La VL torna alla vittoria dopo l’ennesima partita a inseguimento, le solite sofferenze e, per una volta, un finale punto a punto diverso, prima andato al supplementare e poi conquistato contro una Betaland che aveva iniziato bene ma nei secondi 20’+5’ ha subito il ritorno dei padroni di casa.

La gara

Primo quarto in equilibrio, anche se a strappi, con un Capo d’Orlando bene all’inizio e alla fine e la VL a concentrare tutto nel parziale 13-2 nei minuti centrali. La presenza subito in campo di Serpilli fa capire come Leka stia raschiando il fondo del barile, Clarke è impreciso al tiro e nullo in difesa. Nel secondo parziale la Betaland capisce i punti di debolezza della VL e se ne va. I pesaresi non riescono più a giocare palla sotto canestro mentre Capo d’Orlando produce addirittura il 71% da 2 (alla fine scenderà al 52%). E’ soprattutto Pesaro a perdere il bandolo della matassa, la Betaland ringrazia e arriva fino a +14 (29-43). Nell’intervallo lungo in tribuna si consuma il de profundis della VL, che però rientra in campo con un Clarke in più, segna e libera i compagni, ed inizia la rimonta. Dal 63-62 (a 6’20” dal termine) alla fine, supplementare compreso, è un lungo punto a punto. Nel supplementare la differenza la fanno i 6 punti di Moore (nei momenti decisivi) e i 5 di Omogbo. La VL può continuare a sperare.

Magic Moment

Gli ultimi 14” di Dallas Moore sono quelli che hanno chiuso una partita soffertissima per la VL, che dopo aver agguantato il supplementare alla fine di una lunga rincorsa rischiava di vedere sfumare anche questa occasione. Con un tiro impossibile buttandosi all’indietro Moore ha dato ai padroni di casa il +4, il canestro in contropiede da tripla subita ha permesso alla VL di evitare i rischi del fallo sistematico.

Man of the match

Difficile trovare un uomo del match in una partita così sofferta, combattuta, di grande tensione per la posta in palio elevatissima. Likhodey ha aperto la difesa pesarese colpendo con continuità dalla lunga distanza, Stojanovic ha mostrato il suo talento in una partita dove il talento in campo era oggettivamente poco. Ma ha vinto la VL, e tra i pesaresi potrebbe essere Omogbo l’uomo tornato a fare la differenza, con punti (15), rimbalzi (10), stoppate e pericolosità sia dentro l’area che dall’arco dei 3 punti. Importante anche il cambio di ritmo di Clarke nel secondo tempo, anche se il suo innesto ha creato uno squilibrio nella squadra, ora molto piccola negli esterni.

Numbers

5 uomini in doppia cifra per la VL (Omogbo, Clarke, Mika, Moore e Bertone, di cui i 2 lunghi in doppia-doppia. La Betaland ha ruotato più uomini ma ha avuto contributi offensivi importanti solo da Likhodey, Stojanovic e Faust. Statistiche quasi equivalenti tra le due squadre, 41%-45% dal campo e 56%-55% ai tiri liberi dimostrano la tensione in campo. Parità a rimbalzo, unica differenza nel saldo tra palle perse e recuperate, 11-7 per la VL contro 3-13 per la Betaland.

Vuelle Pesaro – Betaland Capo d’Orlando 84-81 d.t.s. (18-16;13-29;24-17;15-8;14-11)