L’Acqua San Benedetto Cantù vince un derby senza storia, annientando la Vanoli Cremona 78-54. Aria di derby al PalaRadi: le intense piogge, la diretta televisiva anche su RaiSport e l’orario serale, non scoraggiano i 2.700 accorsi. Discreta e vociante la rappresentanza di tifosi brianzoli. Coach Sacchetti recupera Diener e Ruzzier; Cesare Pancotto torna a Cremona dopo tre anni: il pubblico gli tributa grandi applausi e uno striscione, che lo emozionano visibilmente.
Quintetti – Sacchetti schiera Diener, Mathews, Saunders, Akele e Sobin. Pancotto oppone Clark, Collins, Pecchia, Wilson e Hayes. Avvio molto concreto di Cantù che, grazie alle triple di Wilson e alla presenza nel pitturato di Hayes, vola sul 14-4, dopo soli 3′. Sacchetti chiama timeout, ma l’andazzo non cambia e l’Acqua San Bernardo incrementa il vantaggio (+15 dopo 6′). La Vanoli appare slegata, senza presenza difensiva, con pochissime opzioni in attacco. Cantù, per contro, gioca a basket: difesa attenta, transizione rapida, buone percentuali, gioco di squadra. Un 5-0 di Cremona a 1’30” dalla prima sirena, induce Pancotto alla pausa tecnica. La frazione termina 14-29 per Cantù. Cremona tira col 33% da 2 e col 20% da 3: difficile andar lontano con queste percentuali.
Secondo quarto – Sacchetti mette in campo Tiby, in odor di taglio: l’USA è nervoso e commette 2 falli (di cui un antisportivo) in meno di un minuto. Cantù vola sul +18, poi Diener piazza due triple e Pancotto ci parla su con i suoi (22-34). Cremona sembra scollata: subisce passivamente un paio di incursioni e, sul 22-38, Sacchetti chiama i suoi a rapporto. La risposta è nei canestri di Akele e Gazzotti, nonché sul 2/2 dalla carità di Stojanovic, su antisportivo di Clark (28-38). Il ferro sputa parecchi tiri ai biancoblu, ma la Vanoli è ancora viva. Collins ne mette 5 in un amen; segna Akele, ma La Torre e Wilson colpiscono oltre i 6,75, fissando il tabellone sul 33-49. Cantù superiore in tutte le voci statistiche.
Terzo quarto – 6-0 Cremona e Pancotto ricorre al timeout. Wilson fa 4 punti; Cremona, invece, spezza i ferri. La squadra di Sacchetti sbaglia tutto quello che si può sbagliare: il solo Diener pare in grado di dire ancora qualcosa sul parquet. Squadre all’ultima pausa sul 47-58.
Quarto quarto – Dopo 1’30” Diener abbandona il campo per un infortunio muscolare alla coscia, apparentemente serio. Intanto Cantù colpisce a ripetizione da 3. Sul 50-63, Sacchetti chiama i suoi a raccolta. La pausa tecnica non sortisce gli effetti sperati: la Vanoli spreca in attacco e lascia tiri aperti agli avversari, che non si fanno pregare. La quarta frazione si trasforma ben presto in garbage time. A 3′ dalla sirena, Cantù è avanti di 24 (50-74), con uno Young incontenibile da 3. Termina 54-78. Cantù domina dall’inizio alla fine un incontro nel quale Cremona non è mai entrata. Non si possono togliere meriti al team di Pancotto, apparso equilibrato, compatto, con poche ma buonissime individualità. Per la Vanoli una serata da “Profondo Rosso”: troppo brutta per essere vera, ora con un Diener le cui condizioni fisiche saranno da valutare e un Tiby da un mese sulla graticola del taglio imminente. Serve una scossa e presto: presentando l’incontro, Sacchetti aveva parlato di obbiettivo salvezza. Tutt’altro che scontata, per quanto visto stasera.
Magic moment – Tutto l’incontro disputato da Cantù, anche se nell’ultimo quarto (7-20), Cantù ha letteralmente cancellato dal campo gli avversari.
Man of the match – Wilson, 21 punti (5/6 da 3), 8 rimbalzi, 28 di valutazione.
Numbers – Hayes ha imposto 6 stoppate; valutazione di squadra: 35 Cremona, 104 Cantù.
Vanoli Cremona – Acqua San Bernardo Cantù 54-78 (14-29, 19-20, 14-9, 7-20)
Cremona: Saunders 15, Mathews 3, Sanguinetti ne, Gazzotti 4, Diener 6, Ruzzier, Sobin 10, De Vico 3, Tiby, Stojanovic 5, Palmi 2, Akele 6. Allenatore Sacchetti
Cantù: Young 11, Collins 8, Procida, Clark 13, La Torre 3, Hayes 10, Wilson 21, Burnell 7, Baparapé, Simioni, Rodriguez, Pecchia 5. Allenatore Pancotto