È passato poco più di un mese da quando la Reyer Venezia si è cucita sul petto il tricolore. Nemmeno il tempo di festeggiare che la Società lagunare si è messa subito al lavoro per la nuova stagione.
I nuovi
Sul tema giocatori il ritorno, dopo il biennale ad Avellino, del “el gaucho” Ariel Filloy era cosa risaputa e garantisce leadership ed esperienza. La ricerca di un “quattro tattico” come Melvin Ejim -pure lui sarebbe stato un ritorno- è sfumata per le richieste probabilmente troppo esose del canadese. Ecco che, prontamente, arriva la firma di Joseph Ike Udanoh per caratteristiche abbastanza simile all’ex Unics Kazan ora in forza all’Unicaja Malaga. Non basta perché poco dopo, il capitano, MarQuez Haynes, sorprendentemente, decide di lasciare De Raffaele a cui è legatissimo, per motivi diversi. Si ipotizza : una certa stanchezza nello stare da molti anni lontano da casa, una richiesta di adeguamento di contratto, sta di fatto che il giocatore americano rescinde con i neo Campioni d’Italia.
Nel frattempo Venezia firma con l’esperto Jeremy Chappell, ex Cantù, ex Brindisi e, nella stagione 2016-2017, protagonista positivo con il Banvit Bandirma accanto, ironia della sorte, al lituano ed ex Venezia Gedimias Orelik e Gasper Vidmar. Il nativo di Cincinnati è un giocatore solido, grandissimo difensore, ma possiede anche una buona mano da oltre l’arco, caratterische apprezzate dal Coach livornese della Reyer.
Gli orogranta chiudono il mercato con il centro, prelevato dalla Serie A 2 e precisamente da Udiene, Francesco “Ciccio” Pellegrino. L’operazione ha come scopo il fatto di dover sostituire Valerio Mazzola che rimarrà fuori dai giochi sostanzialmente all’incirca quattro mesi.
Le conferme
I veneti confermano dieci giocatori del roster 2018-2019. Walter De Raffaele, dichiara subito, che Stefano Tonut sarà la guardia titolare e avrà ancora più minuti. Cosi come Andrea De Nicolao sarà il play titolare, dividendosi il minutaggio con Filloy. Il terzo play sarà “l’enfant du pays”, ovvero Davide Casarin. Il ragazzo di Mestre è un classe 2003 è il gioiello di casa Reyer. La società punta molto su questa grande promessa senza però pressarlo troppo, ma essendo parte integrante della prima squadra, potrà ancora migliorare. In Italia era da tempo che non si vedevano talenti di questo livello. Stone, in contumacia Haynes, ora sarà la mente in campo del Coach, un legame fortissimo tra i due, per come vedono e intendono in modo simile la pallacanestro. Il cuore, la voglia e soprattutto il modo sublime di difendere dello “all-aroud” americano, è la vera upgrade della squadra veneziana.
Di Michael Bramos, promosso a capitano, c’è poco da dire, è l’uomo dei momenti decisivi, il leader silenzioso che tutti amano. La Reyer, per il terzo anno consecutico, potrà beneficiare della “garra” e l’altruisimo di Bruno Cerella. L’Umana si affiderà ancora al talento di Austin Daye. Calatosi molto più nel gioco con i compagni, meno solista del passato e migliorato anche in difesa (da sempre il suo punto debole). I lunghi, in attesa del recupero dell’utilissimo Mazzola, saranno ancora Mitchell Watt e Gasper Vidmar. Il primo con la sua eleganza unita alla efficacia offensiva; il secondo per la potenza e presenza fisica.
Lo staff
Ovviamente Walter De Raffaele è il grande maestro d’orchestra della Reyer. In assoluto uno dei Coach più vincenti degli ultimi anni. L’allenatore livornese da quando è capo allenatore, negli ultime quattro stagioni, ha inanellato un successo dietro l’altro. Due scudetti LBA, una Fiba Europe Cup, una partecipazione alle final four di Champions League e anche quando non ha vinto un trofeo, la sua squadra ha ben figuarato rimanendo protagonista fino all’ultimo delle varie competizioni in particolar modo agguantando due semifinali scudetto poi perse rispettivamente con Milano (4-2) e con Trento (3-1). Al fianco di De Raffaele ci saranno i suoi storici assistenti, ovvero Gianluca Tucci e Alberto Billio. A questi verrà affiancato Massimo “Cedro” Galli che apporterà la sua grande esperienza del rettangolo di gioco.
Una menzione particolare va al preparatore atletico orogranata, Renzo Colombini, uno tra i più preparati e affidabili nel suo campo.
Gli obiettivi
Per capire bene gli obiettivi della Società del Presidente Federico Casarin è sufficiente vedere un video emozionale sul sito ufficiale della Reyer che racconta la straordinaria cavalcata degli orogranata verso lo scudetto raccontata dai protagonisti. La realizzazione del filmato non finisce nel momento della festa Scudetto ma con le parole del suo proprio del suo Presidente : “quello che è bello è sentire i giovani che non vedono l’ora di affrontare i derby di guardare avanti, questo per noi è lo spirito importante, la Reyer non ha vinto due scudetti e si è accontentata, non si accontenta mai, la fame di poter arrivare ancora a risultati importanti di essere ancora protagonisti in Italia e in Europa è ancora viva”.
La storia continua da Campioni d’Italia, ma…esserci è tutta un’altra storia.
Nel pratico Venezia ha quattro competizoni dove vuole essere protagonista : la Supercoppa che si svolgerà a Bari e darà il via alla stagione, il campionato LBA in difesa del tricolore, le Final Eight di Pesaro (da sempre trofeo tabù dalla tradizione negativa) e la novità dell’ Eurocup– in realtà un ritorno dopo tre anni di Champions League – un torneo di grande fascino e di altissima qualità visto le contendenti. De Raffaele ci tiene molto a fare bene anche in campo europeo ricordando che le due finaliste di quest’anno, nella stagione 2020-2021, disputeranno l’Eurolega. Lo dimostrano le sue dichiarazioni appena uscito il sorteggio dei vari gruppi : “il nostro è un girone molto duro in cui ci sono squadre candidate ad arrivare in fondo, ma noi siamo concentrati su noi stessi e siamo contenti di tornare a disputare questa competizione di alto livello, dopo il debutto di quattro anni fa. È un girone molto stimolante perché affronteremo squadre di grande valore che hanno tanta esperienza in Eurocup. Noi cercheremo di fare il meglio possibile, affrontando come sempre una partita per volta con fame ed umiltà”.
Il gruppo
La vera forza della Reyer Venezia è il gruppo. Una squadra coesa, esperta, abituata a vincere, difficile da affrontare per chiunque, camaleontica a seconda dell’avverasrio che ha davanti, con un roster profondissimo e di enorme qualità che, negli anni, ha cambiato poco dando fiducia e continuità ai propri giocatori, un’identità fortissima di uomini e idee di gioco che di rado si trova nelle varie squadre di tutta Europa. Alla fine poi, come sempre d’altronde, sarà il campo a decidere le sorti di una stagione cestistica molto lunga e difficile.