Una Vanoli Cremona dal grande carattere si aggiudica il match contro la talentuosa, ma poco lucida Scandone Avellino, per 94-88. Cremona risponde “presente” alla prima casalinga della Vanoli: gli unici vuoti si registrano nel settore ospiti, comunque ben rappresentati. I padroni di casa vogliono dimostrare che il sacco di Trento non è stato figlio di “una serie di sfortunati eventi” per gli uomini di Buscaglia. Oltre a ciò, ci sono da verificare i progressi nell’inserimento di Mathiang nel roster guidato da Sacchetti. Sulla sponda opposta, bisogna verificare se e fino a che punto sono state smaltite le fatiche della vittoriosa campagna di Russia in Champions League, costata due supplementari agli uomini di Vucinic. Sicuramente si affrontano due compagini dal peso specifico differente (anche in senso letterale), costruite per recitare ruoli diversi in campionato.
Quintetti – Sacchetti manda in campo Ruzzier, Demps, Crawford, Aldridge e Mathiang. Vucinic risponde con Cole, Filloy, Nichols, Green e Costello. Avvio equilibrato nel punteggio, con Crawford in bella evidenza, sia per intensità difensiva, che in chiave realizzativa (12 pt). Anche il centro biancoblu Mathiang ha un buon avvio, trovando una certa confidenza col canestro. Avellino non impressiona e si mantiene a distanza minima grazie ai canestri di Green e Cole. Nonostante l’1/7 da 3, Cremona termina la prima frazione avanti 26-23.
Secondo quarto – Il match sale di intensità sui due lati del campo, ma il punteggio resta sempre in bilico: al 6′ sul 34-35, Vucinic chiama timeout. Cremona fatica in attacco a eludere la fisicità degli avversari, finendo col prendere canestri in contropiede (34-39 a 3′ dalla pausa lunga). Saunders e il redivivo Aldridge recuperano il gap sul 42 pari, ma il 2/2 di Cole dalla carità assegna ad Avellino il primo tempo: 42-44. Impressiona in negativo l’asfissia al tiro dai 6,75 della Vanoli: 2/15 a metà partita è indice di sofferenza (merito ovviamente di una Scandone che non vive di individualità, ma fa gioco di squadra a tutto campo). Avellino tira col 50% da 3 e col 58% complessivo da 2. Bene a rimbalzo Cremona: ne cattura complessivamente 22, di cui 9 in attacco: da qui nasce la capacità di restare in partita dei biancoblu.
Terzo quarto – Un gioco da 4 punti di Green vale il +5 Avellino. Costello porta gli irpini sul 54-45 e Sacchetti deve parlarci sopra coi suoi. Cremona segna col contagocce, mentre Avellino, pur senza strafare, fa il suo gioco e infila il canestro con regolarità. Per la Vanoli sembra profilarsi il peggio, quando Diener e compagni sembrano guardarsi negli occhi, a risvegliare l’anima combattiva nel DNA della squadra. Al 6′ due liberi di Saunders e la tripla di Aldridge portano la Vanoli a -3, costringendo Vucinic alla pausa tecnica. La terza tripla consecutiva di Aldridge vale il nuovo vantaggio biancoblu (60-58). Cremona chiude le maglie difensive, ma le vengono fischiati diversi falli, grazie ai quali Avellino chiude il quarto avanti di 1, sul 68-69.
Quarto quarto – La Sidigas morde ripetutamente con i piccoli Cole e Sykes e guadagna il +5 dopo 4′. Il fallo su tiro da 3 di Green è di quelli pesanti e vale il +7 irpino. La Vanoli non riesce a segnare dalla distanza e fatica a catturare rimbalzi offensivi: questo lascia tutti i vantaggi ai biancoverdi. Diener tira fuori grinta e talento, rinvigorendo i compagni di squadra: Ricci mette la tripla del -1, Sykes fa 2/3 dalla lunetta; lo stesso Diener (da 3) e un Ricci on-fire (5 punti in 20″) riportano Cremona avanti 90-85 a 1’05” dalla sirena (parziale 16-2 per Cremona). Avellino è in calo di ossigeno e va a sbattere più volte contro il muro difensivo dei lombardi. La freddezza di Pippo Ricci dalla lunetta a 5″ dalla sirena (2/2), fissa il tabellone sul 94-88. Vittoria ancora una volta del collettivo biancoblu, che ha saputo fare le cose giuste quando serviva farle. Proprio nel momento di maggiore difficoltà, gli uomini di Meo Sacchetti hanno trovato le risorse giuste per avere la meglio su un avversario molto più dotato tecnicamente ed atleticamente. La Sidigas ha sicuramente scontato la stanchezza accumulata e la sconfitta del PalaRadi non deve destare preoccupazione in Vucinic.
Magic moment – Gli ultimi 3 minuti della partita, in cui i cremonesi hanno serrato la propria area, colpendo a ripetizione sulle ripartenze.
Man of the match – Ancora una volta Giampaolo Ricci, che con la lucidità dimostrata negli ultimi minuti, ha messo il sigillo sulla vittoria della Vanoli.
Numbers – Green si conferma MVP, con 30 di valutazione (23 punti, 75% al tiro complessivo). Ottima prova per Crawford (23 punti, col 67% da 2), che gli vale il 28 di valutazione. 40 i punti segnati dalla panchina Vanoli, che si conferma di qualità. Mathiang miglior rimbalzista (9) e autore di 13 punti.
Vanoli Cremona – Sidigas Avellino 94-88 (26-23; 16-21; 26-25; 26-19)
Cremona: Sauders 14, Gazzotti 2, Diener 11, Ricci 13, Demps 4, Ruzzier, Portannese, Mathiang 13, Boccasavia ne, Crawford 23, Aldridge 14. Allenatore: Sacchetti
Avellino: Guariglia ne, Green 23, Nichols 6, Costello 11, Filloy 9, Campani ne, Sabatino ne, D’Ercole 6, Sykes 17, Cole 10, Spizzichini ne, Ndiaye 6. Allenatore: Vucinic