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Virtus Segafredo Bologna   66

Vanoli Cremona                     84

Parziali (17-22, 20-16, 17-25, 12-21)

La Gara

Parte a sorpresa il giovanissimo Berti nel quintetto bianconero e sono suoi i primi due punti del match, con una grande conclusione nel traffico, nonché una preziosissima stoppata. Sono però la difesa decisa e la mano calda di Cremona (Aldridge 2/3 da tre) a fare la differenza nella prima fase. La Virtus fatica a trovare riferimenti offensivi forzando e sbagliando tantissimo, mentre Cremona scappa sul 12-20 sospinta dalle triple (4/6) e costringe Sacripanti a parlarci su. I bianconeri continuano a litigare col ferro (1/7 da 3), ma mordono maggiormente in difesa e ricuciono lo strappo sino al 17-22 di fine periodo.

Con la necessità di maggior fisicità e grinta, Bologna si affida a Martin e proprio la schiacciatissima dell’ex a difesa schierata, più recupero e canestro in contropiede di Pajola mandano la Virtus nuovamente avanti sul 23-22 con break di 6-0 in 1′. In tutto questo è comunque evidente la latitanza di uno dei protagonisti della vigilia, Punter, soli 2 punti in 6′ di utilizzo; questa mancanza unita allo sforzo per il rientro, vengono pagati a caro prezzo dalla Segafredo che in un amen subisce il contro break di 0-7, propiziato da Crawford ed Aldridge. Il match è però ora figlio di fiammate, prima quella casalinga guidata da Cappelletti e M’Baye, poi quella ospite ancora con Aldridge sugli scudi. La zona decisa da Sacripanti paga dividendi importanti, ma in attacco Bologna continua a faticare (Punter 1/6 dal campo) e la tripla sulla sirena di Demps archivia i primi 20′ col vantaggio Vanoli 37-38.

Ad inizio terzo periodo è ancora la zona di Sacchetti a mandare in confusione la Segafredo che subisce l’ennesimo parziale del match (12-21), questa volta lungo e dolorosissimo per i padroni di casa,  propiziato da Diener ma anche da alcune clamorose sviste arbitrali. Bologna è priva di idee, di tiro, molle in difesa e debole a rimbalzo. In queste condizioni Crawford, Ricci e Mathlang giganteggiano portando la Vanoli sino al +11, ritoccato minimamente sul finire del tempo, che si chiude con lo score di 54-63 Cremona.

L’ultimo periodo continua sulla falsariga del terzo: dominio ospite a rimbalzo e totale incapacità dell’attacco bianconero di bucare la zona lombarda. Con Punter e Taylor ancora fermi su di un impietoso 3/14 in due ed Aradori oggetto estraneo al match, la Virtus subisce senza produrre che una minima reazione che non impensierisce però minimamente la Vanoli. Ci si mettono poi nuovamente i signori in grigio: fallo netto su Taylor in entrata non fischiato, ma ribaltato al giocatore bolognese con annesso fallo tecnico, follia. La tripla di Ricci ad 1’51” dal termine (64-77) chiude di fatto un match dominato dalla Vanoli. Per Sacripanti un paio di passi indietro belli grossi da quel che si è visto ad Avellino, ed al prossimo turno la Virtus andrà a Venezia… Sacchetti può invece sorridere mettendo in cintura, dopo Avellino, anche lo scalpo delle V nere a domicilio: questa Cremona è autorizzata a sognare.

Magic Moment 

Il break decisivo è indubbiamente quello che la Vanoli crea di squadra ad inizio ripresa, ma il punto di rottura definitivo (se mai ce ne fosse stato bisogno) lo segna la tripla allo scadere dei 24″ con cui Diener spegne i pur deboli ardori dei bianconeri nell’ultimo “tentativo” di rimonta.

MVP

La zona di Cremona. Arma letale con cui Sacchetti ha imbrigliato una Virtus povera di idee e molle sulle gambe. Per il resto nessuno in casa Vanoli ha fatto sfracelli ma tutti hanno portato il loro mattone, con precisione e carica agonistica.

Numbers

Evidente il dominio Vanoli a rimbalzo 52 (!!!) – 35 (27-19 nei primi due quarti, 11 per Saunders, 11 Aldridge e 10 Matlangh). Per Bologna gravissime le assenze delle prime punte: 3/14 Punter, 2/7 Taylor.