La notte sembra non finire mai. Eppure è Settembre e a Lulea, Svezia del Nord, il sole si corica tardi, sorge prestissimo e la luce è dappertutto, lucida e metallica. Uno straordinario biancore che illumina il verde infinito degli abeti e sembra vegliare sulla tranquillità solenne di persone e cose. Siamo 900 km a nord di Stoccolma, ma il vero, grande freddo è dentro le ossa e nella pancia, dopo il -10 con la Slovenia e soprattutto il -33 con la Francia. (continua a leggere)
tratto da Basket Story – scritto da Fabrizio Frates