Livelli drasticamente distanti e incolmabili. Una Fortitudo piccola piccola al cospetto di una capoclassifica sempre più straripante che conferma la propria forza già mostrata nelle recenti final eight di Coppa Italia. Milano gioca una pallacanestro di livello assoluto con meccanismi oliati a tal punto di sembrare automatici, con un Direttore di orchestra in campo che risponde al nome di Sergio Rodriguez capace in 17 minuti di utilizzo di produrre 11 punti con 4 tiri, servire 7 assist e permettersi di rimanere a sedere nei restanti 23 perchè nei primi 17 la partita è finita da tempo. Merito a Ettore Messina che messo nella condizione di poter sviluppare il proprio credo cestistico supportato da giocatori di livello ha realmente poche ( o nessuna) squadre, quantomeno nel panorama nazionale, in grado di competere. Demeriti comunque ad una Fortitudo che non ha mai giocato la partita, uscendone di fatto dopo il 10-0 iniziale. “Premesso che non voglio aggrapparmi a nessuna alibi e scusante, l’unico punto che vorrei sottolineare e che si veniva da due settimane di non partite e ciò ci ha portato a non riuscire ad impattare la partita, non doveva succedere e nel rammarico che sia successo dobbiamo avere la forza di cancellare la partita. Non possiamo permetterci di avere questa partita per i nostri giorni di allenamento ed avvicinamento a Brindisi. Dobbiamo essere consapevoli di quello che dobbiamo fare e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, io per primo, se ciò non avverrà”. Così Luca Dalmonte nell’immediato dopogara di una partita mai nata e di fatto una partita che, per Bologna, andrà dimenticata in fretta.
La cronaca della gara è obiettivamente difficile da sviluppare, perchè gara non c’è mai stata. Milano ha da subito fatto la voce grossa e Dalmonte dopo 3 minuti si trova costretto al time out sul 10-0. La musica, ovviamente, non cambia. La Fortitudo trova qualcosa in attacco da Hunt e poco altro, mentre subisce in difesa l’ispirazione di Milano soprattutto dall’arco. Milano sbaglia il primo tentativo da 3 punti dopo 9 cesti consecutivi e con un immenso Rodriguez supportato da un altrettanto importante Punter scava il solco definitivo nei primi dieci minuti di gioco ( 30-11 con 6/6 dalla lunga e 15 punti di Punter).
C’è tempo solo, appunto, per vedere Milano infilare 9 triple consecutive prima di sbagliare ( 11/13 all’intervallo, 21/31 a fine partita) e per vedere qualcosina in attacco anche dagli ospiti che quantomeno provano a non farsi spazzare completamente via dall’avversario. In alcuni frangenti pare proprio che Milano non voglia infierire giocando anche in alcuni passaggi con sufficienza.
Si va all’intervallo sul 59-33 e se per Milano è difficile trovare lati negativi ( forse il solo Tarczewski, un po’ falloso e Datome non in serata), è facile individuare nei vari Banks, Aradori e Fantinelli ( oltre che al solito Withers) le più roboanti steccate felsinee.
L’inizio del terzo quarto vede la Fortitudo “rianimarsi” con un buon 10-2 di parziale di apertura (61-43) ma è il classico fuoco di paglia. Milano risponde con un 12-4 che rimette la situazione là dove era iniziata. Lunghissimo quindi il “garbage time” con Messina che concede l’ultimo quarto a tutti i meno utilizzati ( Moretti, Biligha Moraschini, Cinciarini), ma, ciò nonostante la Fortitudo non riesce, neppure con Milano in assetto “risparmio” a ridurre il gap che rimane a 26 punti ( benchè nel secondo tempo ne subisca “solo” 39).
Reset totale quindi per Bologna. Può invece guardarsi allo specchio Milano che fresca “dominatrice” della Coppa Italia può serenamente chiedersi “chi è la più bella del reame” senza temere esista ( quantomeno per quanto si è visto fin ora) una Biancaneve in grado di minacciarla.
Le pagelline:
Aix Armani Milano: Punter 8, Moretti 6, Micov 7, Moraschini 6, Roll 7, Rodriguez 8, Tarczevski 5,5, Biligha 6, Cinciarini 5,5, Shields 6, Datome 5, Wojciechowski 6. All. Messina 7
Fortitudo Bologna: Banks 5, Aradori 5, Saunders 6, Hunt 6,5, Fantinelli 4,5, Baldasso 6, Wihiters 4,5, Totè 5. All. Dalmonte 5.
Il tabellino
AIX ARMANI MILANO – FORTITUDO BOLOGNA 98-72 (30-11) (59-33) (82-54)
AJ Milano: Punter 25 (2/3, 6/7), Moretti 6 (2/3 da 3), Micov 14 (3/5, 2/3), Moraschini 3 (1/1 da 3), Roll 16 (2/5, 4/4), Rodriguez 11 (1/1, 3/3), Tarczewski 4 (1/2), Biligha 4 ( 2/3), Cinciarini (1/4 da 3), Shields 4 (1/3, 0/1), Datome 3 ( 0/4, 1/4), Wojciechowski 5 (1/1, 1/1). All. Messina
Fortitudo Bologna: Banks 13 (1/3, 2/7), Aradori 7 (2/2, ½), Saunders 10 (4/9), Manna n.e., Hunt 17 (8/11), Pavani n.e., Fantinelli 4 ( 1/2), Baldasso 9 ( 3/4, 0/4), Cusin 2 (1/2)Withers 5 (1/1, 1/2), Totè 5 ( 1/2, 0/1). All. Dalmonte
Statistiche di squadra: Tiri da 2 punti: Milano 13/27, Bologna 22/36; Tiri da 3 punti: Milano 21/31, Bologna 4/16; Liberi: Milano 9/10, Bologna 16/23. Rimbalzi: Milano 30 (21+9, Datome 5); Bologna 30 ( 16+14, 3 con 4). assist: Milano 29 ( Rodriguez 7), Bologna 15 (Baldasso 6).
Arbitri: Baldini, Borgioni, Belfiore.