Una vita dedicata alla pallacanestro, prima sul parquet poi dietro la scrivania. Ne ha fatta di strada Claudio Coldebella dagli anni, descritti come indimenticabili, delle giovanili a Mestre e da quell’esordio nella stagione 1986/87 in serie A2.

Nei panni di cestista è stato un giocatore amato dai suoi sostenitori ma spesso e volentieri odiato dagli avversari per quel suo atteggiamento irridente e spesso provocatorio che è stata l’essenza stessa del suo modo di giocare. In campo Coldebella ha sempre messo grinta infinita, cattiveria agonistica, voglia di vincere e capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Nella sua carriera un momento chiave è stato il passaggio alla Virtus Bologna durante il basket mercato del 1989.

Con le Vnere gioca per sette stagioni, ottenendo successi, soddisfazioni e conquistando un posto in Nazionale. Durante la militanza virtussina diventa uno dei primi giocatori italiani a maturare un’esperienza professionistica in America, giocando e vincendo nel 1991 il campionato WBL con i Dayton Wings.

Uno degli episodi più controversi della carriera di giocatore avviene nel corso delle finali scudetto del 1994 contro Pesaro. Nello spogliatoio del palasport pesarese c’è un faccia a faccia tra lui e McCloud, con un insulto dell’italiano e un colpo proibito dell’americano. Scoppia il finimondo… (a cura di Salvatore Cavallo) Continua a leggere su Basket Story #38 


Visita la pagina di Basket Story


Leggi BasketStory#38 cliccando QUI oppure scarica il magazine dal LINK 

Segui il canale Basket Story su WhatsApp: ISCRIVITI