Borsatti, è quello di lasciare a potenziali acquirenti una società senza pendenze contrattuali, né debiti, cioè con la massima libertà operativa per dar vita a un nuovo progetto tecnico. Una situazione paradossalmente unica, in un mondo dove la trasparenza non l’ha mai fatta da padrona.
L’impasse apparente che ammanta l’operato societario non ha certo fatto sottostimare la situazione a tifosi e appassionati biancoblu, spesso tacciati di essere poco calorosi, rispetto ad altre tifoserie. Di fatto, vi è stato un moto univoco nella sostanza, seppure diversificato nella forma, che sta dimostrando quanto viscerale sia il legame cretosi tra i colori sociali e gli appassionati cremonesi, capaci di mettersi una mano al cuore ed una al portafoglio, nel tentativo di dare un sostegno e – magari – svegliare dal torpore la pigra imprenditoria locale. Sostanzialmente, le azioni intraprese si sono articolate in tre direzioni:
- il gruppo storico del tifo organizzato GDP (Guidati dal Prosecco) ha inviato una lettera al quotidiano “La Provincia”, proponendo la sottoscrizione “al buio” di abbonamenti per la stagione 2020-21. Questo ha solleticato l’intraprendenza di altri due appassionati, che hanno a loro volta dato vita a una iniziativa di più ampio respiro:
- Nicolò Sterzati e Pier Ragazzini – attraverso la creazione del gruppo pubblico “Salviamo la Vanoli Basket” su Facebook – hanno lanciato una sottoscrizione sulla piattaforma GoFundMe. Obiettivo: raccogliere 500.000 €.
- su iniziativa del gruppo Cuore Biancoblu, il tifo organizzato ha indetto un flash-mob per sabato 20 giugno, ore 18:30, presso i giardini di Piazza Roma, con l’obiettivo di sensibilizzare cittadinanza e imprenditoria locale al delicato momento del basket cremonese di vertice.
Ferve nel frattempo l’attività dell’Ufficio Marketing della società, che sta reggendo il peso del momento con dedizione encomiabile. Davide Pettinari e Valeria Ottavia Ghilardi lavorano su più fronti per favorire contatti e connettere quanti più soggetti con la realtà biancoblu.
Insomma, l’impressione è che Cremona – intesa come tessuto sociale – venderà cara la pelle, prima di darsi per spacciata. Una spalla su cui la società del presidente Aldo Vanoli potrà appoggiarsi, in fiduciosa attesa che partner economicamente attrezzati scendano sul parquet, in concreto.